Arbitri di porta in Serie A, manca solo l'ok della Lega

Calcio
Sul sito della Figc, il comunicato con cui la Federazione apre agli arbitri di porta in serie A

La Figc è pronta a portare il quinto e sesto arbitro, sperimentati in Europa, anche in campionato. Abete: "L'omogeneità tra tornei nazionali e internazionali è vitale". In attesa della decisione dei club, si parte con la Supercoppa dell'11 agosto

La rivoluzione degli arbitri di porta è servita. O quasi. Toccherà infatti alla Lega Calcio di seria A confermare l"'esigenza" e la "volontà" di avviare questa sperimentazione. La Federazione è pronta, ma Abete dice: "Non abbiamo intenzione di imporre niente a nessuno. E' interesse della Federazione favorire l'omogeneità tra competizioni nazionali e internazionali. Non vogliamo che le nostre società viaggino a due velocità diverse in Italia e in Europa".

In attesa della decisione di club, il presidente di Lega di A, Maurizio Beretta è possibilista. "Non penso ci saranno problemi - ha assicurato - è nell'interesse delle società avere la massima garanzia e il minimo rischio di errori". D'accordo anche il presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi: "Vogliamo essere al passo con i tempi altrimenti diventiamo un campionato di Serie B".

Gli arbitri di porta saranno probabilmente sperimentati, previo accordo di Juventus e Napoli, già nella Supercoppa italiana che si disputerà l'11 agosto a Pechino. Per vedere una direzione arbitrale a cinque (piu' un sesto uomo non necessariamente arbitro, ma assistente) sin dalla prossima stagione, occorrerà però un allargamento della Can di A e di B: "Potrebbero essere promossi un nuovo arbitro nella Can di A e tre nuovi arbitri nella Can B", ha spiegato Nicchi. "Non dobbiamo pensare però solo ad un allargamento dell'organico, ma anche ad un maggior utilizzo degli arbitri.

I ripescaggi e la riforma per la Lega Pro - Oggi sono arrivate anche le decisioni del Consiglio federale sui ricorsi presentati da alcune società dopo le verifiche della Co.Vi.Soc e della Commissione criteri infrastrutturali. Ammesse in Prima Divisione As.Andria, Como, Prato, Sorrento, Treviso e Fussballclub Sudtirol. In Seconda Divisione, Casale, Pol.Nuovo Campobasso, S.C.Vallee d'Aoste, Hinterreggio e l'As.Martina Franca. I due gironi della Prima Divisione, oggi con 32 squadre totali, si completerebbero poi con l'ammissione di quattro club tra quelli retrocessi in Seconda Divisione e quelli che hanno disputato la Seconda Divisione la passata stagione. Nessuna possibilità di doppio salto di categoria quindi al Salerno di Lotito e Mezzaroma e alle altre otto neopromosse dall'Interregionale.

Dall'assemblea è emerso anche che la composizione dei gironi di Lega Pro seguirà un criterio "orizzontale" (Nord-Centro e Centro-Sud) per ridurre le spese per trasferte grazie alla riduzione delle distanze e per favorire i derby. La distinzione di categorie in Lega Pro potrebbe scomparire presto con l'ipotesi di un nuovo format a partire dalla stagione 2013-2014. "Martedì 24 luglio - ha annunciato Abete - abbiamo in programma una riunione con Lega Pro, Aic e Lega Nazionale Dilettanti per valutare una riforma strutturale che porti ad un nuovo format per le Lega Pro, con tre gironi da 20 squadre di divisione unica".