Calcio d'estate? Amichevoli, mercato e... filosofia

Calcio
Un'illustrazione del disegnatore Mauro Cicarè
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A luglio, mese del calciomercato, i tifosi possono dibattere anche sull'amore per il sapere. Domenica il filosofo Elio Matassi, l’ex arbitro Emidio Morganti e il giornalista Massimo Raffaeli, si confrontano sul tema "La filosofia del calcio"

Ci sono allenatori filosofi, calciatori filosofi, presidenti filosofi. L'amore per il sapere non lascia indifferente chi lavora nel mondo del pallone. E per i tifosi appassionati al tema c'è il Festival del contemporaneo.
Domenica 22 luglio, alle 21.30 presso il Chiostro di Sant’Agostino di Civitanova Alta (MC), il filosofo Elio Matassi, l’ex arbitro Emidio Morganti e il giornalista Massimo Raffaeli, si confrontano proprio su questo argomento: “La filosofia del calcio”.

Popsophia, che ha organizzato questo evento, tenterà di partire dal calcio per arrivare alla filosofia. Dal gioco di squadra, spiegato attraverso la formula hegeliana dello Stato come “das Erste”, ossia primo principio, si tenta di concettualizzare il primato della totalità-squadra sulle parti-giocatori. Come spiega il filosofo Elio Matassi infatti “I giocatori vengono prima della squadra di calcio, dal momento che senza i giocatori una squadra non potrebbe neppure esistere, ma se i giocatori (le parti) nel loro gioco non realizzano se stessi all’interno della squadra (la totalità), questa non potrebbe mai essere vincente ed esprimere il suo primato in un gioco irresistibile e avvincente”.

Allo stesso modo mutuando da Kant la formula “La vera creatività è quella che si fonda sulle regole”, spiega Matassi, “L’individualità del fantasista della squadra può cercare soddisfacente interpretazione nel rapporto tra genialità e norma”.

Queste e numerose altre le questioni al centro del dibattito di domenica sera. Tra gioco e riflessione alta, Popsophia prova ad uscire dal cerchio dell’autoreferenzialità filosofica, attraverso la formula di Mourinho, in questo caso riveduta e corretta (con la somma scienza al posto della parola “calcio”), “Chi sa solo di filosofia, non sa nulla di filosofia”.