Stangata sul Cagliari, 3-0 a tavolino per la Roma

Calcio
Lo stadio Is Arenas a Quartu Sant' Elena
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E' il verdetto del giudice sportivo sulla gara non disputata dopo il rinvio deciso sabato notte dalla prefettura. Cagliari pronto alla controffensiva: "Abbiamo tre giorni a partire da oggi"

Vittoria per 0-3 a tavolino in favore della Roma. E' il verdetto del giudice sportivo sulla gara, non disputata dopo il rinvio deciso sabato notte dalla prefettura, fra Cagliari e Roma. La società giallorossa aveva presentato ricorso per ottenere la vittoria d'ufficio.

Il giudice sportivo critica duramente l'iniziativa di Cellino, definita una "riprorevole sollecitazione", con "il rischio concreto e attuale" che potesse tradursi "in iniziative ed atti rivolti a disattendere la prescrizione dello svolgimento della partita a porte chiuse", ingenerando nella tifoseria "reazioni emotive inconsulte ed irrazionali". Il giudice parla inoltre di "provocatoria iniziativa assunta dalla Soc. Cagliari" che "costituisce una palese violazione di cui all'art. 12, n. 2 CGS, che impone alle Società la rigorosa osservanza delle disposizioni emanate dalle pubbliche autorità in materia di pubblica sicurezza", una iniziativa che "ha costituito la causa diretta ed esclusiva dell'impedimento alla regolare effettuazione della gara".

Il Cagliari prepara il ricorso - Cagliari pronto alla controffensiva dopo lo 0-3 a tavolino per la Roma decretato dal giudice sportivo. "Stiamo studiando le carte - spiega l'avvocato del club Mattia Grassani -, ma l'ultima parola per il ricorso spetta al presidente. Abbiamo tre giorni a partire da oggi". La prima linea difensiva, precedente alla sentenza del giudice, l'aveva abbozzata la società nei comunicati di questa notte.

"Baldini non faccia l'avvoltoio" - "La società Cagliari comprende i principi del signor Baldini pur non condividendoli, perché chi spera di avvantaggiarsi delle disgrazie altrui non può essere contraddistinto come tale. Se così fosse, a quel tipo di uomo di principi, il suo più appropriato stemma sarebbe quello dell'avvoltoio". E' il nuovo, duro attacco sul sito del club rossoblù. Nel mirino c'è il direttore della Roma, Franco Baldini, che proprio ieri mattina aveva ufficializzato la decisione della società giallorossa di chiedere la vittoria a tavolino per la gara, quella tra il Cagliari e la squadra di Zeman, rinviata a seguito della decisione del prefetto. "Nonostante questa presa di posizione di Baldini - ha spiegato la società - sappiamo che non rappresenta lo spirito dei romanisti, ai quali rimarremo sempre amici, in considerazione dei bei trascorsi e della lealtà che nel passato la nostra squadra ha avuto modo di apprezzare".

Il Cagliari: ma quale 0-3 a tavolino - Partita rinviata dal prefetto e quindi "nessun pronunciamento può essere adottato dal giudice sportivo" per una partita eliminata dal calendario. E' la tesi sostenuta dal Cagliari calcio in una nota apparsa durante la notte sul suo sito internet. Il club rossoblù rigetta insomma la possibilità che il rinvio a data da destinarsi di Cagliari-Roma possa portare allo 0-3 a tavolino. "Stupisce che il presidente della Lega non conosca i limiti  del suo ruolo e con dichiarazioni del tutto fuori luogo detti i tempi, anticipi e si sostituisca al giudice sportivo che è organo terzo  rispetto alla Lega. Confidiamo, quindi, che il dottor Tosel, contrariamente ad altri, nella sua inviolabile autonomia, comprenda quanto appare di solare evidenza: ovvero che Cagliari-Roma è stata rinviata a data da destinarsi dall'autorità prefettizia e quindi cancellata dal programma delle gare della quarta giornata del campionato di serie A".

Beretta: la Lega ha fatto il possibile
- Ma parla anche il presidente della Lega calcio, Maurizio Beretta: "La Lega Calcio ha fatto tutto il possibile. La giustizia sportiva, come è giusto che sia, non dipende dalla Lega, fa il suo mestiere, ci sono professionisti consolidati che faranno il loro lavoro. Non è mestiere della Lega e mio, di entrare in valutazioni importanti e delicate che vanno lasciate a chi ne ha la titolarità e l'esperienza". Così Beretta a Sky  Sport24 sulla possibilità che il giudice sportivo decida oggi per lo 0-3 a tavolino su Cagliari-Roma.

"Allo stato degli atti - ha spiegato ancora Beretta - lo stadio di riferimento per il Cagliari è quello di Trieste. A Cagliari i lavori sono andati avanti, il terreno di gioco è agevole, ma c'è il problema spalti. Quindi, d'accordo con l'Osservatorio, su richiesta del Cagliari, abbiamo trovato il modo di non andare a Trieste. E dopo aver fatto verifiche, e c'è un documento formale in tal senso, abbiamo visto che si poteva giocare a porte chiuse".

"Ma ora la legge sugli stadi" - "Gli stadi sono importanti per le società, i tifosi e per colmare il gap con il calcio degli altri paesi europei". Il presidente Beretta chiede dunque di approvare subito la normativa sugli stadi. "Penso che della vicenda di ieri si sia parlato abbastanza, ho trovato nel prefetto di Cagliari, oltre che nell'Osservatorio, dei soggetti di grande responsabilità, ho visto un grande desiderio di collaborazione e questo servirà nei prossimi giorni. Si discute ancora se approvare o non approvare la legge sugli stadi, si parla di modifiche e io vorrei fare l'ennesimo appello: fate presto, la legge farà fare un salto di qualità, non perdiamoci in piccoli veti, partiamo da questa norma. Su questa legge abbiamo letto tante inesattezze, cattiverie, ma questa legge non costerà un euro al contribuente italiano".

Il Codacons: sarà class action - "E' un episodio gravissimo, oggi lanciamo una class action contro il club cagliaritano a tutela dei tifosi". A Radio Anch'io lo sport il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ribadisce l'intenzione di denunciare il patron del Cagliari, Massimo Cellino che con l'invito allo stadio dei tifosi, nonostante le porte chiuse, ha portato al rinvio della partita. "E' stato già presentato l'esposto contro il presidente Cellino. Questi presidenti dovrebbero essere puniti severamente - sottolinea Rienzi -. Così i tifosi sono carne da macello nel mondo del calcio, chi ha pagato i biglietti deve e può far causa".

"Un'altra picconata al nostro sistema" e all'estero avranno sorriso sentendo che una partita non si è giocata per questo motivo". E' il pensiero di Delio Rossi su quanto è avvenuto ieri con il rinvio di Cagliari-Roma. "Questo è in linea con ciò che si è visto ultimamente - afferma l'ex tecnico di Lazio, Palermo e Fiorentina a Sky - abbiamo gli stadi più vecchi del mondo, siamo rimasti a Italia 90. Poi vai a vedere che la Juve non perde in casa da 43 partite da quando ha il nuovo stadio, fa introiti e c'è sempre il tutto esaurito. Mi metto nei panni dei tifosi cagliaritani, che o vivono questa situazione o devono andare a Trieste e questo non è giusto".