Mazzarri: "A Pechino cornuti e mazziati, volevo dimettermi"

Calcio
Walter Mazzarri è tornato sulle polemiche legata alla Supercoppa italiana (Getty)

Il tecnico del Napoli torna sulle polemiche legate alla direzione arbitrale e alla mancata partecipazione alla cerimonia di premiazione: "La nostra non è stata una protesta contro gli avversari, ma non accetto lezioni da chi dice di avere 30 scudetti"

"A Pechino siamo stati cornuti e mazziati". A una settimana dalla Supercoppa Walter Mazzarri torna a parlare. Il tecnico del Napoli non ha usato giri di parole per commentare le polemiche che sono seguite alla parita persa con la Juve: "Sono stato zitto in questa settimana, ho rivisto la partita contro la Juventus 4-5 volte e a mente fredda c'è stato un momento in cui mi volevo dimettere, ho avuto voglia di smettere".

Le sentenze del giudice sportivo - Dopo lo sfogo iniziale il tecnico del Napoli Walter Mazzarri in conferenza stampa ha voglia di riscatto in vista dell'inizio della stagione. "Ho ancora voglia di lottare, di provare a vincere nel modo giusto, sperando che questa partita di Supercoppa possa servire a tutti. L'arbitro ha detto che ha sentito le mie frasi - afferma - era impossibile, può averle sentite il guardalinee che lo ha chiamato e mi ha fatto espellere. Poi ho letto le motivazioni, ci sono tante inesattezze, è vero che ho applaudito dopo il 2-2, ma non durante la mia espulsione, sono due momenti diversi, ma noi non contiamo nulla. Io sono più carico di prima e ve lo dimostro, vorrei essere ascoltato e spero che su quello che dico si costruisse. Andremo comunque in campo con una formazione competitiva a Palermo, non mi aspetto la revisione delle sentenze. Ho già in mente l'undici da mandare in campo contro i rosanero".

Il club dei "30 scudetti" - "Mi viene da fare una battuta e dire che non siamo rientrati in campo perchè eravamo tutti sotto la doccia...". Walter Mazzarri replica così a John Elkann che, tornando sulla Supercoppa di Pechino, ha dichiarato che al Napoli è mancato lo spirito olimpico non presentandosi alla cerimonia di premiazione dopo il match con la Juventus e le espulsioni di Pandev, Zuniga e dello stesso tecnico azzurro. "Dico questo per rispondere a chi non guarda il proprio orto e guarda in casa di altri - ha proseguito Mazzarri - mi sarebbe piaciuto vedere come avrebbe reagito chi ha parlato se avesse subito tutto quello che abbiamo subito noi. Queste persone che dicono di avere vinto 30 scudetti, quando due sentenze dicono che sono stati 28, farebbero meglio a stare zitte. I danneggiati siamo stati solo noi e certe cose da loro non le posso accettare".

Cornuti e mazziati - "Il giudice sportivo applica quello che legge, ma se penso a quello che hanno scritto gli arbitri portando il giudice sportivo a prendere certe decisioni, dico che noi siamo stati cornuti e mazziati, in particolare mi riferisco alla squalifica di Dossena. Vorrei proprio vedere cosa avrebbe fatto chi ha parlato se avesse subito tutto quello che abbiamo subito noi".