Quando il boemo arriva in una squadra le sue punte aumentano il bottino di reti. E' accaduto a Ciccio Baiano, Marco Delvecchio, Vitaly Kutuzov, Fabio Vignaroli e Mirko Vucinic. Anche per questo Mattia Destro ha scelto la Roma
di Diego Ponzé
Per capire com'è maturata la decisione finale, forse basterebbe un sopralluogo nella camera che Destro ha appena liberato nel ritiro del siena. Perché chissà che - più di tante considerazioni e consigli - alla fine a spingerlo verso Roma non siano stati questi due oggetti: un almanacco dei calciatori e una calcolatrice. Ecco, gli strumenti che lo avranno convinto ad affidarsi a Zeman, e non ad altri. perché nessuno, riesce a valorizzare i suoi attaccanti come lui. "Ho sentito Destro, ha fatto la scelta migliore. Gli ho mandato un sms e gli ho detto scherzando che se non fa almeno 20 ha fallito la stagione".
Solo una battuta, quella di Baiano, che a Siena era il secondo di Sannino e Destro lo conosce bene. Neanche tanto, e il perché lo dimostra proprio il suo caso: in serie b, appena 6 reti nell'Avellino, prima dell'incontro con Zeman. A Foggia, stessa categoria, ben altro rendimento, alla fine 22 gol. Più del triplo dell'anno precedente. Numeri impressionanti: come quelli di Marco Delvecchio a Roma: passato da 4 a 18 gol, nella sua prima stagione da titolare con il boemo. Per non parlare dei casi di Vignaroli e Kutuzov. Il primo arrivò a segnare 19 gol in serie B con la Salernitana (17 in più della stagione precedente), il secondo 15 con l'Avellino. e indovinate chi c'era in panchina a Lecce nell'anno dei 19 gol di Vucinic? Sempre lui, che ha ripetuto il miracolo della moltiplicazione dei gol pure a Pescara. In classifica marcatori, Ciro era Immobile di nome e di fatto, ma eccolo balzare dai 2 gol in un anno con Siena e Grosseto ai 28 portati a casa nella trionfale cavalcata della passata stagione.
Di fronte a questi numeri, anche Mattia sarà stato Destro a farsi due conti: in media, ecco quanto ha inciso il fattore Zeman su questi attaccanti: 16 gol in più rispetto all'anno precedente. Destro, che parte già dai 12 segnati a Siena, secondo questa proiezione potrebbe toccare addirittura quota 28. Solo sulla carta, per ora, non sul campo. I calcoli di Zeman, in fondo, l'hanno convinto più di quelli della Juve.
Per capire com'è maturata la decisione finale, forse basterebbe un sopralluogo nella camera che Destro ha appena liberato nel ritiro del siena. Perché chissà che - più di tante considerazioni e consigli - alla fine a spingerlo verso Roma non siano stati questi due oggetti: un almanacco dei calciatori e una calcolatrice. Ecco, gli strumenti che lo avranno convinto ad affidarsi a Zeman, e non ad altri. perché nessuno, riesce a valorizzare i suoi attaccanti come lui. "Ho sentito Destro, ha fatto la scelta migliore. Gli ho mandato un sms e gli ho detto scherzando che se non fa almeno 20 ha fallito la stagione".
Solo una battuta, quella di Baiano, che a Siena era il secondo di Sannino e Destro lo conosce bene. Neanche tanto, e il perché lo dimostra proprio il suo caso: in serie b, appena 6 reti nell'Avellino, prima dell'incontro con Zeman. A Foggia, stessa categoria, ben altro rendimento, alla fine 22 gol. Più del triplo dell'anno precedente. Numeri impressionanti: come quelli di Marco Delvecchio a Roma: passato da 4 a 18 gol, nella sua prima stagione da titolare con il boemo. Per non parlare dei casi di Vignaroli e Kutuzov. Il primo arrivò a segnare 19 gol in serie B con la Salernitana (17 in più della stagione precedente), il secondo 15 con l'Avellino. e indovinate chi c'era in panchina a Lecce nell'anno dei 19 gol di Vucinic? Sempre lui, che ha ripetuto il miracolo della moltiplicazione dei gol pure a Pescara. In classifica marcatori, Ciro era Immobile di nome e di fatto, ma eccolo balzare dai 2 gol in un anno con Siena e Grosseto ai 28 portati a casa nella trionfale cavalcata della passata stagione.
Di fronte a questi numeri, anche Mattia sarà stato Destro a farsi due conti: in media, ecco quanto ha inciso il fattore Zeman su questi attaccanti: 16 gol in più rispetto all'anno precedente. Destro, che parte già dai 12 segnati a Siena, secondo questa proiezione potrebbe toccare addirittura quota 28. Solo sulla carta, per ora, non sul campo. I calcoli di Zeman, in fondo, l'hanno convinto più di quelli della Juve.