Scommesse, Abete: "Di amnistia o indulto non se ne parla"

Calcio
Nessuno indulto o amnistia, il presidente della Figc Giancarlo Abete non prevede sconti per gli atleti implicati nel calcioscommesse
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Il presidente della Figc: "Chi ha commesso degli errori paga". Nel frattempo è iniziato intorno alle 10.40 il processo di appello nato dal secondo filone dell'inchiesta condotta dalla Procura di Cremona

E' iniziato intorno alle 10.40 il processo di appello al calcioscommesse, nato dal secondo filone dell'inchiesta condotta dalla Procura di Cremona e sviluppatosi grazie alle informazioni rese dai calciatori pentiti Carlo Gervasoni, Filippo Carobbio e, in parte, Vittorio Micolucci.

Dinanzi alla Corte di Giustizia Federale, presieduta da Gerardo Mastrandrea, saranno discussi i ricorsi sulle sentenze della Commissione Disciplinare che ha sanzionato 14 club e 33 tesserati (a cui si sommano 26 patteggiamenti, 7 da parte di società e 19 di tesserati) rispetto agli 83 deferimenti (22 società e 61 persone fisiche) fatti dal Procuratore federale Stefano Palazzi.

Tra le penalizzazioni inflitte in primo grado spiccano i 15 punti e i 90mila euro di ammenda comminati all'Albinoleffe (la richiesta di Palazzi era di 27 punti) e gli 11 punti (piu' 70mila euro) al Piacenza, nel frattempo fallito. Tra i club di A la Disciplinare aveva invece penalizzato di due punti il Pescara e sanzionato Sampdoria e Siena con un'ammenda di 50mila euro per ciascuna società.

Quattro punti (e 35mila euro) invece per il Novara, retrocesso in Serie B nella passata stagione. L'udienza è iniziata con oltre un'ora di ritardo per problemi logistici legati alla capienza dell'aula dell'ex Ostello della Gioventù del Foro Italico che ospita la fase dibattimentale.

Le parole di Abete - "Amnistia o indulto? La gente si inventa situazioni, che c'è il rischio di bavaglio. Da una parte si dice che la federazione fa invasione di campo perchè trasmette una insoddisfazione per pene poco severe. Ma non ci si pensa proprio, anche se avessimo vinto 4-0. Chi ha commesso degli errori paga. Voglio tranquillizzare Narducci e Travaglio: di indulto o amnistia non se ne parla assolutamente. Io ho sempre tifato Italia e mi vergogno di quelli che non tifano Italia". E' durissima la risposta di Giancarlo Abete su chi ha avanzato l'ipotesi di un indulto o di una amnistia per quanto  riguarda lo scandalo scommesse nel mondo del calcio, dopo l'ottimo Europeo giocato dalla nazionale italiana.