La lista dei convocati per Pinzolo non prevede il numero uno nerazzurro. Il nuovo direttore generale Marco Fassone: "Andiamo in ritiro con altri portieri. Capiamo lo stato d'animo di Julio Cesar". Palacio si presenta: "Possiamo lottare per lo scudetto"
Comincia all'ombra delle Dolomiti la stagione dell'Inter, che dopo aver rinnovato i quadri societari procede dritta verso una mini rivoluzione della rosa. Fuori alcuni pilastri della vecchia guardia, dentro giocatori più giovani ed economici. E come ogni transizione, questa non è immune da intoppi. Perché fra i pali arriva Samir Handanovic ma Julio Cesar fatica a digerire l'idea di fare le valigie con due anni d'anticipo ed è in rotta con la società. Così, salvo sorprese, ci saranno i neo acquisti Handanovic e Matias Silvestre (si attende solo l'ufficializzazione dell'ingaggio) ma non Julio Cesar nella lista dei convocati che sarà diramata solo domattina prima della partenza per Pinzolo. "Andiamo in ritiro con altri portieri. Capiamo lo stato d'animo di Julio Cesar - ha detto a Sky il nuovo direttore generale Marco Fassone -. E' una lista frutto di scelte comprensibili".
Facile intendere che il portiere resterà a lavorare Appiano solo per recuperare dall'infortunio a un gomito ma anche per risolvere la vicenda con il club, che ha già rescisso il contratto di Lucio, punta a chiudere il rapporto con Forlan e Stankovic, a piazzare Pazzini (un ritorno alla Sampdoria è l'ipotesi principale) e vendere Maicon al miglior offerente. Gli 8 milioni di euro messi sul piatto dal Chelsea sono convincenti per l'Inter, ma si è fatto di nuovo avanti il Real Madrid di José Mourinho e allora Maicon sta valutando.
Vendere prima per poi acquistare è la strategia di Massimo Moratti per quest'anno. Tuttavia il primo colpo estivo è arrivato a inizio giugno con Rodrigo Palacio, che è stato vicino all'Inter anche dodici mesi fa e a 30 anni, dopo tre stagioni al Genoa, tenta il salto di qualità. "Prima o dopo, l'importante è essere arrivato all'Inter. Dopo tre anni in Italia adesso mi sento maturo per un passo di questo tipo", ha spiegato Palacio, che in occasione della sua presentazione ha posato con la seconda maglia della prossima stagione, rossa, singolare scelta cromatica nata da un'idea di Moratti che ha voluto richiamare il colore dello stemma di Milano. All'Inter Palacio trova diversi connazionali, fra cui il collega di reparto Diego Milito. "E' possibile che inizialmente possa partire sostituto, ma miro a giocare titolare e farò di tutto per riuscirci", ha assicurato sfiorandosi la 'trenza', la treccia lunga una ventina di centimetri che spunta dietro la testa tutta rasata. Un cimelio che l'attaccante non baratterebbe nemmeno con lo scudetto. "Spero proprio di vincere il campionato, e anche l'Europa League ma - ha sorriso - la trenza non la taglio".
Facile intendere che il portiere resterà a lavorare Appiano solo per recuperare dall'infortunio a un gomito ma anche per risolvere la vicenda con il club, che ha già rescisso il contratto di Lucio, punta a chiudere il rapporto con Forlan e Stankovic, a piazzare Pazzini (un ritorno alla Sampdoria è l'ipotesi principale) e vendere Maicon al miglior offerente. Gli 8 milioni di euro messi sul piatto dal Chelsea sono convincenti per l'Inter, ma si è fatto di nuovo avanti il Real Madrid di José Mourinho e allora Maicon sta valutando.
Vendere prima per poi acquistare è la strategia di Massimo Moratti per quest'anno. Tuttavia il primo colpo estivo è arrivato a inizio giugno con Rodrigo Palacio, che è stato vicino all'Inter anche dodici mesi fa e a 30 anni, dopo tre stagioni al Genoa, tenta il salto di qualità. "Prima o dopo, l'importante è essere arrivato all'Inter. Dopo tre anni in Italia adesso mi sento maturo per un passo di questo tipo", ha spiegato Palacio, che in occasione della sua presentazione ha posato con la seconda maglia della prossima stagione, rossa, singolare scelta cromatica nata da un'idea di Moratti che ha voluto richiamare il colore dello stemma di Milano. All'Inter Palacio trova diversi connazionali, fra cui il collega di reparto Diego Milito. "E' possibile che inizialmente possa partire sostituto, ma miro a giocare titolare e farò di tutto per riuscirci", ha assicurato sfiorandosi la 'trenza', la treccia lunga una ventina di centimetri che spunta dietro la testa tutta rasata. Un cimelio che l'attaccante non baratterebbe nemmeno con lo scudetto. "Spero proprio di vincere il campionato, e anche l'Europa League ma - ha sorriso - la trenza non la taglio".