Milan-Inter, Milito & Bonera una premiata coppia in 3D

Calcio
S.Siro si prepara alla serata di gala di domenica 7 ottobre
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I due campioni si preparano al derby con un'intervista a tre dimensioni, raccontando a Sky 3D timori e speranze in vista del match di domenica. Milito: "I derby? Sono tutti belli. Soprattutto quando si vincono". GUARDA I VIDEO

Diego Milito e Daniele Bonera in esclusiva ai microfoni di Sky 3D: in vista del derby Milan-Inter che domenica 7 ottobre andrà in onda in 3 dimensioni su Sky 3D (canale 209, realizzato in collaborazione con Samsung Smart TV), parlano i due campioni di Inter e Milan.

QUI INTER: DIEGO MILITO

Il derby che senti essere stato quello più importante?
I derby sono tutti belli, soprattutto quando si vincono. Li ricordo bene tutti, magari il primo, quello che abbiamo vinto quattro a zero nel 2010. È stata una partita, secondo me, giocata benissimo da parte nostra. Questa è stata magari la partita che ricordo con tanto affetto perché era il mio primo derby ufficiale e abbiamo fatto una grandissima partita.
Stramaccioni lo scorso anno preparò molto bene il derby. Quale fu il segreto di quella vittoria?
Ricordo una settimana serena. Lui è molto bravo a preparare le partite e noi siamo arrivati tranquilli al derby, sapendo che dovevamo vincere per forza per poter lottare ancora per la Champions, che poi non è arrivata. Abbiamo preparato molto bene la partita, il Milan si giocava anche il campionato. La ricordo come una bella partita.
Cassano secondo te come lo vivrà? Ne avete parlato?
Non ne abbiamo ancora parlato, ma sicuramente sarà per lui una partita speciale dopo quello che ha vissuto al Milan. Sicuramente può essere un uomo chiave per noi per il derby, perché stiamo parlando di un grandissimo attaccante e di un grandissimo giocatore che può fare la differenza in qualsiasi momento.
Timori particolari nell’affrontare un ex compagno di squadra come Pazzini?
Timore no, ovviamente rispetto. Conosciamo benissimo il “Pazzo”, è stato con noi quasi due anni, conosciamo il suo valore e quello che può fare dentro il campo. Un grandissimo attaccante cui dobbiamo stare attenti perché può farti male in qualsiasi momento.
Glielo manderai un messaggio per dirgli di stare un po’ tranquillo?
Sicuramente parleremo prima della partita e io gli auguro tutto il meglio possibile, dopo il derby ovviamente.
Che sensazione avete sulla forza dell’Inter e quello che la squadra può dire nel derby e in questo campionato?
Sicuramente è presto per dirlo perché siamo una squadra in fase di costruzione. Sono arrivati tanti giocatori nuovi, quindi parlare di Scudetto mi sembra un po’ presto, bisogna vedere più avanti. Ovviamente l’Inter è obbligata a lottare.
Temete più Juve o Napoli?
Noi rispettiamo tutti. Stiamo parlando di due grandissime squadre che lo stanno dimostrando e lo hanno dimostrato negli anni passati. Rispettiamo loro, ma rispettiamo la Lazio e la Roma. Sono squadre che sicuramente lotteranno insieme a noi e insieme al Milan fino alla fine.
Adesso, per l’età e per l’esperienza, sei veramente al centro del progetto Inter. Te lo aspettavi che un allenatore come Stramaccioni ti facesse sentire così importante per la sua idea di calcio?
È ovviamente motivo di orgoglio che, sia il mister, sia la società, continuino a puntare su di me a trentatré anni. Sicuramente sono da ringraziare e io devo dimostrare di essere all’altezza ogni giorno in allenamento e ogni domenica in campo.
Se fai gol e decidi il derby hai già una dedica particolare?
No, mi piacerebbe tantissimo ovviamente vincere il derby. È una cosa unica vincere il derby, soprattutto per i tifosi, per quello che significa. La cosa principale è vincere, poi se segno molto meglio, ma la cosa più importante sono i tre punti.

QUI MILAN: DANIELE BONERA

In sei anni di Milan hai già vissuto tanti derby. Questo, tra due squadre che sembrano essersi un po’ ridimensionate, che sapore ha?
Sarà un derby un po’ particolare. A livello di squadra abbiamo fatto qualche risultato positivo, però sicuramente dovremo migliorare. Secondo me, arriviamo a questa partita meglio rispetto alle prime di campionato, però, come si dice sempre, il derby è una partita veramente a sé. È difficile anche fare un pronostico.
E poi ha forse un po’ il sapore di rivincita rispetto all’anno scorso, in quella serata un po’ da incubo, con la sconfitta 4-2 e la Juve che festeggiava lo scudetto.
Sì, però quella è acqua passata, dobbiamo sicuramente guardare avanti. Sappiamo che comunque l’Inter è una grande squadra, come del resto lo siamo noi, quindi è una partita aperta, cercheremo di dare il meglio.
Al di là di quello che dice la classifica, secondo te qual è la squadra più forte?
L’importante è sentirsi forti, adesso non so dirti qual è la squadra più forte.
Vi sentite alla pari dell’Inter, credete di avere qualcosa in più o in meno?
Quello lo dirà il campo, è chiaro che il fatto di sentirsi forti penso sia un punto di partenza. Ognuno di noi si deve sentire forte, poi il campo deciderà.
Dopo un’estate così, in prima pagina è ovvio che ci finiscano Cassano e Pazzini: chi ha fatto l’affare?
Non è questione di affare, è questione di “avere accontentato” due giocatori che in quel momento non avevano più, per una serie di motivi, degli stimoli e potevano dare qualcosa alla squadra di appartenenza. Quindi, ben vengano questi scambi, si sono fatti dei ragionamenti per far sì che questi giocatori tornassero ad essere felici e soprattutto a rendere importanti le squadre in cui sono andati.
Cassano è meglio averlo da avversario o in squadra?
Cassano è un giocatore importante, però nel momento in cui uno non è contento di restare in un club, per una serie di motivi, penso che sia importante accontentarlo. E così è stato.
Chi ti fa più paura dell’Inter?
In questo momento devo dire che hanno magari meno individualità, però sono un collettivo importante. Adesso cerchiamo di capire di che entità è l’infortunio di Sneijder perché lui è il vero fuoriclasse.
Chi può essere l’uomo derby per il Milan?
Avendo un po’ ridimensionato quelli che sono i singoli, penso che oggi più che mai possa esserlo il gruppo, penso che non ci sia un’individualità che vada al di sopra di tutti.
L’osservato speciale sarà Milito: hai pensato a come marcarlo?
È talmente bravo che a volte cerchi di capire quali sono i movimenti, però anche riguardando i video, si capisce che è un grande bomber, si muove benissimo. Ci ha fatto spesso male, quindi sarà importante tutta la fase difensiva.
Te la immagini la sfida in 3D: Bonera che marca Milito?
Me la immagino, perché con l’avvento del 3D sicuramente sarà un grande spettacolo anche da casa.
È anche una sfida in panchina: come descriveresti e paragoneresti Allegri e Stramaccioni?
Hanno dalla loro la voglia di imporsi in un calcio importante. Stramaccioni è arrivato dal settore giovanile, quindi sta facendo un’esperienza che fino a qualche mese fa gli sembrava una cosa impensabile. Allegri ha già avuto un’esperienza in Serie A, con il Cagliari, importante, poi è arrivato qui e ha vinto lo scudetto, un secondo posto, una SuperCoppa. Sono giovani, però da un certo punto di vista penso che Allegri sia un po’ più maturo.
Come ti aspetti San Siro? Vuoi mandare un messaggio ai tuoi tifosi?
Il derby è sicuramente una partita bella, affascinante. Il messaggio che posso mandare ai nostri tifosi è quello di starci vicino, di far pesare il fatto che giochiamo in casa.
Un pronostico.
Il pronostico è difficile. Ci auguriamo che possa finire con una bella vittoria, però è veramente complicato.

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