San Paolo disastroso: colpa di un virus, tra un mese sarà ok
CalcioIl presidente del Napoli De Laurentiis spiega il motivo delle pessime condizioni del terreno di gioco: "Stiamo trattando il campo, speriamo che nel giro di trenta giorni sia a posto. Colpa anche del caldo"
"Le condizioni del San Paolo? Colpa di un virus entrato nel terreno e delle alte temperature. Fra un mese il campo sarà perfetto o almeno mi auguro che sia tale". Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, spiega le cause delle pessime condizioni del terreno di gioco del San Paolo nel match di ieri fra Napoli e Fiorentina. Stamattina ne ha parlato, su Twitter, anche il sindaco Luigi De Magistris, che si è detto sicuro che il Napoli "saprà intervenire quanto prima essendo loro competenza".
"Non si tratta di colpe, ma il sindaco ha perfettamente ragione nel dire che non è nostra responsabilità in quanto il terreno di gioco compete al Napoli. Ma nessuno avrebbe voluto dare la colpa al sindaco, è una giustificazione logica che poteva anche evitare", fa notare De Laurentiis. "Il problema è di un virus entrato nel terreno, noi lo abbiamo completamente rifatto qualche anno fa dopo 25 anni, lo abbiamo dissodato e abbiamo tolto un metro e 20 di materiale. Abbiamo un agronomo che viene dalla Toscana in contatto con un altro che viene dal Barcellona", spiega ancora il n.1 del Napoli.
"Purtroppo l'effetto serra che si è determinato all'interno del San Paolo, con le grandi temperature di quest'estate, non ha contribuito a migliorare la situazione. Ma quel marrone effetto sabbia serve per far sì che il germoglio continui a crescere, fra un mese il campo sarà perfetto o almeno mi auguro che sia tale. Vorrei eliminare l'idea che qualcuno avesse voluto fare un attentato inserendo erba invasiva per uccidere la precedente, il le alte temperature e questo virus hanno contribuito a far sì che il campo non fosse perfetto".
"Non si tratta di colpe, ma il sindaco ha perfettamente ragione nel dire che non è nostra responsabilità in quanto il terreno di gioco compete al Napoli. Ma nessuno avrebbe voluto dare la colpa al sindaco, è una giustificazione logica che poteva anche evitare", fa notare De Laurentiis. "Il problema è di un virus entrato nel terreno, noi lo abbiamo completamente rifatto qualche anno fa dopo 25 anni, lo abbiamo dissodato e abbiamo tolto un metro e 20 di materiale. Abbiamo un agronomo che viene dalla Toscana in contatto con un altro che viene dal Barcellona", spiega ancora il n.1 del Napoli.
"Purtroppo l'effetto serra che si è determinato all'interno del San Paolo, con le grandi temperature di quest'estate, non ha contribuito a migliorare la situazione. Ma quel marrone effetto sabbia serve per far sì che il germoglio continui a crescere, fra un mese il campo sarà perfetto o almeno mi auguro che sia tale. Vorrei eliminare l'idea che qualcuno avesse voluto fare un attentato inserendo erba invasiva per uccidere la precedente, il le alte temperature e questo virus hanno contribuito a far sì che il campo non fosse perfetto".