Inter, Pazzini: "Non rientro nei piani". Moratti: "Vedremo"

Calcio
Giampaolo Pazzini a sorpresa alla festa di Pinzolo: "Non faccio parte del progetto"

Sorpresa per le parole dell'attaccante a Pinzolo: "Non faccio parte del progetto della società. Farò il possibile per far cambiare idea a qualcuno". La risposta del patron: "Vedremo quello che si potrà fare"

Si è svolta domenica sera in piazza San Giacomo, a Pinzolo, davanti a circa 5mila tifosi, la presentazione ufficiale della nuova Inter. I nerazzurri, un giocatore dopo l'altro, chiamati sul palco da Roberto Scarpini, hanno salutato i fan: prima i portieri, Bardi, Belec, Castellazzi, fino all'ovazione per Samir Handanovic. Tanti applausi li hanno ricevuti anche Ranocchia, Chivu, Samuel e il nuovo arrivato Matias Silvestre, che ha detto: "Non ho mai realizzato un gol contro l'Inter? E' vero, ma adesso sono felice di essere qui e saluto tutti voi". Tante risate con Alfred Duncan, che "promette un balletto al primo gol" e applausi per il gioiellino Joel Obi e per i giovani Benassi, Livaja, Mbaye, Garritano, Bianchetti e Romanò. Poi, in cattedra Alvarez, "Adesso bisogna vincere, per tornare quelli che eravamo una volta", e Cambiasso: "Otto anni con l'Inter, un motivo di orgoglio e felicità". Dal Cuchu a Palacio, che ha promesso: "Se vinciamo lo scudetto taglio la treccia; non tutta, ma un pochino si. All'Inter sono stato accolto molto bene e vi ringrazio tutti". Per ultimo, ma per primo nella lista dei cori dei tifosi, sul palco viene chiamato il capitano Javier Zanetti, che guardando stupefatto la folla si è rivolto a loro, per fare una promessa: "Cercheremo in tutti i modi di ripagare tutto il vostro affetto sul campo. Grazie davvero di cuore". E' assente Yuto Nagatomo, ma ha voluto comunque esserci con un videomessaggio che ha fatto esplodere piazza San Giacomo al canto "chi non salta rossonero è".

Pazzini: "Non faccio parte del progetto" - Giampaolo Pazzini non si è nascosto: "Sono contento di tutto questo entusiasmo; ma non dovete chiedere a me se resterò all'Inter. Sono sempre stato sincero: credo che la società abbia fatto altre scelte: farò il possibile per far cambiare idea a qualcuno; ma sarà difficile".

La risposta di Moratti -
"Non è che ha espresso la volontà, mi sembra che abbia espresso il dubbio di non poter far parte del progetto. Mi sembra però che sia quasi una fuga in avanti un po' di tutti in questi giorni qui, dovuta forse anche al fatto emozionale di trovarsi magari per la prima volta in situazioni del genere. Per Pazzini vedremo quello che si potrà fare, credo che non ci sia niente di particolarmente drammatico ma ci sia soltanto un po' di emozionalità in più". Così il presidente dell'Inter Massimo Moratti, al momento di entrare nei suoi uffici nel centro di Milano, ha parlato di Pazzini a seguito delle sue parole di ieri.
"Se può quindi succedere ancora qualsiasi cosa? Assolutamente. Noi abbiamo giocatori molto validi, lo stesso Pazzini. Anzi, lui ha certamente grandi qualità. Non sono cose queste che vengono viste con la durezza che mi è sembrato venisse fuori dalla dichiarazione di ieri". Il presidente nerazzurro ha anche parlato di Julio Cesar: "Per forza siamo grati a questi giocatori, poi c'è un'evoluzione delle cose, ma mi dispiacerebbe che si pensasse il contrario, mi dispiacerebbe che si pensasse che non siamo grati. Se l'ho sentito? Non ancora", ha ammesso Moratti prima di affrontare l'argomento Lucas. "Non so se e' una speranza o piuttosto un obiettivo da tener presente, con il passo dei
tempi".

Strama: "Mi sono innamorato dell'Inter" -
Infine, arrivano dritte al cuore dei tifosi nerazzurri le parole di Andrea Stramaccioni: "Sono nato a Roma e sono sempre stato tifoso giallorosso. Poi ho avuto una grande delusione, io l'ho paragonata a una fidanzata che ti lascia. Dopo un anno ho trovato l'Inter e mi sono innamorato".