Formazione che vince (o perde), comunque si cambia

Calcio
Bojan Krkic, finalmente è arrivato il suo turno da titolare al Milan (Getty)
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Sarà per il turnover che gli impegni ravvicinati impongono, sarà per trovare l'assetto giusto, la costante di queste prime cinque giornate di campionato è il cambiamento. Al Milan è il turno di Bojan, nella Juve ritorna Pirlo, Zeman punta su Osvaldo

Formazione che perde si cambia. Ma cambia ormai anche la formazione che vince. Un po' come da qualche mese succede nel nostro cambio che ha cambiato riferimenti e orientamenti. La crisi economica ha imposto riflessione, cessioni e cambiamento. Ed allora via alle rivoluzioni societarie e tecniche. A lunga e a breve scadenza. Il Milan giocherà alle ore 18. Il Milan (reduce dalla vittoria contro il Cagliari) continua nonostante tutto a cambiare. Fuori Pazzini e dentro Bojan in vantaggio su Niang. E poi nuovamente titolare anche Boateng.

Continua a non perdere ma non cambia la Juve: dentro De Ceglie, Matri e anche Pirlo. Non vince invece e forse per questo cambia la Roma, che rinuncia a Piris e Destro per Taddei e Osvaldo. Cambiano gli uomini ma non i numeri nell'inter di Strama: dentro Cassano e Gargano, fuori Sneijder (infortunato) e Perreira.

Poi le rivoluzioni di Palermo che in 10 giorni ha stravolto tutto, dalla panchina al campo, passando per i vertici societari, della Lazio che rinuncia a Hernanes per Onazi ed Ederson, e della Samp che (imbattuta) non potrà schierare Maxi Lopez, Pozzi e Maresca. Proverà nbonostante tutto a sorprendere il Napoli che il cambio vero (l'unico) lo ha fatto la scorsa estate: dal 3-4-3 con Lavezzi, al 3-4-1-2 con Lavezzi al Psg e Hamsik dietro Pandev e Cavani. 5 vittorie e un pari. Testa della classifica e in piena corsa scudetto. Ecco il cambiamento, quello vero, che quest'anno si aspettano a Napoli.