Disastro giallorosso, la furia della Juve schiaccia la Roma
CalcioIl secondo anticipo della sesta giornata di Serie A non ha storia. Pirlo, Vidal e Matri chiudono la pratica in 19'. Di Osvaldo su rigore e Giovinco le reti del definitivo 4-1. Fischi e cori ironici per Zeman
JUVENTUS-ROMA 4-1
11' Pirlo (J), 16' rig. Vidal (J), 19' Matri (J), 68' rig Osvaldo (R), 90' Giovinco (J)
Guarda la cronaca dei match
LE PAGELLE
Juventus-Roma doveva essere la partita della sesta giornata. Doveva, appunto. Perché la partita non c’è mai stata. O meglio, la partita l’ha giocata solo la Juventus che ha dominato in lungo e largo un avversario mai all’altezza e apparso per lunghi tratti spaesato e in completa balia dei bianconeri. I giallorossi hanno mostrato tutte le loro debolezze, soprattutto in difesa. Tre gol, due traverse e tutta la difesa giallorossa ammonita in 35 minuti rispecchiano appieno il paradosso zemaniano.
Il tanto atteso anticipo dello Juventus Stadium finisce 4-1. Pirlo, Vidal e Matri chiudono la pratica giallorossa in soli 19’. E il risultato poteva essere ben più pesante e rotondo. I bianconeri hanno sfiorato la quarta rete in almeno cinque circostanze. La rete della bandiera di Osvaldo su rigore al 68’ serve a poco o nulla. Perché la Roma non c’è, nonostante la verve messa in campo da Florenzi e dai subentranti Marquinhos e Destro. Al 90' poi arriva anche la rete del definitivo 4-1 di Giovinco.
Peggior ritorno a Torino per Zeman non poteva esserci. Dallo Juventus Stadium il tecnico boemo esce fischiatissimo, sconfitto sul campo e nell’orgoglio: la sua Roma non va. Dall’altra parte invece, la Juve ribadisce ancora una volta la sua solidità, neppure scalfita dalla non bellissima prestazione di Firenze di martedì scorso. Gli uomini dello squalificato Conte giocano e vincono con una facilità disarmante. Il Napoli è avvisato, a Marassi dovrà vincere se vorrà riagganciare in vetta alla classifica i bianconeri, ora a quota 16 punti.
11' Pirlo (J), 16' rig. Vidal (J), 19' Matri (J), 68' rig Osvaldo (R), 90' Giovinco (J)
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Juventus-Roma doveva essere la partita della sesta giornata. Doveva, appunto. Perché la partita non c’è mai stata. O meglio, la partita l’ha giocata solo la Juventus che ha dominato in lungo e largo un avversario mai all’altezza e apparso per lunghi tratti spaesato e in completa balia dei bianconeri. I giallorossi hanno mostrato tutte le loro debolezze, soprattutto in difesa. Tre gol, due traverse e tutta la difesa giallorossa ammonita in 35 minuti rispecchiano appieno il paradosso zemaniano.
Il tanto atteso anticipo dello Juventus Stadium finisce 4-1. Pirlo, Vidal e Matri chiudono la pratica giallorossa in soli 19’. E il risultato poteva essere ben più pesante e rotondo. I bianconeri hanno sfiorato la quarta rete in almeno cinque circostanze. La rete della bandiera di Osvaldo su rigore al 68’ serve a poco o nulla. Perché la Roma non c’è, nonostante la verve messa in campo da Florenzi e dai subentranti Marquinhos e Destro. Al 90' poi arriva anche la rete del definitivo 4-1 di Giovinco.
Peggior ritorno a Torino per Zeman non poteva esserci. Dallo Juventus Stadium il tecnico boemo esce fischiatissimo, sconfitto sul campo e nell’orgoglio: la sua Roma non va. Dall’altra parte invece, la Juve ribadisce ancora una volta la sua solidità, neppure scalfita dalla non bellissima prestazione di Firenze di martedì scorso. Gli uomini dello squalificato Conte giocano e vincono con una facilità disarmante. Il Napoli è avvisato, a Marassi dovrà vincere se vorrà riagganciare in vetta alla classifica i bianconeri, ora a quota 16 punti.