Milan, russi e sceicchi alla finestra. Sognando Pep

Calcio
Il Milan apre agli stranieri. Alle porte russi e sceicchi (Foto Getty)
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Un catalano, un russo e qualche arabo: tutti riuniti a Milanello, ma solo nelle intenzioni. Quelle di Berlusconi di avere Guardiola sulla panchina del Milan, e di aprire a finanziatori stranieri. Le due cose sembrano strettamente legate

di Vera Spadini

Un catalano, un russo e qualche arabo: tutti riuniti a Milanello, ma solo nelle intenzioni. Quelle di Berlusconi di avere Guardiola sulla panchina del Milan, e di aprire a finanziatori stranieri. Le due cose sembrano strettamente legate.

Secondo la stampa spagnola l'ex allenatore del Barcellona avrebbe risposto 'no grazie' ai rossoneri, salvo correzione dell'agente dello stesso Guardiola, Josè Maria Orobitg: per ora prosegue l'anno sabbatico dedicato alla famiglia, poi tutto è possibile. I contatti con il Milan ci sono. Cosi come ci sono i contatti con i ricchi investitori esteri. Già da un po'. A luglio, ad Arcore, Villa San Martino, avvenne l'incontro - segretissimo - tra Silvio Berlusconi e lo sceicco al Thani, primo ministro del Qatar e proprietario del Paris Saint-Germain. Lì venne ripresa e decisa l'operazione Thiago Silva e Ibra, doppio trasferimento milionario poi perfezionato da Galliani e Leonardo.

L'apertura verso i capitali stranieri, pubblicamente dichiarata dal presidente del Milan resta confermata. Ma non ci sono conferme da parte della famiglia Berlusconi circa operazioni realizzabili a breve termine. E' arrivata solo la smentita di Galliani, e indiscrezioni che escludono manovre concrete in atto. Anche perché si tratta di manovre complesse. Il Milan aspetta, la squadra cerca di non pensarci. Così come fa Allegri, che per un giorno ha affidato la squadra a Tassotti causa influenza. Per lui l'impresa che conta di più ora è quella romana, con la Lazio.