Zeman già sbuffa: "Non ho visto la squadra che voglio"
CalcioIl boemo parla dopo il nuovo esordio all'Olimpico: "E' bello tornare in questo stadio, ma sono dispiaciuto per il risultato e per la prestazione. I gol erano viziati da fuorigioco. Totti? Ha giocato troppo largo e sulla linea, da lì è difficile costruire"
"E' stato bello tornare in questo stadio, tra questa gente: di questo sono contento, a Roma sto bene, sono dispiaciuto per il risultato e per la prestazione, che potevano essere migliori". Così Zdenek Zeman ha commentato il 2-2 ottenuto nel suo debutto con la Roma contro il Catania. "Forse ci siamo emozionati - spiega il tecnico boemo - e forse avevamo paura di perdere palla: sta di fatto che non ho visto la Roma che voglio, quella che a tratti si è vista nel pre campionato".
"Petrucci ha dichiarato che io dico le cose che tutti vorrebbero dire ma che non dicono? Ha ragione, tutti dovremmo dire quello che pensiamo", ha aggiunto Zeman. Tornando poi alla partita: "Nella prima mezzora siamo stati troppo lenti e poco aggressivi, senza mai ripartire e concedendo spazi agli avversari. I due gol del Catania sono stati viziati da un fuorigioco. Criticare gli arbitri? E' frutto dell'abitudine, critico la mia squadra e anche gli arbitri quando sbagliano, per me è normale e non c'è niente di strano, anche perché sono episodi che decidono spesso le partite. Io non penso come Nicchi che non si può parlare degli arbitri o di quello che succede sul campo".
Sui giallorossi ha influito anche un po' di inesperienza: "Oggi hanno esordito cinque giocatori nuovi e non è facile, non credo siano nemmeno abituati all'Olimpico pieno, che dà qualche emozione. Però, in 50 giorni abbiamo lavorato su cose diverse da quelle proposte oggi".
Una piccola critica anche per Francesco Totti, il capitano della Roma costretto ad uscire nel finale della sfida con il Catania per una botta alla caviglia sinistra che non dovrebbe avere strascichi particolari. "Totti ha giocato troppo largo e sulla linea - ha detto il tecnico boemo - da dove è difficile costruire. Doveva stare quindici metri più dentro il campo: ogni tanto ha provato ad andarci Lamela, sul quale stiamo lavorando tanto".
"Petrucci ha dichiarato che io dico le cose che tutti vorrebbero dire ma che non dicono? Ha ragione, tutti dovremmo dire quello che pensiamo", ha aggiunto Zeman. Tornando poi alla partita: "Nella prima mezzora siamo stati troppo lenti e poco aggressivi, senza mai ripartire e concedendo spazi agli avversari. I due gol del Catania sono stati viziati da un fuorigioco. Criticare gli arbitri? E' frutto dell'abitudine, critico la mia squadra e anche gli arbitri quando sbagliano, per me è normale e non c'è niente di strano, anche perché sono episodi che decidono spesso le partite. Io non penso come Nicchi che non si può parlare degli arbitri o di quello che succede sul campo".
Sui giallorossi ha influito anche un po' di inesperienza: "Oggi hanno esordito cinque giocatori nuovi e non è facile, non credo siano nemmeno abituati all'Olimpico pieno, che dà qualche emozione. Però, in 50 giorni abbiamo lavorato su cose diverse da quelle proposte oggi".
Una piccola critica anche per Francesco Totti, il capitano della Roma costretto ad uscire nel finale della sfida con il Catania per una botta alla caviglia sinistra che non dovrebbe avere strascichi particolari. "Totti ha giocato troppo largo e sulla linea - ha detto il tecnico boemo - da dove è difficile costruire. Doveva stare quindici metri più dentro il campo: ogni tanto ha provato ad andarci Lamela, sul quale stiamo lavorando tanto".