Prandelli: "Cassano fuori? Ha detto lui che è al 50-60%..."
CalcioIl c.t. spiega le convocazioni per le sfide con Bulgaria e Malta. "Antonio deve ritrovare la forma". Su Conte: "Ha preso 10 mesi di squalifica, vogliamo dargli l'ergastolo? L'omessa denuncia è tema delicato: tutti potremmo essere coinvolti"
Si è completato pochi minuti dopo le 12.30, con l'arrivo dell'attaccante Giampaolo Pazzini, il raduno della nazionale italiana di Cesare Prandelli, da questa mattina in ritiro a Coverciano per i primi due impegni del girone di qualificazione ai mondiali di Brasile 2014 contro Bulgaria (venerdì 7 settembre) e Malta (martedì 11 settembre). Assente Federico Balzaretti, infortunatosi ieri sera durante Inter-Roma alla coscia sinistra, è arrivato Federico Peluso dell'Atalanta, che potrebbe sostituirlo nel caso l'esterno della Roma non fosse recuperabile.
Prandelli: "Cassano fuori? Deve ritrovare la forma fisica" - FantAntonio fuori dalla Nazionale non è una scelta definitiva ma un segnale chiaro. Lo spiega Cesare Prandelli al primo giorno di raduno in vista delle partite di qualificazione dei mondiali 2014. "Non è scomparso dal panorama azzurro - ha spiegato il ct - ma lui stesso ha detto che è al 50-60% e ora non ho tempo per recuperare i giocatori. All'Europeo mi poteva dare continuità, ora deve ritrovare la forma fisica".
Elogi del ct per Giovinco ("Abbiamo sempre creduto in lui, gli mancava solo continuità di gioco") e soprattutto per Totti: "Vedi Francesco e vedi il calcio - ha detto Prandelli - vorresti che non smettesse mai. Spero che ci siano giovani che lo sostituiscano. Stesse sempre in queste condizioni, Totti starebbe benissimo in un contesto della Nazionale. Ma il nostro progetto è chiaro...".
Continua Prandelli: "Abbiamo iniziato questa stagione pensando di poter cambiare il modo di stare in campo, visti i problemi di Balotelli, e anche per questo ho deciso di richiamare Pazzini e Osvaldo. Ma soprattutto per far capire a tutti che c'è spazio per chi gioca bene. Per quanto riguarda Osvaldo, non è cambiato nulla: l'ho escluso dagli Europei perché nell'ultimo mese e mezzo a Roma l'avevo visto troppo nervoso".
Qualche considerazione anche sul caso calcioscommesse e la squalifica inflitta al tecnico juventino Antonio Conte: "Sulla tolleranza zero non ho cambiato idea. Ma Conte ha preso 10 mesi di squalifica, cosa vogliamo dargli, l'ergastolo?. L'omessa denuncia poi è tema delicato: tutti potremmo essere in qualche modo coinvolti per dei sentito dire nel passato".
Abete: "Prandelli lascia? Nessun segnale" - "Se Prandelli avesse voluto lasciare la Nazionale, lo avrebbe comunicato prima degli Europei. Gli manca il lavoro quotidiano e lo ha sempre detto, ma questo non vuol dire che lasci la Nazionale. C'è un progetto quadriennale, la posizione del ct è stata rafforzata dai risultati". Giancarlo Abete, presidente della Figc, ha risposto così alle domande sulla posizione del commissario tecnico della Nazionale, Cesare Prandelli. La permanenza del ct sulla panchina azzurra fino al 2014 è praticamente scontata. "Il rapporto con la Figc è ottimale, dal commissario tecnico non è arrivato nessun segnale, nemmeno riservato".
Insigne: "Napoli da scudetto? Se continuiamo a giocare così..." - Così Lorenzo Insigne nel suo primo giorno in azzurro a Coverciano, dopo la convocazione di Cesare Prandelli. "Possiamo giocarcela con chiunque - ha detto - anche se la Juve ha grandi campioni e di Inter e Milan non mi fido".
"Penso di aver fatto bene con Zeman, mi ha insegnato tanto - ha spiegato il giovane attaccante partenopeo -. Sul momento non ho creduto a questa chiamata, ringrazio il ct, credo di essermela alla fine meritata. Era uno dei miei sogni, insieme a quello di esordire in A con la maglia del Napoli". Il suo idolo, ha rivelato Insigne, è Alessandro Del Piero: "Guardavo i suoi gol, l'ho sempre ammirato. Mi dispiace di non poterlo affrontare, non poter scambiare la maglia. Dirò a De Laurentis di portarlo a Napoli...", ha chiosato sorridendo Insigne.
L'ennesimo no di Berbatov - Non ci sarà Dimitar Berbatov a sfidare gli azzurri. Il suo ennesimo "no" stavolta non è alle avances di Fiorentina e Juventus ma addirittura della nazionale. L'attaccante appena approdato al Fulham ha infatti fatto sapere oggi di non voler rispondere alla convocazione del ct bulgaro Penev che lo aveva chiamato. "Ormai ho fatto la mia scelta - ha detto Berbatov nel corso di una conferenza stampa a Sofia - e so che la nazionale avrà successo anche senza di me". Negli ultimi giorni del mercato, Berbatov è stato vicinissimo alla Fiorentina e alla Juventus prima di rifiutare entrambe le squadre. "Scelgo io dove giocare. E' normale che la Fiorentina sia delusa, qualcuno magari potrà sentirsi tradito, ma io penso ai miei interessi, mi sta a cuore l'opinione delle persone più care. Tutto qua", dice facendo riferimento alla scelta, dettata dalla moglie, di restare in Inghilterra dopo l'addio al Manchester United.
Prandelli: "Cassano fuori? Deve ritrovare la forma fisica" - FantAntonio fuori dalla Nazionale non è una scelta definitiva ma un segnale chiaro. Lo spiega Cesare Prandelli al primo giorno di raduno in vista delle partite di qualificazione dei mondiali 2014. "Non è scomparso dal panorama azzurro - ha spiegato il ct - ma lui stesso ha detto che è al 50-60% e ora non ho tempo per recuperare i giocatori. All'Europeo mi poteva dare continuità, ora deve ritrovare la forma fisica".
Elogi del ct per Giovinco ("Abbiamo sempre creduto in lui, gli mancava solo continuità di gioco") e soprattutto per Totti: "Vedi Francesco e vedi il calcio - ha detto Prandelli - vorresti che non smettesse mai. Spero che ci siano giovani che lo sostituiscano. Stesse sempre in queste condizioni, Totti starebbe benissimo in un contesto della Nazionale. Ma il nostro progetto è chiaro...".
Continua Prandelli: "Abbiamo iniziato questa stagione pensando di poter cambiare il modo di stare in campo, visti i problemi di Balotelli, e anche per questo ho deciso di richiamare Pazzini e Osvaldo. Ma soprattutto per far capire a tutti che c'è spazio per chi gioca bene. Per quanto riguarda Osvaldo, non è cambiato nulla: l'ho escluso dagli Europei perché nell'ultimo mese e mezzo a Roma l'avevo visto troppo nervoso".
Qualche considerazione anche sul caso calcioscommesse e la squalifica inflitta al tecnico juventino Antonio Conte: "Sulla tolleranza zero non ho cambiato idea. Ma Conte ha preso 10 mesi di squalifica, cosa vogliamo dargli, l'ergastolo?. L'omessa denuncia poi è tema delicato: tutti potremmo essere in qualche modo coinvolti per dei sentito dire nel passato".
Abete: "Prandelli lascia? Nessun segnale" - "Se Prandelli avesse voluto lasciare la Nazionale, lo avrebbe comunicato prima degli Europei. Gli manca il lavoro quotidiano e lo ha sempre detto, ma questo non vuol dire che lasci la Nazionale. C'è un progetto quadriennale, la posizione del ct è stata rafforzata dai risultati". Giancarlo Abete, presidente della Figc, ha risposto così alle domande sulla posizione del commissario tecnico della Nazionale, Cesare Prandelli. La permanenza del ct sulla panchina azzurra fino al 2014 è praticamente scontata. "Il rapporto con la Figc è ottimale, dal commissario tecnico non è arrivato nessun segnale, nemmeno riservato".
Insigne: "Napoli da scudetto? Se continuiamo a giocare così..." - Così Lorenzo Insigne nel suo primo giorno in azzurro a Coverciano, dopo la convocazione di Cesare Prandelli. "Possiamo giocarcela con chiunque - ha detto - anche se la Juve ha grandi campioni e di Inter e Milan non mi fido".
"Penso di aver fatto bene con Zeman, mi ha insegnato tanto - ha spiegato il giovane attaccante partenopeo -. Sul momento non ho creduto a questa chiamata, ringrazio il ct, credo di essermela alla fine meritata. Era uno dei miei sogni, insieme a quello di esordire in A con la maglia del Napoli". Il suo idolo, ha rivelato Insigne, è Alessandro Del Piero: "Guardavo i suoi gol, l'ho sempre ammirato. Mi dispiace di non poterlo affrontare, non poter scambiare la maglia. Dirò a De Laurentis di portarlo a Napoli...", ha chiosato sorridendo Insigne.
L'ennesimo no di Berbatov - Non ci sarà Dimitar Berbatov a sfidare gli azzurri. Il suo ennesimo "no" stavolta non è alle avances di Fiorentina e Juventus ma addirittura della nazionale. L'attaccante appena approdato al Fulham ha infatti fatto sapere oggi di non voler rispondere alla convocazione del ct bulgaro Penev che lo aveva chiamato. "Ormai ho fatto la mia scelta - ha detto Berbatov nel corso di una conferenza stampa a Sofia - e so che la nazionale avrà successo anche senza di me". Negli ultimi giorni del mercato, Berbatov è stato vicinissimo alla Fiorentina e alla Juventus prima di rifiutare entrambe le squadre. "Scelgo io dove giocare. E' normale che la Fiorentina sia delusa, qualcuno magari potrà sentirsi tradito, ma io penso ai miei interessi, mi sta a cuore l'opinione delle persone più care. Tutto qua", dice facendo riferimento alla scelta, dettata dalla moglie, di restare in Inghilterra dopo l'addio al Manchester United.