Cassano: "Al Milan solo promesse. L'Inter è sopra al cielo"

Calcio
Antonio Cassano tra il direttore sportivo Ausilio e il direttore dell'area tecnica Branca

Presentazione pirotecnica di FantAntonio che attacca l'ambiente Milan, dal contratto alle cessioni di Ibra e Thiago: "Tutto fumo e niente arrosto". Poi la dichiarazione d'amore per l'Inter: "Qui per vincere. Maicon? Spero resti". Guarda il Cassano show

Di più non poteva dire. Antonio Cassano è stato presentato dall'Inter ad Appiano Gentile e, come suo solito, ha detto tutto. Ha spiegato i motivi dell'addio al Milan, attaccando duramente Galliani e la dirigenza rossonera. Ha dichiarato l'amore per l'Inter e ha anche anticipato la probabile partenza di Maicon. Cassano a tutto campo, insomma.

"Grazie Inter". "Sto molto bene, la cosa importante per me era che sia il presidente, sia Marco (Branca, ndr) e Piero (Ausilio, ndr) e l'allenatore fossero d'accordo per il mio acquisto. In particolare, voglio ringraziare sia Marco che Piero. Sono stato chiaro con loro, per me è importante che mi hanno preso e che hanno fiducia dell'uomo Antonio". Sono le prime parole di Antonio Cassano, nel corso della presentazione ufficiale.

"Milan, tutto fumo e niente arrosto". "Non ho sbagliato io ma qualcuno al Milan che sta sopra i giocatori e sopra l'allenatore mi ha preso in giro, promettendo senza fare i fatti. Qualcuno ha fatto il furbo e a me non è piaciuto": Antonio Cassano non cita direttamente Adriano Galliani ma è chiarissimo il riferimento all'amministratore delegato rossonero per spiegare il suo addio al Milan.

"Prometteva, faceva tanto fumo e poco arrosto... Faceva il furbo e sono dovuto andare  via". "Devo ringraziare il Milan perché mi è stato vicino quando ho avuto il problema al cuore. Devo ringraziare Silvio e Barbara Berlusconi, devo ringraziare la gente del Milan. Davanti voglio avere uomini che mi parlino chiaro. Qui è stato così... Da un'altra parte, qualcuno non faceva altrettanto...", aggiunge. "Si era parlato di un prolungamento del  contratto (al Milan, ndr)? Se n'era parlato già dopo lo scudetto" del 2010-2011. "Sto aspettando ancora... Questa persona è abituata a parlare con chi gli lecca i piedi... E io me ne sono andato...". "Il Milan poi ha ceduto due miei amici, due giocatori come Thiago Silva e Ibrahimovic che sono insostituibili. Durante gli Europei ho detto all'allenatore Allegri e a Galliani che volevo andare via", prosegue  prima di evidenziare i rapporti complicati con il tecnico rossonero:  "Per Allegri ero la quinta, la sesta, la settima punta. Non mi prometteva niente? Ok, ma non mi faceva nemmeno sentire importante. Contavo come le coppe quando a briscola comanda bastoni...".

"Possiamo vincere. Io meglio di Pazzini". "L'Inter può giocarsela alla grande con tutti, non siamo secondi a nessuno. Abbiamo grandi giocatori, entusiasmo, voglia: sta a noi, voglio vincere con questa maglia. Per un tifoso interista come  me, sarebbe il massimo", dice tra un siparietto e l'altro ("Sono  venuto per togliermi lo sfizio di conoscere Nagatomo") con la  'forzata' complicita' involontaria dei dirigenti Piero Ausilio e Marco Branca, presenti accanto al giocatore. "Qui mi hanno voluto tutti: il presidente, l'allenatore, i dirigenti e anche i compagni. Mi sono allenato in questo  periodo, sarò al 50-60% della forma. Si gioca ogni 3 giorni, si possono mettere minuti nelle gambe".  A chi gli ha fatto notare che lui aveva detto "Dopo il Milan c'è il cielo", Cassano ha risposto che "Dopo il cielo c'è l'Inter. Chi vuoi che ci guadagni nello scambio con il Milan? Ci guadagna l'Inter, certo che è così".