Buffon attacca i pm: "Blitz annunciati, è una vergogna"
CalcioLo sfogo del portiere della Nazionale: "Le parole del Premier? La risposta migliore l'ha data Abete". Di Martino: "Se conosce i fatti si faccia avanti"
"Le parole di Monti? Non mi permetto di proferire verbo sulla questione. Parliamo sempre del presidente del Consiglio, la nostra massima autorità, sicuramente una persona capace e di buon senso. La risposta migliore, che è poi quella vera, l'ha data il presidente della Federcalcio (Abete, ndr)". Così il portiere della Nazionale Gianluigi Buffon sulla 'provocazione' del premier e l'idea di fermare il campionato, a causa del nuovo scandalo scommesse, per due o tre anni.
Circa le sue parole di qualche giorno fa ("Meglio due feriti che un morto", sulla possibilità che nelle ultime giornate di campionato vi possa essere in campo un tacito accordo tra due squadre per raggiungere un obiettivo), Buffon ha sottolineato che "non posso dire quello che realmente cuore e mente pensino. Ho avuto l'ennesima conferma che alla fine le persone con la coscienza a posto e senza scheletri nell'armadio non posso esprimere il proprio pensiero. Credo che la prima cosa da preservare sia la democrazia, la libertà: per questo poi accetto le critiche e mi prendo le responsabilità, però dispiace sentire poi da voi (i giornalisti, ndr) delle paternali. Se per quelle frasi sarò ascoltato in Procura? Non lo so, il brutto è che le cose si apprendono sempre dai media e giorni prima".
"Sospendere per due-tre anni il campionato - ha proseguito Buffon - implicherebbe che a pagare, senza un perchè, siano l'80-85 per cento dei calciatori, tutti quelli onesti. Le scommesse? Certo, sono sorpreso, non pensavo si potesse arrivare a tanto: è una questione etica, anche avessi giocato nella squadra più scarsa del mondo io non l'avrei mai fatto".
Il blitz a Coverciano - "La cosa grave è che voi sapete tutto in anticipo, se io vado a parlare con un pm, dopo 5 minuti si viene a sapere, questa è la vergogna". Buffon è tornato anche sull'irruzione della polizia a Coverciano: "Stavamo dormendo, non ce ne siamo accorti. Criscito potrà dire di più, credo però che non sia stata una bellissima sveglia e non la auguro a nessuno. E poi, alle 6 del mattino a Coverciano c'erano anche le telecamere: sono cose che lasciano interdetti, sempre per non voler spettacolarizzare...".
"Peggio di Calciopoli" - "Stavolta può essere anche peggio del 2006: in questo caso lo scandalo scommesse coinvolge un movimento intero, quello calcistico, allora invece era coinvolta, per il 90-95 per cento, una società (la Juventus, ndr) e quindi è normale che la cassa di risonanza sia maggiore". Così Buffon, paragonando Calciopoli agli sviluppi dello scandalo scommesse, entrambi giunti prima di una competizione internazionale (il Mondiale nel 2006, vinto a Berlino dagli azzurri, e gli Europei ormai imminenti).
Scudetto intoccabile - "Dopo anni che ho vinto uno scudetto, ora si parla di campionato virtuale... Si parla di cose del passato, quest'anno è stato un campionato senza ombre". Il portiere della Nazionale e della Juventus si tiene stretto lo scudetto appena vinto. "Quando uno sbaglia è giusto che paghi - ha aggiunto sul tema Buffon - Visto e considerato che di mezzo c'è il valore della lealtà, le pene devono essere esemplari. Poi però bisogna fare delle distinzioni tra colpe molto gravi e relative, senza mettere tutto nel calderone".
Fiducia in Conte - Gianluigi Buffon è certo che Antonio Conte resterà l'allenatore della Juventus nonostante sia stato raggiunto da un avviso di garanzia, per fatti risalenti alla sua esperienza al Siena. "Non temo di perdere Conte - ha detto Buffon - è un'eventualità che non ho nemmeno preso in considerazione. Da quello che ho letto e sentito dire da lui e dal nostro presidente (Andrea Agnelli, ndr), le accuse che gli sono state rivolte non sono così forti".
Circa le sue parole di qualche giorno fa ("Meglio due feriti che un morto", sulla possibilità che nelle ultime giornate di campionato vi possa essere in campo un tacito accordo tra due squadre per raggiungere un obiettivo), Buffon ha sottolineato che "non posso dire quello che realmente cuore e mente pensino. Ho avuto l'ennesima conferma che alla fine le persone con la coscienza a posto e senza scheletri nell'armadio non posso esprimere il proprio pensiero. Credo che la prima cosa da preservare sia la democrazia, la libertà: per questo poi accetto le critiche e mi prendo le responsabilità, però dispiace sentire poi da voi (i giornalisti, ndr) delle paternali. Se per quelle frasi sarò ascoltato in Procura? Non lo so, il brutto è che le cose si apprendono sempre dai media e giorni prima".
"Sospendere per due-tre anni il campionato - ha proseguito Buffon - implicherebbe che a pagare, senza un perchè, siano l'80-85 per cento dei calciatori, tutti quelli onesti. Le scommesse? Certo, sono sorpreso, non pensavo si potesse arrivare a tanto: è una questione etica, anche avessi giocato nella squadra più scarsa del mondo io non l'avrei mai fatto".
Il blitz a Coverciano - "La cosa grave è che voi sapete tutto in anticipo, se io vado a parlare con un pm, dopo 5 minuti si viene a sapere, questa è la vergogna". Buffon è tornato anche sull'irruzione della polizia a Coverciano: "Stavamo dormendo, non ce ne siamo accorti. Criscito potrà dire di più, credo però che non sia stata una bellissima sveglia e non la auguro a nessuno. E poi, alle 6 del mattino a Coverciano c'erano anche le telecamere: sono cose che lasciano interdetti, sempre per non voler spettacolarizzare...".
"Peggio di Calciopoli" - "Stavolta può essere anche peggio del 2006: in questo caso lo scandalo scommesse coinvolge un movimento intero, quello calcistico, allora invece era coinvolta, per il 90-95 per cento, una società (la Juventus, ndr) e quindi è normale che la cassa di risonanza sia maggiore". Così Buffon, paragonando Calciopoli agli sviluppi dello scandalo scommesse, entrambi giunti prima di una competizione internazionale (il Mondiale nel 2006, vinto a Berlino dagli azzurri, e gli Europei ormai imminenti).
Scudetto intoccabile - "Dopo anni che ho vinto uno scudetto, ora si parla di campionato virtuale... Si parla di cose del passato, quest'anno è stato un campionato senza ombre". Il portiere della Nazionale e della Juventus si tiene stretto lo scudetto appena vinto. "Quando uno sbaglia è giusto che paghi - ha aggiunto sul tema Buffon - Visto e considerato che di mezzo c'è il valore della lealtà, le pene devono essere esemplari. Poi però bisogna fare delle distinzioni tra colpe molto gravi e relative, senza mettere tutto nel calderone".
Fiducia in Conte - Gianluigi Buffon è certo che Antonio Conte resterà l'allenatore della Juventus nonostante sia stato raggiunto da un avviso di garanzia, per fatti risalenti alla sua esperienza al Siena. "Non temo di perdere Conte - ha detto Buffon - è un'eventualità che non ho nemmeno preso in considerazione. Da quello che ho letto e sentito dire da lui e dal nostro presidente (Andrea Agnelli, ndr), le accuse che gli sono state rivolte non sono così forti".