Mazzarri sfida la Juve: "Ma forse a fine anno mi fermo..."
Calcio"Possiamo mettere in difficoltà tutti", racconta il tecnico del Napoli su La Repubblica, aspettando il match di sabato (diretta Sky dalle 17). L'incontro sarà diretto da Damato, l'arbitro dell'ultimo successo azzurro a Torino
"Volevo una carriera migliore di quella da giocatore. E ho lottato per arrivare qui". Quindici anni di panchine e mai un esonero, Walter Mazzarri va giustamente orgoglioso del suo particolare record e, in un'intervista rilasciata a La Repubblica parla di se stesso e della grande sfida di sabato pomeriggio che vedrà il suo Napoli affrontare la Juventus a Torino. Sfida che sarà diretta da Antonio Damato, l'arbitro dell'ultima vittoria azzurra a Torino: il 2-3 del 2009, match giocato anche in quella circostanza alle 18. Mazzarri è concentrato sul presente, ma rivela: "vivo alla giornata, a volte sento e vedo delle cose che mi fanno venir voglia di smettere, mollare. Fermarmi a fine stagione? Possibile".
Nessuna invidia - Insomma il rischio di non vederlo in panchina nel campionato 2012-2013 c'è, intanto prova a spiegare il Mazzarri uomo: "Non sono stato mai invidioso. Mi interessa che siano contenti di me i giocatori che alleno e che ho allenato. La sfido a trovarne uno che non mi stima. Cassano? Con lui ho passato due anni bellissimi e ci siamo lasciati abbracciandoci. Io antipatico? "Lo dicono quelli che mi sono contro. C'è tanta invidia, c'è tanta gelosia, in questo mondo. Io so perche' certe cose non mi vengono riconosciute. Lo so e lo tengo per me".
Io difensivista? - Mazzarri replica anche a chi lo considera un difensivista. "Certi santoni, o pseudo tali, non si accorgono neppure della differenza tra ripartenze a gioco veloce. Non si guarda a quale supremazia territoriale ha una squadra e si va avanti con queste banalità. Mi interessano piuttosto i giudizi delle persone che stimo. Come Guardiola, che mi chiedeva del Napoli". Spazio alla sfida contro la Juve, una squadra che con Conte non ha mai perso in campionato, Mazzarri crede nel colpaccio: "noi possiamo mettere in difficoltà chiunque".
Nessuna invidia - Insomma il rischio di non vederlo in panchina nel campionato 2012-2013 c'è, intanto prova a spiegare il Mazzarri uomo: "Non sono stato mai invidioso. Mi interessa che siano contenti di me i giocatori che alleno e che ho allenato. La sfido a trovarne uno che non mi stima. Cassano? Con lui ho passato due anni bellissimi e ci siamo lasciati abbracciandoci. Io antipatico? "Lo dicono quelli che mi sono contro. C'è tanta invidia, c'è tanta gelosia, in questo mondo. Io so perche' certe cose non mi vengono riconosciute. Lo so e lo tengo per me".
Io difensivista? - Mazzarri replica anche a chi lo considera un difensivista. "Certi santoni, o pseudo tali, non si accorgono neppure della differenza tra ripartenze a gioco veloce. Non si guarda a quale supremazia territoriale ha una squadra e si va avanti con queste banalità. Mi interessano piuttosto i giudizi delle persone che stimo. Come Guardiola, che mi chiedeva del Napoli". Spazio alla sfida contro la Juve, una squadra che con Conte non ha mai perso in campionato, Mazzarri crede nel colpaccio: "noi possiamo mettere in difficoltà chiunque".