Dall'Avvocato (Strama) a Zlatan: l'alfabeto del derby

Calcio
Paolo Maldini e Javier Zanetti sono i due recordman di presenze nel derby milanese
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La storia di Milan-Inter raccontata come un dizionario della stracittadina. Dalla prima sfida del 1908 (nella "Coppa Chiasso") alle prugne secche "elisir" di Nagatomo, passando per le canzoni di Celentano e le battute folgoranti di Ugo Tognazzi

di Alfredo Corallo
e Roberto Brambilla

Dal primo Milan-Inter, giocato nel 1908, ai campioni - e bidoni - che hanno reso grande la stracittadina milanese. Ecco l'alfabeto del derby da sfogliare come un dizionario: dalla A di Avvocato (Stramaccioni) alla Z di Zlatan (Ibrahimovic), saltando dal Giuda interista (Leonardo) all'Umeboshi di Nagatomo (le sue adorate prugne salate).   

Avvocato -
Andrea Stramaccioni ha veramente una laurea in Legge (Peppino Prisco ne sarebbe stato orgoglioso!), ora il giovane principe del foro interista arringa sui campi di calcio. E sembrerebbe orientato verso una strategia difensiva... a 3.

Boston Celtics - La vera, grande passione di Massimo Ambrosini: il basket. Ma domenica sera il capitano del Milan dovrà rinunciare alla super sfida del Forum di Assago tra l'Olimpia di Sergio Scariolo e il team più titolato dell'Nba. Rivedrà la registrazione, non ditegli il risultato, please...

Coppa Chiasso - Il primo derby in assoluto si giocò nel 1908 in Canton Ticino: vinsero i rossoneri 2 a 1. Secondo le fonti svizzere dell'epoca le reti milaniste sarebbero state siglate da Lana e Forlano, con Peyer a siglare il momentaneo pareggio interista.

Dente avvelenato - Quello di Joe Jordan, scozzese detto "Lo squalo" (rugbista mancato, era sprovvisto degli incisivi superiori) dopo aver segnato il gol del  2-1 per il Milan, nel 1981, ma che non bastò per vincere (finì 2-2, ci pensò lo "Zio" Bergomi a chiudergli la bocca).

Eravamo in 100.000 - "Se non sbaglio lei ha visto Inter-Milan con me, ma come fa a non ricordar! Noi eravamo in centomila...". Adriano Celentano ne farà anche una canzone della stracittadina, ma la ragazza era troppo presa da Rivera per notarlo...

F di... - Fratelli Baresi, Fenomeno, Faraone, FantAntonio, Fico (nel senso di Raffaella) e gran Finale con il "Fiuma-fiuma" Balotelli.

Giuda interista - Indimenticabile lo striscione chilometrico nel derby-scudetto 2011 che i tifosi del Milan dedicarono all'allora allenatore interista Leonardo, reo di averli traditi con l'attraccaggio sull'altra sponda del Naviglio.

Hateley - Poi ribattezzato "Attila" dal film con Abatantuono, lo spilungone inglese passò agli almanacchi solo per l'incornata che nel 1984 regalò il derby al Diavolo, quando saltò mezzo metro sopra l'ex Collovati.

Invisibili - Come i tifosi rossoneri nell'ultima partita contro il Cagliari: solo 28.005, record negativo dell'era Berlusconi.

Lacrime (e sangue) -
Appunto. Il crollo di biglietti e abbonamenti nasce proprio dalla "manovra Monti" applicata anche dalla società di via Turati: sacrificati i top player Ibra e Thiago Silva, stop agli stipendi d'oro per gli ex senatori a vita Nesta, Seedorf, Gattuso e Inzaghi.

Muratore, poi il trattore - Calce e cazzuola a mezzo servizio per "El tractor" Javier Zanetti da dilettante del Talleres. E' in cantiere che ha posto le fondamenta delle sue colonne di cemento armato.

Nove - Se l'Inter vuole far suo il match non può prescindere da Walter Samuel. Il "muro" argentino detiene infatti un record: ha vinto tutti e nove i derby che ha disputato.

Oba Oba - Il 13 maggio 2003 il folletto nigeriano Martins illuse la tifoseria nerazzurra pareggiando il gol di Andrij Shevchenko nella semifinale di ritorno di Champions (all'andata era terminata 0-0). Il successivo miracolo di Sant'Abbiati su Kallon qualificò i rossoneri (per il gol in "trasferta") alla finale di Manchester dove s'imposero sulla Juventus ai rigori.

Parole, parole, parole -
Superando la concorrenza di Antonio Banderas, nel 2007 capitan Zanetti fu scelto dalla cremonese e interistissima Mina per cantare in coppia il remake spagnolo della canzone. Un giorno potrà raccontarlo ai nipotini!

Quaresma - Il "Trivela", imbattibile per rapporto qualità-prezzo (24 presenze e mezzo gol per 25 milioni) è senza dubbio il “Re dei bidoni" passati dal Meazza nell'ultimo ventennio. Il portoghese è stato un "pacco regalo" imposto dalla Spa Mendes-Mourinho.

Rivoluzione - Se a Milanello manca un'intera squadra, in corso Vittorio Emanuele del "triplete" non è rimasto granché. Il presidente Moratti sceglie Strama e rinuncia ai tradizionali colpi estivi milionari. Se non è rivoluzione questa...

Sintetica - Come l'erba di San Siro, che ha fatto tanto discutere in estate. Additata, la verde"iettatrice", a responsabile del record negativo delle due milanesi d'inizio stagione con otto partite senza vittorie in casa (coppe comprese).

Tognazzi docet - Il grande Ugo, cuore rossonero che, alla domanda di un cronista ("Farebbe mai l'amore con una tifosa dell'Inter?) replicò: "L'importante è che tifi per me sotto le coperte, allo stadio, poi, faccia quello che vuole".

Umeboshi - Il tipico condimento giapponese a base di prugne salate, pietanza prediletta dal samurai della Pinetina Yuto Nagatomo. Svelato così il segreto della sua incontenibile resistenza.

"Vuoi il mio posto?" - E' la piccante provocazione del fumantino tecnico Allegri che avrebbe innescato "Il guerra e pace show" gentilmente offerto dagli amiconi Max & Pippo qualche settimana fa alla platea di Allievi (nazionali) del "Teatro Vismara".

Zlatan... forever - Al contrario di Batman e di quel famoso diamante della pubblicità lo svedesone proprio non lo è, per sempre. Il derby, quello sì.