Dopo la Nazionale: Juve stanca, Inter e Milan senza alibi
CalcioArchiviata la sosta, le "big" della Serie A contano i minuti giocati dai loro uomini. I più affaticati rischiano di essere i bianconeri e il Napoli, che hanno visto 8 dei loro 11 titolari in campo in giro per il mondo. Meglio è andata alle due milanesi...
di Alberto Mauro
La Nazionale unisce e divide, a seconda dei momenti e delle competizioni. Tutti fratelli durante Europei e Mondiali, ma quando in ballo ci sono "solo" le qualificazioni torniamo tutti un po' provinciali. E andiamo a spaccare il capello, o meglio il minuto. Quanto e come le scelte dei CT possono spostare gli equilibri di un campionato, logorando i titolari di una squadra più dell'altra?
Partiamo dalla Juventus: ben 8 degli 11 probabili titolari a Genova hanno giocato. Due partite intere per Buffon, Barzagli, Bonucci, Lichtsteiner, Marchisio e Pirlo. E proprio Pirlo, l'indispensabile, non è sembrato in gran forma; riuscirà a gestirsi tra campionato, Champions, Coppa Italia e Nazionale?
Da Modena sono arrivate ottime indicazioni per la Roma di Zeman, con Destro e Osvaldo titolari. La coppia gol funziona (3 reti nelle ultime 2 partite), ma si separerà contro il Bologna visto che Osvaldo è squalificato. E proprio il Bologna riparte dal suo Diamanti: se l'esperimento trequartista non ha soddisfatto Prandelli, c'è chi come Pioli punta forte su di lui, per cancellare quello 0 in classifica.
L'Inter di Stramaccioni, che punterà su Sneijder nonostante i 180 minuti in campo con l'Olanda, non avrà nessun alibi in difesa: l'unico convocato è stato Nagatomo, mentre Handanovic ha giocato 90 minuti ed è pronto al rientro. Gli straordinari hanno risparmiato in parte anche il Milan, ad eccezione di Pazzini, El Shaarawy e Nocerino.
Il Napoli è nella stessa situazione della Juve: 8 degli 11 probabili titolari contro il Parma hanno fatto il loro dovere in nazionale. Un bene per Insigne, ad esempio: la sua è tutta esperienza. Meno bene i 180 minuti di Inler, Zuniga, Pandev e Cavani.
Ma alla fine l'unico danno certo è quello, per definizione imprevedibile, degli infortuni, Roma e Lazio ad esempio si ritrovano De Rossi e Lulic acciaccati. Per il resto, le conseguenze delle trasferte con le Nazionali potrà misurarle solo il campo. E con l'abbuffata di partite che ci aspetta da qui a un mese, non mancheranno prove e controprove.
La Nazionale unisce e divide, a seconda dei momenti e delle competizioni. Tutti fratelli durante Europei e Mondiali, ma quando in ballo ci sono "solo" le qualificazioni torniamo tutti un po' provinciali. E andiamo a spaccare il capello, o meglio il minuto. Quanto e come le scelte dei CT possono spostare gli equilibri di un campionato, logorando i titolari di una squadra più dell'altra?
Partiamo dalla Juventus: ben 8 degli 11 probabili titolari a Genova hanno giocato. Due partite intere per Buffon, Barzagli, Bonucci, Lichtsteiner, Marchisio e Pirlo. E proprio Pirlo, l'indispensabile, non è sembrato in gran forma; riuscirà a gestirsi tra campionato, Champions, Coppa Italia e Nazionale?
Da Modena sono arrivate ottime indicazioni per la Roma di Zeman, con Destro e Osvaldo titolari. La coppia gol funziona (3 reti nelle ultime 2 partite), ma si separerà contro il Bologna visto che Osvaldo è squalificato. E proprio il Bologna riparte dal suo Diamanti: se l'esperimento trequartista non ha soddisfatto Prandelli, c'è chi come Pioli punta forte su di lui, per cancellare quello 0 in classifica.
L'Inter di Stramaccioni, che punterà su Sneijder nonostante i 180 minuti in campo con l'Olanda, non avrà nessun alibi in difesa: l'unico convocato è stato Nagatomo, mentre Handanovic ha giocato 90 minuti ed è pronto al rientro. Gli straordinari hanno risparmiato in parte anche il Milan, ad eccezione di Pazzini, El Shaarawy e Nocerino.
Il Napoli è nella stessa situazione della Juve: 8 degli 11 probabili titolari contro il Parma hanno fatto il loro dovere in nazionale. Un bene per Insigne, ad esempio: la sua è tutta esperienza. Meno bene i 180 minuti di Inler, Zuniga, Pandev e Cavani.
Ma alla fine l'unico danno certo è quello, per definizione imprevedibile, degli infortuni, Roma e Lazio ad esempio si ritrovano De Rossi e Lulic acciaccati. Per il resto, le conseguenze delle trasferte con le Nazionali potrà misurarle solo il campo. E con l'abbuffata di partite che ci aspetta da qui a un mese, non mancheranno prove e controprove.