Prima Giorgi, poi Borriello: pari e patta in Genoa-Palermo
CalcioSi è chiuso sull'1-1 l'anticipo serale della 7.a giornata tra rossoblù e rosanero. Applausi del pubblico del Ferraris per Gasperini, dal 2004 al 2010 alla guida del Grifone. Meglio i siciliani sul piano del gioco, liguri mai domi
GENOA-PALERMO 1-1
14' Giorgi (P), 52' Borriello (G)
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
Si è chiuso con un pareggio l'anticipo serale della 7.a giornata di Serie A tra Genoa e Palermo. Partita intensa nel primo tempo e sempre in bilico nella ripresa, quando la stanchezza ha avuto il sopravvento e concesso agli attaccanti molti spazi per colpire.
L'accoglienza per Gasp - Nessun fischio per Gasperini, hanno prevalso le emozioni ed il buon senso. All'ingresso sul terreno di gioco del Ferraris, l'ex tecnico rossoblù, oggi sulla panca siciliana, ha raccolto gli applausi e i cori del pubblico di casa, che evidentemente non ha dimenticato le 4 stagioni, dal 2006 al 2010, che lo hanno visto al comando dei liguri.
Il Palermo gira, il Genoa un po' meno - Strano il calcio: mentre il popolo genoano festeggia Gasp, quest'ultimo la festa rischia invece di farla al Grifone. Veloce circolazione di palla, uno-due tocchi al massimo e mediani molto alti. Questo è il Palermo che l'allenatore di Grugliasco, dopo le prime difficoltà dal suo sbarco in Sicilia, sta riuscendo costruire. Gasp urla, Gasp carica e dispensa indicazioni ai suoi; e il tutto si traduce attorno al quarto d'ora nella colpo di testa vincente di Giorgi. Le operazioni dei rosanero, però, nel primo tempo sono facilitate da un Genoa in chiaroscuro: pressa poco, confermando la statistica di squadra che fa meno possesso palla nella massima serie.
Solo Ciro non è Immobile - L'attaccante ex Pescara si danna l'anima nel tentativo di riprisinare subito la parità. Ha due ottime occasioni per pareggiare i conti, ma il portiere Ujkani si dimostra sempre concentrato e reattivo, come del resto tutto il Palermo. E Ilicic, poco prima del break, rischia anche di mettere anzitempo fine alla partita e al suo lungo digiuno.
Squadre lunghe - Meno tattica ma un po' più di spettacolo nella ripresa, quando viene meno il ritmo e aumenta la stanchezza. Le squadre si allungano e concedono più facilmente il fianco all'offensiva avversaria. Il calo lo avverte soprattutto il Palermo, che al 52' oppone poca resistenza nell'azione che porta al gol Borriello. Altro colpo di testa e altro pareggio per il Genoa, terzo in un filotto quattro risultati utili.
Il Palermo vince ai punti, ma questo non fa classifica. La creatura di Gasperini ha mostrato d'altra parte chiari segnali di crescita. E questo sì che conta, perché fa innanzitutto morale.
14' Giorgi (P), 52' Borriello (G)
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LE PAGELLE
Si è chiuso con un pareggio l'anticipo serale della 7.a giornata di Serie A tra Genoa e Palermo. Partita intensa nel primo tempo e sempre in bilico nella ripresa, quando la stanchezza ha avuto il sopravvento e concesso agli attaccanti molti spazi per colpire.
L'accoglienza per Gasp - Nessun fischio per Gasperini, hanno prevalso le emozioni ed il buon senso. All'ingresso sul terreno di gioco del Ferraris, l'ex tecnico rossoblù, oggi sulla panca siciliana, ha raccolto gli applausi e i cori del pubblico di casa, che evidentemente non ha dimenticato le 4 stagioni, dal 2006 al 2010, che lo hanno visto al comando dei liguri.
Il Palermo gira, il Genoa un po' meno - Strano il calcio: mentre il popolo genoano festeggia Gasp, quest'ultimo la festa rischia invece di farla al Grifone. Veloce circolazione di palla, uno-due tocchi al massimo e mediani molto alti. Questo è il Palermo che l'allenatore di Grugliasco, dopo le prime difficoltà dal suo sbarco in Sicilia, sta riuscendo costruire. Gasp urla, Gasp carica e dispensa indicazioni ai suoi; e il tutto si traduce attorno al quarto d'ora nella colpo di testa vincente di Giorgi. Le operazioni dei rosanero, però, nel primo tempo sono facilitate da un Genoa in chiaroscuro: pressa poco, confermando la statistica di squadra che fa meno possesso palla nella massima serie.
Solo Ciro non è Immobile - L'attaccante ex Pescara si danna l'anima nel tentativo di riprisinare subito la parità. Ha due ottime occasioni per pareggiare i conti, ma il portiere Ujkani si dimostra sempre concentrato e reattivo, come del resto tutto il Palermo. E Ilicic, poco prima del break, rischia anche di mettere anzitempo fine alla partita e al suo lungo digiuno.
Squadre lunghe - Meno tattica ma un po' più di spettacolo nella ripresa, quando viene meno il ritmo e aumenta la stanchezza. Le squadre si allungano e concedono più facilmente il fianco all'offensiva avversaria. Il calo lo avverte soprattutto il Palermo, che al 52' oppone poca resistenza nell'azione che porta al gol Borriello. Altro colpo di testa e altro pareggio per il Genoa, terzo in un filotto quattro risultati utili.
Il Palermo vince ai punti, ma questo non fa classifica. La creatura di Gasperini ha mostrato d'altra parte chiari segnali di crescita. E questo sì che conta, perché fa innanzitutto morale.