Un altro gol del Faraone (a quota 4 in campionato), ma i rossoneri non vanno oltre l'1-1. Pareggia Galloppa su punizione, e il miglior Milan della stagione si deve accontentare della buona prestazione
PARMA-MILAN 1-1
5' st El Shaarawy, 21' st Galloppa
Guarda la cronaca dei match
LE PAGELLE
Dopo il sorriso infrasettimanale, il Milan non riesce a concedersi un weekend sereno.
A Parma arriva un pareggio (1-1) che dimostra che la crisi di inizio campionato non è stata ancora superata, nonostante al Tardini si siano visti sprazzi di buon gioco.
La nota più positiva viene da El Shaarawy, al quarto gol stagionale e ormai una certezza in attacco, a prescindere dal modulo. Tridente o "fantasia", per lui Allegri dovrà trovare un posto, per mantenere saldo il suo. Faraone a parte, infatti, nel Milan non segna nessun altro. Pazzini ebbe la sua giornata di gloria con la tripletta di Bologna e lì è rimasto, gli altri attaccanti non pungono, Boateng non è più il trequartista goleador della prima stagione, i centrocampisti senza Ibrahimovic non trovano più gli spazi per inserirsi, con la conseguenza che anche Nocerino è tornato a fare il mediano e basta.
Allegri cerca quindi di creare spazi in avanti lanciando il tridente: sì alla freschezza e alla rapidità di Bojan ed El Shaarawy, supportati da Boateng, bocciata la fisicità di Pazzini. Muscoli che non mancano in mediana, dove il terzetto Ambrosini-De Jong-Nocerino ha il compito di fare da diga, proteggendo la difesa in cui Zapata torna al centro, accanto a Yepes.
Sulla panchina avversaria, la bandiera rossonera Donadoni - a cui Galliani sta sicuramente rivolgendo qualche pensierino in ottica futura - punta sul tandem Pabon-Amauri e sulle sgroppate degli esterni, Gobbi e Rosi.
Primo tempo praticamente privo di emozioni, ad eccezione della fiammata di El Shaarawy, un'irresistibile discesa sulla fascia sinistra (tre avversari letteralmente saltati con il pallone incollato al piede, uno dopo l'altro) che avrebbe meritato miglior conclusione rispetto all'incerto passaggio a centro area con cui il Faraoncino cerca un compagno di squadra a rimorchio. Ci provano anche Bojan e Ninis, dalla lunga distanza, ma senza centrare lo specchio della porta.
Il ritmo si alza fin dalle prime battute della ripresa e al 5' si rivede addirittura la tipica esultanza di Galliani. Il Milan riparte con un contropiede rapidissimo innescato da De Jong, gestito da Bojan e finalizzato da El Shaarawy, che brucia sullo scatto Zaccardo prima di trafiggere Mirante in diagonale. Per l'attaccante rossonero, terza partita di fila in gol (4 reti in totale) e una seria candidatura ad anima di questo nuovo Milan "giovane".
Passa un minuto ed è Bojan a ispirare: il suo pallone tagliato sorprende la difesa del Parma e trova Boateng solo a centro area, ma il ghanese sbaglia la girata di testa. Gli risponde Gobbi, divorandosi il pareggio con un'occasione altrettanto invitante sciupata malamente a due passi da Abbiati.
Il pari arriva al 21' su calcio piazzato, con una rasoiata di Galloppa leggermente deviata dalla barriera rossonera. Per il Parma è un punto da difendere, specie quando ci provano anche Montolivo (sventola dalla distanza, su punizione) e ancora El Shaarawy; per il Milan un punticino carico di rammarico, nonostante all'orizzonte si inizi a vedere il sereno.
5' st El Shaarawy, 21' st Galloppa
Guarda la cronaca dei match
LE PAGELLE
Dopo il sorriso infrasettimanale, il Milan non riesce a concedersi un weekend sereno.
A Parma arriva un pareggio (1-1) che dimostra che la crisi di inizio campionato non è stata ancora superata, nonostante al Tardini si siano visti sprazzi di buon gioco.
La nota più positiva viene da El Shaarawy, al quarto gol stagionale e ormai una certezza in attacco, a prescindere dal modulo. Tridente o "fantasia", per lui Allegri dovrà trovare un posto, per mantenere saldo il suo. Faraone a parte, infatti, nel Milan non segna nessun altro. Pazzini ebbe la sua giornata di gloria con la tripletta di Bologna e lì è rimasto, gli altri attaccanti non pungono, Boateng non è più il trequartista goleador della prima stagione, i centrocampisti senza Ibrahimovic non trovano più gli spazi per inserirsi, con la conseguenza che anche Nocerino è tornato a fare il mediano e basta.
Allegri cerca quindi di creare spazi in avanti lanciando il tridente: sì alla freschezza e alla rapidità di Bojan ed El Shaarawy, supportati da Boateng, bocciata la fisicità di Pazzini. Muscoli che non mancano in mediana, dove il terzetto Ambrosini-De Jong-Nocerino ha il compito di fare da diga, proteggendo la difesa in cui Zapata torna al centro, accanto a Yepes.
Sulla panchina avversaria, la bandiera rossonera Donadoni - a cui Galliani sta sicuramente rivolgendo qualche pensierino in ottica futura - punta sul tandem Pabon-Amauri e sulle sgroppate degli esterni, Gobbi e Rosi.
Primo tempo praticamente privo di emozioni, ad eccezione della fiammata di El Shaarawy, un'irresistibile discesa sulla fascia sinistra (tre avversari letteralmente saltati con il pallone incollato al piede, uno dopo l'altro) che avrebbe meritato miglior conclusione rispetto all'incerto passaggio a centro area con cui il Faraoncino cerca un compagno di squadra a rimorchio. Ci provano anche Bojan e Ninis, dalla lunga distanza, ma senza centrare lo specchio della porta.
Il ritmo si alza fin dalle prime battute della ripresa e al 5' si rivede addirittura la tipica esultanza di Galliani. Il Milan riparte con un contropiede rapidissimo innescato da De Jong, gestito da Bojan e finalizzato da El Shaarawy, che brucia sullo scatto Zaccardo prima di trafiggere Mirante in diagonale. Per l'attaccante rossonero, terza partita di fila in gol (4 reti in totale) e una seria candidatura ad anima di questo nuovo Milan "giovane".
Passa un minuto ed è Bojan a ispirare: il suo pallone tagliato sorprende la difesa del Parma e trova Boateng solo a centro area, ma il ghanese sbaglia la girata di testa. Gli risponde Gobbi, divorandosi il pareggio con un'occasione altrettanto invitante sciupata malamente a due passi da Abbiati.
Il pari arriva al 21' su calcio piazzato, con una rasoiata di Galloppa leggermente deviata dalla barriera rossonera. Per il Parma è un punto da difendere, specie quando ci provano anche Montolivo (sventola dalla distanza, su punizione) e ancora El Shaarawy; per il Milan un punticino carico di rammarico, nonostante all'orizzonte si inizi a vedere il sereno.