Milan, bivio Allegri a Udine: "L'importante è osare..."

Calcio
Alta la posta in gioco a Udine per Allegri
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Cambiare, perché no? Oggi contro l'Udinese dovrebbe spuntarla Emanuelson: trequartista, o esterno con El Shaarawy ai fianchi di Pazzini. Aspettando i rientri di Pato e Robinho, e in attesa che qualcuno sveli il mistero Bojan

Il logo del Milan è cucito al contrario sulla polo di Allegri. Vorrà per caso ribaltare anche la squadra? "Io non sono qui a fossilizzarmi su un sistema di gioco... Il sistema di gioco non cambia, però bisogna osare". Osare. Come gli ha suggerito il maestro Galeone. Avere coraggio. Giocare all'attacco. Cambiare, perché no?

E allora la prossima vittima rischia di essere Boateng. Il trequartista atipico, inventato da lui, bravo a inserirsi in area più che a ricamare assist, funzionava con Ibra, che svariava su tutto il fronte d'attacco, offrendo sponde ai centrocampisti che si buttavano verso la porta… Ma oggi, è tutto diverso. Allegri: "Sarà banale, ma l'arrivo di Pazzini a 3 giorni dalla fine del mercato sicuramente ha cambiato anche il modo di giocare. Siamo stati due anni a giocare senza una punta e Pazzini è un giocatore che va sfruttato per le sue caratteristiche".

Col gioco di Ibra, l'area andava riempita in continuazione con gli inserimenti dello stesso Boateng e di Nocerino, che così, grazie allo svedese, trovavano facilmente il gol. Con Pazzini c'è già l'uomo in area. E lì bisogna arrivarci con la palla, con un numero dieci vero, o con i cross degli esterni. Con un gioco nuovo insomma, che Allegri ha avuto poco tempo per organizzare (non a caso ha sottolineato che Pazzini, come Bojan e De Jong, sono arrivati negli ultimi giorni di mercato).

Osare, dunque. A Udine dovrebbe spuntarla Emanuelson: trequartista, o esterno con El Shaarawy ai fianchi di Pazzini. Aspettando i rientri di Pato e Robinho, e in attesa che qualcuno sveli il mistero Bojan, voluto proprio da Allegri e quasi mai utilizzato. Per raddrizzare questo Milan serve l'aiuto di tutti.