Juve, Milan, Inter: dieci giorni per trovare la scossa

Calcio

Le tre squadre più titolate d'Italia sfruttano la pausa per lavorare sul campo. Nessun nerazzurro convocato da Prandelli, sette i bianconeri, tre i rossoneri. Stramaccioni presta sette uomini alle rispettive Nazionali, ma ritroverà Handanovic

Il campionato si ferma per dare spazio alle Nazionali con un inedito trio in testa alla Serie A: Napoli e Lazio affiancano la Juve, ma se non fosse per il punto di penalizzazione ci sarebbe anche la Samp a punteggio pieno.
I Campioni d'Italia, che hanno già il miglior attacco del torneo, sommano i punti delle milanesi, che nelle prime due giornate hanno alternato successo e sconfitta.
Sabato 15 settembre si torna in campo con il Milan impegnato nell'anticipo serale contro l'Atalanta (Palermo-Cagliari alle 18). Domenica 16 si rivedrà la partita di mezzogiorno (Chievo-Lazio alle 12.30) e le sei partite in contemporanea alle 15: la Juve sarà ospite del Genoa. Chiuderà il turno l'Inter, a Torino contro i granata.
Le tre squadre più scudettate d'Italia hanno dieci giorni di tempo per riflettere su cosa va e cosa non va. Ecco un bilancio delle prime due giornate.

JUVENTUS
COSA VA: L'abitudine alla vittoria non è cambiata, due partite sei punti nonostante manchino le urla di Antonio Conte dalla panchina. Difesa rodata, centrocampo aggressivo con un Asamoah in più e attacco retto sui gemelli diversi Vucinic-Giovinco, aspettando Matri e Quagliarella. La Juventus si appresta fiduciosa all'atteso ritorno in Champions League.
COSA NON VA: Carrera l'ha detto subito: l'anno scorso non avremmo preso il gol. E si riferiva alla rete della bandiera udinese, a pochi minuti dalla fine. La fame di vittoria e la concentrazione non deve calare fino al fischio finale. E in questi giorni lui e Conte lo stanno ripetendo ai presenti, aspettando il rientro dei ben 15 nazionali in giro per il mondo.

MILAN
COSA VA: Pazzini a Bologna ha fatto valere la sua personalissima regola dell'esordio con gol, dimostrandosi acquisto prezioso e già inserito nel nuovo contesto. Anche De Jong è apparso già pronto per partire dal primo minuto e in questi giorni sta recuperando la forma migliore.
COSA NON VA: Le tante cessioni e i tanti innesti, soprattutto in difesa, hanno provocato una rivoluzione che Allegri sta gestendo in prima persona, con il supporto dei pochi "senatori" rimasti. Al momento il suo lavoro non può certo dirsi completato.

INTER
COSA VA: Fiducia incondizionata in Stramaccioni da parte di tutti, a cominciare dal presidente Moratti. I nuovi acquisti - Cassano e Pereira su tutti - sembrano già ben inseriti e non si avvertono sconquassi tecnici nonostante la rivoluzione estiva. Anche la sconfitta in casa con la Roma non ha aperto i soliti processi del passato recente.
COSA NON VA: In casa la squadra non ha ancora vinto e in difesa contro la Roma Silvestre è sembrato non aver compreso appieno i meccanismi, trascinandosi dietro anche i compagni di reparto. E allora in questi giorni di sosta l'obiettivo è ripassare marcature e movimenti per evitare nuovi crolli.