Cicinho-choc: "Bevevo molto, mi ha salvato mia moglie"

Calcio
Cicinho con la moglie, Marry De Andrade, in una foto da lui pubblicata su Twitter
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Il giocatore, che ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, si è raccontato in un programma tv brasiliano: "Non riuscivo a fermarmi, andavo in discoteca, ero a pezzi, volevo mollare tutto". Poi l'incontro con la moglie Marry e la conversione

"Andavo a Trigoria, mi allenavo ma sapevo che la domenica non avrei giocato. E allora quando arrivavo a casa bevevo molto e fumavo. A casa avevo casse di birra e altri tipi di alcol, bevevo da solo o insieme a falsi amici. Mi piaceva andare in discoteca, bevevo e non riuscivo a fermarmi. Non ho preso la droga solo perché sapevo che c'erano i controlli anti-doping, altrimenti l'avrei fatto". Sono le rivelazioni choc di Cicinho fatte nel corso di un'intervista rilasciata a Pradopolis, nel corso della trasmissione televisiva "Esporte Fantastico". Il giocatore brasiliano è sotto contratto con la Roma fino al 30 giugno.

"L'alcol è la peggior droga che esiste al mondo - ha detto - Ho pensato di lasciare il calcio, stavo a pezzi. Quando la Roma mi ha dato in prestito al San Paolo volevo lasciare tutto ed ho mancato di rispetto anche al Club che mi ha fatto conoscere al mondo del calcio". Poi è iniziata la risalita di Cicero Joao de Cezare, meglio noto come Cicinho, quando ha conosciuto Marry de Andrade, la brasiliana che Cicinho ha sposato un mese fa a Roma, che lo ha portato a frequentare la Chiesa Evangelica e a cambiare vita. "Ora voglio continuare a giocare - ha detto - Non sarà più nella Roma, ma il mio agente sta vedendo se in Brasile o ancora in Europa, dove io e mia moglie vorremmo continuare".