Die hard: quelli che hanno resistito a Zamparini
CalcioQuello di Sannino è l'ennesimo esonero del formidabile palmares del patron rosanero: appena in sei hanno iniziato e concluso un'intera stagione con il presidente friulano. Ma uno solo non è mai stato silurato: Walter Novellino. Detto "Monzon", appunto...
di Lorenzo Longhi
Se nel caso di Cassano si contavano le donne (le oltre seicento della sua biografia), in quello di Maurizio Zamparini si contano gli esoneri. 48, il numero ufficiale, ma le fonti non sono concordi, a seconda che si prendano in considerazione solo gli allenatori licenziati - quelli da addio e basta - oppure quelli poi richiamati, o anche i traghettatori. Sannino è solo l'ultimo di una serie formidabile, in 25 anni tra Venezia e Palermo.
Molto più esiguo, dal 1987 ad oggi, il numero dei duri della panchina capaci di completare un'intera annata con Zamparini presidente. Dal ritiro all'ultima giornata, s'intende. Ebbene: il numero magico è sei. Ma, di questi sei, solo due non sono stati esonerati la stagione successiva e uno appena di anni con Zamparini ne ha completati due. Uno solo.
La lista dei sei duri all'esonero si apre con Ferruccio Mazzola, annata 1987-88, tecnico... illibato di un Venezia che, secondo in classifica, venne promosso in C1. La stagione successiva passò al Siena, ma intendiamoci: siamo ancora agli albori dello zamparinismo applicato al calcio, e può essere un caso. Tra anni dopo (1990-91), ci riesce un giovane Alberto Zaccheroni, che viene promosso in B ma sarà silurato l'anno seguente. Per poi essere richiamato. E risilurato. E ancora richiamato e rimandato a casa. Sono anni in cui Zamparini sembra più tranquillo: nel 1993-94, Giampiero Ventura arriva sesto in B. Comincia e finisce la stagione. Poi inizia male quella successiva e Zamparini lo caccia. Poi gli riaffida l'incarico e lo solleva di nuovo.
L'estate 1997 segna il punto di non ritorno: sulla panchina del Venezia, in B, Zamparini chiama Walter Novellino. "Monzon" va in A con i lagunari, Zamparini lo conferma e, nel primo campionato del patron nella massima divisione, arriva decimo. Commovente: Zamparini non lo mollerebbe mai. Ma è lui, Novellino, ad andarsene nel 1999 in direzione Napoli, verso nuove e fantastiche avventure. In quell'annata, Zamparini cambia tre allenatori (Spalletti, Materazzi e Oddo, non prima di avere richiamato lo stesso Spalletti) e retrocede. Solo Cesare Prandelli, nel 2000-2001, replica, riportando il Venezia in A. Ma la stagione successiva dura una manciata di giornate.
Zamparini allora, nell'estate 2002, compra il Palermo, e solo nel 2004, dopo avere esonerato Baldini in B, trova quello che ad oggi è l'ultimo ed unico allenatore ad avere cominciato e finito una stagione sulla panchina dei rosanero di Zamparini. E' Francesco Guidolin, che prima porta a termine l'annata della promozione in A, quindi la stagione seguente rimane tutto l'anno, portando il Palermo in Europa. Lascerà per scelta sua, senza esonero. Poi, però, tornerà nel 2006. E Zamparini lo esonererà tre volte...
Se nel caso di Cassano si contavano le donne (le oltre seicento della sua biografia), in quello di Maurizio Zamparini si contano gli esoneri. 48, il numero ufficiale, ma le fonti non sono concordi, a seconda che si prendano in considerazione solo gli allenatori licenziati - quelli da addio e basta - oppure quelli poi richiamati, o anche i traghettatori. Sannino è solo l'ultimo di una serie formidabile, in 25 anni tra Venezia e Palermo.
Molto più esiguo, dal 1987 ad oggi, il numero dei duri della panchina capaci di completare un'intera annata con Zamparini presidente. Dal ritiro all'ultima giornata, s'intende. Ebbene: il numero magico è sei. Ma, di questi sei, solo due non sono stati esonerati la stagione successiva e uno appena di anni con Zamparini ne ha completati due. Uno solo.
La lista dei sei duri all'esonero si apre con Ferruccio Mazzola, annata 1987-88, tecnico... illibato di un Venezia che, secondo in classifica, venne promosso in C1. La stagione successiva passò al Siena, ma intendiamoci: siamo ancora agli albori dello zamparinismo applicato al calcio, e può essere un caso. Tra anni dopo (1990-91), ci riesce un giovane Alberto Zaccheroni, che viene promosso in B ma sarà silurato l'anno seguente. Per poi essere richiamato. E risilurato. E ancora richiamato e rimandato a casa. Sono anni in cui Zamparini sembra più tranquillo: nel 1993-94, Giampiero Ventura arriva sesto in B. Comincia e finisce la stagione. Poi inizia male quella successiva e Zamparini lo caccia. Poi gli riaffida l'incarico e lo solleva di nuovo.
L'estate 1997 segna il punto di non ritorno: sulla panchina del Venezia, in B, Zamparini chiama Walter Novellino. "Monzon" va in A con i lagunari, Zamparini lo conferma e, nel primo campionato del patron nella massima divisione, arriva decimo. Commovente: Zamparini non lo mollerebbe mai. Ma è lui, Novellino, ad andarsene nel 1999 in direzione Napoli, verso nuove e fantastiche avventure. In quell'annata, Zamparini cambia tre allenatori (Spalletti, Materazzi e Oddo, non prima di avere richiamato lo stesso Spalletti) e retrocede. Solo Cesare Prandelli, nel 2000-2001, replica, riportando il Venezia in A. Ma la stagione successiva dura una manciata di giornate.
Zamparini allora, nell'estate 2002, compra il Palermo, e solo nel 2004, dopo avere esonerato Baldini in B, trova quello che ad oggi è l'ultimo ed unico allenatore ad avere cominciato e finito una stagione sulla panchina dei rosanero di Zamparini. E' Francesco Guidolin, che prima porta a termine l'annata della promozione in A, quindi la stagione seguente rimane tutto l'anno, portando il Palermo in Europa. Lascerà per scelta sua, senza esonero. Poi, però, tornerà nel 2006. E Zamparini lo esonererà tre volte...