Milan, ultima chiamata. Galliani parla alla squadra
CalcioCon un discorso dell'amministratore delegato è cominciato il ritiro del Milan che durerà fino a sabato sera per uscire dalla crisi di risultati. La panchina di Allegri traballa. Tassotti, Costacurta, Galli e Inzaghi i possibili sostituti
Con un discorso di Adriano Galliani alla squadra è cominciato il ritiro del Milan che per scelta della società durerà fino a sabato sera, nel tentativo di uscire dalla crisi di risultati. L'ad rossonero è arrivato a Milanello verso le 15 e ha parlato prima dell'allenamento davanti all'allenatore Massimiliano Allegri, al suo vice Mauro Tassotti, allo staff tecnico e ai giocatori, che martedì pomeriggio voleranno in Spagna per la sfida di Champions League con il Malaga. Il programma prevede che dopo la trasferta in Spagna la squadra torni a Milanello e ci resti (infortunati inclusi) fino a sabato sera, quando a San Siro affronterà il Genoa.
La posizione di Allegri - Allegri è salvo, ma il Milan è in zona retrocessione. La panchina, da scricchiolante, diventa traballante, ma l'allenatore, per ora, non cambia. Galliani ha scelto di dare la scossa alla squadra imponendo il ritiro punitivo. Tutti, infortunati inclusi, vivranno per 6 giorni a Milanello, con la pausa della trasferta di Malaga in champions. La decisione è della società, ma è toccato ad Allegri comunicarla ai giocatori prima di cominciare l'allenamento. E tutti l'hanno accettata, consapevoli della necessità, in certi momenti, di fare gruppo e restare uniti. Avanti così fino a Milan-Genoa, in programma sabato a San Siro. Quella sì, ha l'aria di essere davvero l'ultima spiaggia per l'allenatore, anche se a Malaga c'è il mare e a Milano no.
Probabili sostituti? - In caso di ribaltone, le soluzioni saranno low cost. Tassotti resta il favorito. Costacurta, che a Berlusconi è sempre piaciuto, è in corsa. Mentre il borsino di Filippo Galli e Filippo Inzaghi appare in calo. Normale che in via Turati si comincino a valutare tutte le ipotesi. Lontano da Milanello, dove la squadra deve concentrarsi solo sui prossimi impegni. Lì si rivede Abbiati, in palestra, dopo l'infezione alle vie respiratorie che lo ha costretto a casa nei giorni scorsi. Per Malaga ce la può fare. E avanti tutta con il 4-4-2, o il 4-2-4 che dir si voglia, con Emanuelson ed El Shaarawy esterni alti, come nel secondo tempo contro la Lazio, quando almeno una reazione c'è stata. Chi rischia seriamente di finire ai margini è Boateng, ancora lontano da livelli accettabili. La panchina, traballante, lo aspetta.
La posizione di Allegri - Allegri è salvo, ma il Milan è in zona retrocessione. La panchina, da scricchiolante, diventa traballante, ma l'allenatore, per ora, non cambia. Galliani ha scelto di dare la scossa alla squadra imponendo il ritiro punitivo. Tutti, infortunati inclusi, vivranno per 6 giorni a Milanello, con la pausa della trasferta di Malaga in champions. La decisione è della società, ma è toccato ad Allegri comunicarla ai giocatori prima di cominciare l'allenamento. E tutti l'hanno accettata, consapevoli della necessità, in certi momenti, di fare gruppo e restare uniti. Avanti così fino a Milan-Genoa, in programma sabato a San Siro. Quella sì, ha l'aria di essere davvero l'ultima spiaggia per l'allenatore, anche se a Malaga c'è il mare e a Milano no.
Probabili sostituti? - In caso di ribaltone, le soluzioni saranno low cost. Tassotti resta il favorito. Costacurta, che a Berlusconi è sempre piaciuto, è in corsa. Mentre il borsino di Filippo Galli e Filippo Inzaghi appare in calo. Normale che in via Turati si comincino a valutare tutte le ipotesi. Lontano da Milanello, dove la squadra deve concentrarsi solo sui prossimi impegni. Lì si rivede Abbiati, in palestra, dopo l'infezione alle vie respiratorie che lo ha costretto a casa nei giorni scorsi. Per Malaga ce la può fare. E avanti tutta con il 4-4-2, o il 4-2-4 che dir si voglia, con Emanuelson ed El Shaarawy esterni alti, come nel secondo tempo contro la Lazio, quando almeno una reazione c'è stata. Chi rischia seriamente di finire ai margini è Boateng, ancora lontano da livelli accettabili. La panchina, traballante, lo aspetta.