La Juve Quaglia, Chievo battuto. Fiorentina beffata a Parma
CalcioNegli anticipi della 4.a giornata di serie A i bianconeri faticano a sbloccare il risultato ma poi vincono 2-0 con una doppietta dell'ex Napoli. Al Tardini i viola pareggiano 1-1 puniti da un rigore di Valdes
JUVENTUS-CHIEVO 2-0
64' e 69' Quagliarella (J)
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
Se la vittoria, legittimata dalla prestazione, è rimasta entro il limiti di un punteggio più che accettabile per il Chievo il merito è stato del portiere Sorrentino, capace di respingere almeno quattro palloni destinati a finire inesorabilmente in fondo alla rete. La firma (doppia) della vittoria, invece, l'ha messa Fabio Quagliarella, il più in forma degli attaccanti bianconeri. Le prove generali a Stamford Bridge nella marcatura del 2-2, questa doppietta, invece, vale tre punti, e pesanti. Infatti per come si era messa la gara, con una porta, quella del Chievo, apparentemente stregata, un siffatto successo va accolto con grande soddisfazione. Nella terza partita con Pirlo assente tra i titolari la Juve ha confermato le due precedenti vittorie dimostrando di non essere dipendente da un unico calciatore bensì dalla qualità del gioco che il collettivo sa esprimere.
Il sostituto dell'architetto, Pogba, è sembrato adatto piuttosto al lavoro di manovalanza atto a costruire semplici geometrie senza lampi ma con buona lena. Isla sulla corsia è in crescita mentre Giaccherini garantisce il solito apporto di quantità. In avanti Quagliarella ha dato maggiore profondità nonostante le occasioni sprecate e il Chievo solo a rare folate si è intrufolato dalle parti di Buffon con Pellissier e Jokic. La gara è stata un monologo bianconero e la sensazione che la squadra di Di Carlo potesse capitolare da un momento all'altro la si era avuta fin dall'inizio. La bravura di Sorrentino ha fatto il resto, insinuando il dubbio di una vittoria certificata dal possesso palla e dalle occasioni avute, nella mente dei tifosi bianconeri. Non è stato così. La Juve ha dimostrato di saper digerire anche le fatiche di coppa. Un test che rende i bianconeri avversario ancora più temibile nella corsa allo scudetto. Ora saranno le inseguitrici a dover dimostrare di non aver patito la stanchezza.
PARMA-FIORENTINA 1-1
20' Roncaglia (F), 93' rig. Valdes (P)
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
Qualità a centrocampo, solidità difensiva, imprevedibilità in attacco e qualche amnesia di troppo. Il succo del mancato successo della Fiorentina sul Parma, nel primo anticipo della quarta giornata di Serie A, sta probabilmente tutto in questi quattro concetti. Parma-Fiorentina finisce 1-1. La squadra di Montella gioca e si difende bene. Borja Valero, Mati Fernandez ma soprattutto David Pizarro rappresentano il fulcro della macchina viola. E se per un giorno Jovetic non va a segno, a togliere le castagne dal fuoco ci pensano Facundo Roncaglia, eroe nel bene e nel male, ed Emiliano Viviano. L’argentino, già entrato nel cuore dei tifosi viola per il grande agonismo che mette in campo, si scopre anche cecchino dalle grandi doti balistiche non lasciando scampo da oltre 30 metri a Mirante al 20’ per lo 0-1 viola. Roncaglia però ad inizio ripresa la fa grossa atterrando in area Pabon sotto gli occhi di Valeri. A salvare la Fiorentina stavolta ci pensa invece Viviano che blocca il calcio di rigore di Valdes.
Il Parma dal canto suo ce la mette tutta, soprattutto nel secondo tempo. Ma, al di là del palo di Lucarelli al 29’, l’errore dagli 11 metri di Valdes e un grande intervento di Viviano su Amauri nel finale, le sortite offensive degli emiliani s’infrangono spesso al limite dell’area di rigore di viola. La velocità di Pabon e Belfodil non sembrano bastare per evitare la seconda sconfitta consecutiva dopo il ko di Napoli. Allora Donadoni prova a cambiare ma anche la fortuna non sembra volergli sorridere: Palladino, entrato al posto del francese, si fa male al primo scatto. Il Parma finisce in 10 per l'espulsione di Rosi. Ma quando tutto lasciava presagire al peggio, gli emiliani hanno uno scatto d'orgoglio. Mirante riesce a respingere la conclusione dagli 11 metri di Jovetic e poco dopo il Parma pareggia. Toni smanaccia goffamente un pallone in area e altro calcio di rigore. Questa volta però Valdes non sbaglia e sancisce l’1-1 finale.
Montella avrà di che riflettere. La sua Fiorentina poteva raccogliere la terza vittoria di questo campionato, invece torna a casa con un solo punto che sa tanto di occasione sprecata per una squadra che, con qualche amnesia in meno, avrebbe tutte le carte in regola per trasformarsi nella grande rivelazione della stagione.
64' e 69' Quagliarella (J)
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Se la vittoria, legittimata dalla prestazione, è rimasta entro il limiti di un punteggio più che accettabile per il Chievo il merito è stato del portiere Sorrentino, capace di respingere almeno quattro palloni destinati a finire inesorabilmente in fondo alla rete. La firma (doppia) della vittoria, invece, l'ha messa Fabio Quagliarella, il più in forma degli attaccanti bianconeri. Le prove generali a Stamford Bridge nella marcatura del 2-2, questa doppietta, invece, vale tre punti, e pesanti. Infatti per come si era messa la gara, con una porta, quella del Chievo, apparentemente stregata, un siffatto successo va accolto con grande soddisfazione. Nella terza partita con Pirlo assente tra i titolari la Juve ha confermato le due precedenti vittorie dimostrando di non essere dipendente da un unico calciatore bensì dalla qualità del gioco che il collettivo sa esprimere.
Il sostituto dell'architetto, Pogba, è sembrato adatto piuttosto al lavoro di manovalanza atto a costruire semplici geometrie senza lampi ma con buona lena. Isla sulla corsia è in crescita mentre Giaccherini garantisce il solito apporto di quantità. In avanti Quagliarella ha dato maggiore profondità nonostante le occasioni sprecate e il Chievo solo a rare folate si è intrufolato dalle parti di Buffon con Pellissier e Jokic. La gara è stata un monologo bianconero e la sensazione che la squadra di Di Carlo potesse capitolare da un momento all'altro la si era avuta fin dall'inizio. La bravura di Sorrentino ha fatto il resto, insinuando il dubbio di una vittoria certificata dal possesso palla e dalle occasioni avute, nella mente dei tifosi bianconeri. Non è stato così. La Juve ha dimostrato di saper digerire anche le fatiche di coppa. Un test che rende i bianconeri avversario ancora più temibile nella corsa allo scudetto. Ora saranno le inseguitrici a dover dimostrare di non aver patito la stanchezza.
PARMA-FIORENTINA 1-1
20' Roncaglia (F), 93' rig. Valdes (P)
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Qualità a centrocampo, solidità difensiva, imprevedibilità in attacco e qualche amnesia di troppo. Il succo del mancato successo della Fiorentina sul Parma, nel primo anticipo della quarta giornata di Serie A, sta probabilmente tutto in questi quattro concetti. Parma-Fiorentina finisce 1-1. La squadra di Montella gioca e si difende bene. Borja Valero, Mati Fernandez ma soprattutto David Pizarro rappresentano il fulcro della macchina viola. E se per un giorno Jovetic non va a segno, a togliere le castagne dal fuoco ci pensano Facundo Roncaglia, eroe nel bene e nel male, ed Emiliano Viviano. L’argentino, già entrato nel cuore dei tifosi viola per il grande agonismo che mette in campo, si scopre anche cecchino dalle grandi doti balistiche non lasciando scampo da oltre 30 metri a Mirante al 20’ per lo 0-1 viola. Roncaglia però ad inizio ripresa la fa grossa atterrando in area Pabon sotto gli occhi di Valeri. A salvare la Fiorentina stavolta ci pensa invece Viviano che blocca il calcio di rigore di Valdes.
Il Parma dal canto suo ce la mette tutta, soprattutto nel secondo tempo. Ma, al di là del palo di Lucarelli al 29’, l’errore dagli 11 metri di Valdes e un grande intervento di Viviano su Amauri nel finale, le sortite offensive degli emiliani s’infrangono spesso al limite dell’area di rigore di viola. La velocità di Pabon e Belfodil non sembrano bastare per evitare la seconda sconfitta consecutiva dopo il ko di Napoli. Allora Donadoni prova a cambiare ma anche la fortuna non sembra volergli sorridere: Palladino, entrato al posto del francese, si fa male al primo scatto. Il Parma finisce in 10 per l'espulsione di Rosi. Ma quando tutto lasciava presagire al peggio, gli emiliani hanno uno scatto d'orgoglio. Mirante riesce a respingere la conclusione dagli 11 metri di Jovetic e poco dopo il Parma pareggia. Toni smanaccia goffamente un pallone in area e altro calcio di rigore. Questa volta però Valdes non sbaglia e sancisce l’1-1 finale.
Montella avrà di che riflettere. La sua Fiorentina poteva raccogliere la terza vittoria di questo campionato, invece torna a casa con un solo punto che sa tanto di occasione sprecata per una squadra che, con qualche amnesia in meno, avrebbe tutte le carte in regola per trasformarsi nella grande rivelazione della stagione.