Allegri amaro: "Servono più convinzione e coraggio"

Calcio
L'allenatore del Milan, Massimiliano Allegri. Per i rossoneri è la seconda sconfitta in casa
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Il tecnico del Milan spiega il ko casalingo contro l'Atalanta: "Dobbiamo avere più sicurezza, i ragazzi devono crescere e capire che giocare con un certo timore non ci porta da nessuna parte"

"Non è piacevole perdere le prime due partite in casa, per fortuna ora c'è la partita di Champions per riscattarci". Parola del tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, che ai microfoni di Sky spiega così il ko casalingo contro l'Atalanta. "Dobbiamo ritrovare la convinzione, stiamo andando un po' a sprazzi. In certi momenti diventa tutto più difficile. Dobbiamo avere più sicurezza, i ragazzi devono crescere e capire che giocare con un certo timore non ci porta da nessuna parte".

"Dobbiamo continuare a lavorare e fortunatamente la Champions ci dà la possibilità di riscattarci. Con il rientro degli infortunati, come Montolivo, Pato o Robinho, indubbiamente il tasso tecnico si alzerà, ma indipendentemente da questo dobbiamo migliorare a livello di convinzione e coraggio. Non è tutto da buttare. Non sono preoccupato perchè la squadra sta lavorando nel migliore dei modi. Siamo tutti dispiaciuti, perderemo altre partite, ma sicuramente in modo diverso".

"Ho visto Galliani nello spogliatoio dopo la gara, l'altra sera eravamo a cena a Milanello - ha raccontato Allegri - Abbiamo un rapporto quotidiano, purtroppo si scrivono delle cose non vere. Ieri ho fatto una battuta dicendo che non sentivo il presidente da due mesi, ma lo avevo sentito il giorno prima e l'ho sentito oggi". Molto probabile anche un confronto con la squadra per mostrare un volto diverso da quello visto finora a San Siro e a suonare la carica è uno dei pochi 'senatori' rimasti in rosa, Massimo Ambrosini, uscito anzitempo per un colpo al piede destro. "In questo momento i discorsi tecnici lasciano spazio all'aspetto del morale. Siamo tutti sulla stessa barca, società compresa. C'è poco da dire e molto da fare. Non deve più essere un alibi il fatto che siano andati via tanti giocatori, dobbiamo essere i primi a rendercene conto"