La gioia del Pazzo: "Un segnale per chi ha creduto in me"

Calcio
Tripletta per Pazzini (Foto Getty)
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Il neo rossonero commenta la sua prestazione contro il Bologna. "Non m'interessa se ci ha guadagnato l'Inter o il Milan. È una grande gioia perchè venivo da mesi difficili". Allegri: "Sono contento, ma bisogna migliorare. Nessun problema con Galliani"

"Venivo da mesi difficili, quindi è davvero una grande gioia". Così Giampaolo Pazzini commenta a caldo ai microfoni di Sky la sua superprestazione (3 gol) nella vittoria contro il Bologna al Dall'Ara. Il goleador glissa ogni possibile polemica: è una risposta per qualcuno? Ci ha guadagnato l'Inter o il Milan? "No, non m'interessano quelle cose - risponde - sicuramente è un segnale per me e per quelli che hanno sempre creduto in me. Sono molto contento, ho fatto gol importanti per la squadra, era una partita difficile e abbiamo vinto, quindi più di così non potevo chiedere. E' davvero una bella emozione, era la prima partita da titolare ed erano mesi che non giocavo una partita, non avevo fatto neanche un'amichevole, quindi più di così non posso chiedere".

Milan da scudetto dopo questa vittoria? "Con le vittorie si cancellano spesso i problemi - dice ancora Pazzini - E' chiaro che una squadra con il blasone del Milan deve per forza puntare allo scudetto. Ci sono tante squadre forti, ma il Milan ci proverà sicuramente fino alla fine". "Volevamo partire con una vittoria e non ci siamo riusciti - conclude il neorossonero - adesso c'è la sosta e con tre punti riusciremo a lavorare con maggiore serenità. Sono arrivati tanti nuovi e abbiamo ancora voglia e bisogno di lavorare, quindi questa vittoria ci dà molta fiducia e molto entusiasmo".

Allegri: "C'è da migliorare". "Sicuramente Pazzini non è ancora in ottime condizioni, perché ha giocato oggi per la prima volta dall'inizio, dopo tanto tempo passato ai box. Ha avuto anche una buona tenuta e sono contento, come sono contento di quello che ha fatto la squadra, anche se c'è da migliorare". Lo ha detto a Sky, Massimiliano Allegri. "Non ci sono problemi tra me e Galliani - ha aggiunto Allegri - e neanche con il presidente. Anche perché, ci sentiamo una decina di volte al giorno. Credo che l'italiano sia stato ben chiaro: lui ha detto che la squadra deve lottare per vincere il titolo, ma questo non cambia quello che ho detto io e quelli che sono gli obiettivi del Milan: arrivare nei primi tre posti".

"Quindi, se si lotta per arrivare nei primi tre posti, di logica conseguenza si dovrebbe lottare per il campionato - ha concluso il tecnico dei rossoneri -. Il Milan è una squadra nuova, che oggi ha giocato con due ragazzi del 1992 dal primo minuto e che, nonostante le prestazioni altalenanti che possono aver avuto questi due ragazzi, ha mostrato di essere in crescita".