Napoli, atto di forza: batte l'Udinese e non molla la Juve
CalcioI gol di Hamsik e Pandev decidono il posticipo della 7.a giornata al San Paolo. Succede tutto nel primo tempo, con i friulani che riescono a pareggiare momentaneamente con Pinzi. La squadra di Mazzarri resta al comando con i campioni d'Italia
NAPOLI-UDINESE 2-1
30' Hamsik (N), 43' Pinzi (U), 46' Pandev (N)
Guarda la cronaca dei match
LE PAGELLE
Il Napoli non molla, niente mini-fuga per la Juventus. Gli azzurri battono l'Udinese nel posticipo della 7.a giornata e restano in testa alla classifica insieme ai campioni d'Italia.
Tatticamente - Senza Cannavaro squalificato, la difesa a tre del Napoli vede Gamberini nel ruolo centrale. Campagnaro a destra, Fernandez a sinistra. Centrocampo a quattro, mentre Hamsik si sistema come di consueto a ridosso delle punte Pandev e Cavani. Modulo speculare quello scelto da Guidolin per l'Udinese, con Pinzi chiamato a fare da raccordo tra mediana e attacco. Reparto, quest'ultimo, dove figurano dall'inizio Di Natale e Maicosuel. Per motivi diversi, i due erano finiti in panchina per incomprensioni con il tecnico.
La partita - Udinese piuttosto sfacciata in avvio, anche se l'occasione più ghiotta del primo tempo passa per la testa di Cavani. Buona la circolazione di palla dei friulani, con Di Natale inisdioso al 7', quando spaventa De Sanctis deviando un pallone a pochi passi dal portiere. La risposta immediata degli uomini di Mazzarri si traduce in un paio di tiri dalla distanza e nella fioca deviazione del Matador a una manciata di centimetri dalla linea di porta. Brkic blocca e ringrazia.
Il gol di Marechiaro e la risposta di Pinzi - La gara da qui subisce una svolta, arrivano i gol. Il Napoli ora ha la certezza che nella serata del San Paolo la difesa dell'Udinese è tutt'altro che blindata. La conferma alla mezz'ora: delizioso il colpo di tacco di Cavani per Maggio, buono il taglio successivo per Hamsik, preoccupante l'amnesia di Danilo che favorisce il tocco decisvo dello slovacco. Gol numero 62 con gli azzurri (quinta stagione) in 227 partite. Dopo un grossolano errore sotto porta di Pandev, viene applicata l'inesorabile legge non scritta del pallone e Pinzi pareggia i conti. Ma è solo lampo bianconero in una partita che la formazione di casa sembra voler vincere più dell'avversario. Pandev si riscatta poco prima del break, raddoppiando e dando così un senso a una prestazione fino a quel momento insufficiente. E' il gol che decide il confronto.
Napoli, le tradizioni contano - Il talento di Insigne (entrato nella ripresa al posto di Pandev) e Vargas non si discute. Sono perciò comprensibili le speranze di chi, il presidente De Laurentiis compreso, vorrebbe vederli più spesso in campo. D'altra parte, però, come biasimare le scelte di Mazzarri? L'allenatore toscano ha idee chiare e al momento vincenti: sei successi più un pareggio bastano e avanzano per restare al primo posto e confermarsi nel ruolo di anti-Juve.
Udinese in calo - Dopo due pareggi (contro Torino e Genoa), arriva una sconfitta, la terza in questo campionato (una sola vittoria, 2-1 sul Milan nella 4.a giornata). Difesa da registrare, centrocampo volenteroso, ma troppo pochi i riforimenti ad un attacco che continua ad avere in Di Natale l'unico punto di riferimento. Gli ingressi di Ranegie (al posto di Pinzi) e Barreto (al posto di Di Natale) non hanno cambiato le cose, nonostante la buona chance per Faraoni nel forcing finale. Forse manca un pizzico di serenità, come sembra confermare l'espulsione di Guidolin per proteste. C'è da lavorare a Udine, anche sul mercato.
30' Hamsik (N), 43' Pinzi (U), 46' Pandev (N)
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Il Napoli non molla, niente mini-fuga per la Juventus. Gli azzurri battono l'Udinese nel posticipo della 7.a giornata e restano in testa alla classifica insieme ai campioni d'Italia.
Tatticamente - Senza Cannavaro squalificato, la difesa a tre del Napoli vede Gamberini nel ruolo centrale. Campagnaro a destra, Fernandez a sinistra. Centrocampo a quattro, mentre Hamsik si sistema come di consueto a ridosso delle punte Pandev e Cavani. Modulo speculare quello scelto da Guidolin per l'Udinese, con Pinzi chiamato a fare da raccordo tra mediana e attacco. Reparto, quest'ultimo, dove figurano dall'inizio Di Natale e Maicosuel. Per motivi diversi, i due erano finiti in panchina per incomprensioni con il tecnico.
La partita - Udinese piuttosto sfacciata in avvio, anche se l'occasione più ghiotta del primo tempo passa per la testa di Cavani. Buona la circolazione di palla dei friulani, con Di Natale inisdioso al 7', quando spaventa De Sanctis deviando un pallone a pochi passi dal portiere. La risposta immediata degli uomini di Mazzarri si traduce in un paio di tiri dalla distanza e nella fioca deviazione del Matador a una manciata di centimetri dalla linea di porta. Brkic blocca e ringrazia.
Il gol di Marechiaro e la risposta di Pinzi - La gara da qui subisce una svolta, arrivano i gol. Il Napoli ora ha la certezza che nella serata del San Paolo la difesa dell'Udinese è tutt'altro che blindata. La conferma alla mezz'ora: delizioso il colpo di tacco di Cavani per Maggio, buono il taglio successivo per Hamsik, preoccupante l'amnesia di Danilo che favorisce il tocco decisvo dello slovacco. Gol numero 62 con gli azzurri (quinta stagione) in 227 partite. Dopo un grossolano errore sotto porta di Pandev, viene applicata l'inesorabile legge non scritta del pallone e Pinzi pareggia i conti. Ma è solo lampo bianconero in una partita che la formazione di casa sembra voler vincere più dell'avversario. Pandev si riscatta poco prima del break, raddoppiando e dando così un senso a una prestazione fino a quel momento insufficiente. E' il gol che decide il confronto.
Napoli, le tradizioni contano - Il talento di Insigne (entrato nella ripresa al posto di Pandev) e Vargas non si discute. Sono perciò comprensibili le speranze di chi, il presidente De Laurentiis compreso, vorrebbe vederli più spesso in campo. D'altra parte, però, come biasimare le scelte di Mazzarri? L'allenatore toscano ha idee chiare e al momento vincenti: sei successi più un pareggio bastano e avanzano per restare al primo posto e confermarsi nel ruolo di anti-Juve.
Udinese in calo - Dopo due pareggi (contro Torino e Genoa), arriva una sconfitta, la terza in questo campionato (una sola vittoria, 2-1 sul Milan nella 4.a giornata). Difesa da registrare, centrocampo volenteroso, ma troppo pochi i riforimenti ad un attacco che continua ad avere in Di Natale l'unico punto di riferimento. Gli ingressi di Ranegie (al posto di Pinzi) e Barreto (al posto di Di Natale) non hanno cambiato le cose, nonostante la buona chance per Faraoni nel forcing finale. Forse manca un pizzico di serenità, come sembra confermare l'espulsione di Guidolin per proteste. C'è da lavorare a Udine, anche sul mercato.