Genoa-Siena, raffica di arresti di capi ultrà genoani

Calcio
Il 22 aprile scorso allo stadio Luigi Ferraris è follia pura

Nella notte a Genova sono stati arrestati una dozzina di leader della tifoseria ultrà rossoblù. Gli episodi contestati riguardano la clamorosa interruzione della partita Genoa-Siena avvenuta il 22 aprile scorso allo stadio Luigi Ferraris

Raffica di arresti nel mondo della tifoseria genoana nella notte a Genova in seguito alla clamorosa interruzione della partita Genoa-Siena avvenuta il 22 aprile scorso allo stadio Luigi Ferraris, nel capoluogo ligure. In manette, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare chiesta dal pm Biagio Mazzeo e concessa dal gip genovese, sono finiti una dozzina di leader della tifoseria ultrà rossoblù.

Tra loro i noti capi della Brigata Speloncia (storico gruppo di tifosi) Mario De Montis e Fabrizio Fileni. I due, insieme ad altri, scavalcarono le recinzioni dello stadio e trattarono con i calciatori, obbligandoli prima a interrompere la partita, poi a sfilarsi la maglia, quindi "concessero" loro di riprendere il gioco. Agli ultrà vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata. Gli ordini di arresto, in parte in carcere e in parte ai domiciliari, sono stati notificati stamani all'alba da uomini della Digos di Genova.

Sono complessivamente dieci i provvedimenti emessi dal Gip e notificati questa mattina all'alba dagli agenti della Digos di Genova ad altrettanti ultrà genoani, in relazione alla clamorosa interruzione della partita Genoa-Siena del 22 aprile scorso allo stadio Ferraris. Si tratta, in particolare, di sette ordini di arresti domiciliari e tre provvedimenti di obbligo di dimora.