Paura finita per Obodo, è libero: "Ringrazio Dio"

Calcio
Christian Obodo liberato in Nigeria

Si è conclusa a lieto fine la drammatica esperienza del calciatore del Lecce che era stato rapito a Warri in Nigeria. A confermare la liberazione la compagna: "Sta bene, abbiamo pagato un riscatto". Ma fonti nigeriane parlano di un blitz della polizia

Christian Obodo è libero. Il giocatore del Lecce, di proprietà dell'Udinese, che era stato sequestrato nella giornata di ieri a Warri, in Nigeria, è stato rilasciato dai suoi rapitori. Lo ha confermato la fidanzata del calciatore al procuratore del ragazzo Bruno Carpeggiani. "E' libero, sta bene, è accanto a me nell'auto, abbiamo pagato un riscatto", ha dichiarato la donna.

La somma richiesta dai rapitori di Obodo era stata di 150mila euro. La vicenda, dunque si è conclusa con un lieto fine al termine di una giornata drammatica in Nigeria a causa dei due attentati in due chiese del Paese contro fedeli cristiani. Ieri mattina, Obodo era stato rapito proprio in prossimità di una chiesa presso cui era diretto a bordo della sua auto.

Le prime parole al fratello Kenneth - "Ringrazio Dio, ora non posso dire nient'altro, sono libero e dico soltanto grazie a Dio", sono queste le prime dichiarazioni del giocatore appena rilasciato e ora in compagnia della fidanzata in Nigeria. "Christian - ha raccontato suo fratello Kenneth - non è ancora tornato a casa e si trova in questo momento in un albergo in compagnia del sindaco della città. Le sue condizioni sono buone e non ha subito violenza di alcun tipo. "L'ho visto e ho parlato con lui, siamo stati insieme", ha aggiunto Kenneth, anche lui calciatore in Italia, nelle file del Pisa.

I siti nigeriani: "Liberato dalla polizia" - Secondo alcuni siti nigeriani, il centrocampista del Lecce Christian Obodo sarebbe stato liberato in un blitz compiuto da forze di polizia e, probabilmente, anche da soldati. Il sito Nigeria Newsdesk, l'Ikema Mbadiwe e siti in francese affermano che non sarebbe stato pagato alcun riscatto e che i sequestratori sono stati catturati. Sarebbero tre le persone ritenute i sequestratori di Christian Obodo arrestati nel corso di un blitz da polizia ed esercito, come raccontato da Kenneth, fratello del centrocampista del Lecce. Kenneth ha anche precisato che, dunque, "non è stato pagato alcun riscatto". Secondo quanto si è appreso, la banda di sequestratori era composta da cinque persone. "Sono sicuro che prenderanno anche gli altri due - ha proseguito Kenneth Obodo - so che la polizia ha fermato loro familiari, per cui, come spesso accade, si presenteranno spontaneamente alla polizia". Kenneth ha anche voluto ringraziare il sindaco di Warri "perché ci ha aiutato molto in questa difficile situazione".

"Sono contentissimo - ha ancora aggiunto il giovane - Christian è il mio unico fratello, siamo venuti in Nigeria in questo periodo per stare con la nostra famiglia. Anche mia mamma è finalmente contenta, ha pianto molto da quando ha saputo che Christian era stato sequestrato".