I bianconeri, privi di tutti i nazionali italiani e degli infortunati Chiellini, Isla, Caceres e Vucinic, vincono 2-0 contro i tedeschi dell'Herta. Lucio abbandona il campo per una botta alla caviglia, De Ceglie accusa un risentimento muscolare
Bastano i gol di Matri e Krasic alla Juventus per battere in trasferta l'Hertha Berlino, nonostante i bianconeri fossero privi di tutti i nazionali italiani e degli infortunati Chiellini, Isla, Caceres e Vucinic. Purtroppo si sono registrati altri due infortuni, uno leggero, a Lucio, uscito per precauzione per una botta a una caviglia e l'altro a De Ceglie, di nuovo vittima di un risentimento muscolare dopo circa mezzora.
La Juve ha subito parecchio in difesa (i tedeschi hanno colpito due pali), ma è stata cinica e ficcante in attacco, dove Matri ha dimostrato autorevolezza. Bene anche alcuni giovanissimi come Marrone (ha fatto prima il vice-Pirlo e poi il difensore centrale), Boakyie e Rugani, ottima prova di Asamoah e Storari decisivo almeno in tre occasioni. La squadra migliora la propria condizione fisica e sembra avviata a dotarsi di un discreto cinismo quando verticalizza, trasformando spesso in conclusioni i lanci lunghi. Sembra anche più velocizzata rispetto allo scorso anno la manovra. Lo spirito di Conte è più che mai presente: concentrazione e rabbia non sono mai mancate. A pochi giorni dalla Supercoppa Italiana però preoccupano gli infortuni e Conte non sa, al momento, su quale squadra potrà contare. Si è rivisto anche un discreto Krasic, che sembra un po' più vicino agli schemi di Conte. Quantomeno, per lui, queste amichevoli sono un'ottima vetrina in caso di cessione, come auspica la società per fare cassa.
La Juve ha subito parecchio in difesa (i tedeschi hanno colpito due pali), ma è stata cinica e ficcante in attacco, dove Matri ha dimostrato autorevolezza. Bene anche alcuni giovanissimi come Marrone (ha fatto prima il vice-Pirlo e poi il difensore centrale), Boakyie e Rugani, ottima prova di Asamoah e Storari decisivo almeno in tre occasioni. La squadra migliora la propria condizione fisica e sembra avviata a dotarsi di un discreto cinismo quando verticalizza, trasformando spesso in conclusioni i lanci lunghi. Sembra anche più velocizzata rispetto allo scorso anno la manovra. Lo spirito di Conte è più che mai presente: concentrazione e rabbia non sono mai mancate. A pochi giorni dalla Supercoppa Italiana però preoccupano gli infortuni e Conte non sa, al momento, su quale squadra potrà contare. Si è rivisto anche un discreto Krasic, che sembra un po' più vicino agli schemi di Conte. Quantomeno, per lui, queste amichevoli sono un'ottima vetrina in caso di cessione, come auspica la società per fare cassa.