Taranto Calcio, scoperta maxievasione di oltre 2 milioni

Calcio
Lo stadio del Taranto: dopo il fallimento, i pugliesi sono dovuti ripartire dalla serie D
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Sei dirigenti della vecchia gestione del club pugliese sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza: sono accusati di mancati versamenti per oltre 2 milioni e di aver nascosto all'Erario 4 milioni di euro con un sistema illecito di società satelliti

Sei persone, responsabili a vario titolo della passata gestione del "Taranto Calcio", sono state denunciate dalla Guardia di Finanza, che ha accertato una maxievasione da parte della società pugliese, poi fallita (il nuovo Taranto FC 1927 gioca in serie D).

Tra il 2009 al 2011, la vecchia gestione avrebbe omesso di versare al fisco oltre 1,6 milioni di ritenute fiscali sugli stipendi e oltre 400mila euro di Iva. Non solo: circa 4 milioni di euro di imponibile sarebbero stati nascosti all'Erario grazie a un sistema di società "satelliti". L'ex patron Vincenzo D'Addario, sostiene la GdF, avrebbe usato queste società, a lui riconducibili, per stipulare con i calciatori e lo staff contratti che andavano in realtà ad integrare indebitamente il reale contratto sottoscritto con la società sportiva secondo le norme federali. Tutto per ridurre i versamenti dei contributi previdenziali.

Sotto ispezione anche il passaggio di proprietà delle quote della società sportiva tra il rappresentante legale ed il precedente "patron", avvenuto nell'anno 2009. I finanzieri hanno riscontrato una cospicua differenza tra il prezzo formalizzato nell'atto notarile e quello rilevato nella documentazione extracontabile.