Zeman tira dritto: "Se il club non è contento può cambiare"

Calcio
Zdenek Zeman convinto del suo progetto Roma (Getty)
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Alla vigilia della sfida col Palermo, nel posticipo dell'11.a giornata, l'allenatore della Roma non si sente a rischio: "E' normale che l'ambiente non sia contento se non arrivano i risultati". Sulla sfida con i rosanero: "Spero in un risultato positivo"

"Io credo in quello che faccio, so quello che faccio e cerco di costruire una grande squadra. Se la società non è contenta, può cambiare. Vado d'accordo con la dirigenza, abbiamo gli stessi obiettivi e la stessa voglia di fare". Zdenek Zeman va dritto per la sua strada. La Roma, reduce da 2 sconfitte consecutive, domani ospita il Palermo. Serve un risultato positivo per invertire la tendenza e ridare serenità all'ambiente nella settimana che porterà al derby dell'11 novembre.

"La società fa la società, mi lascia le responsabilità che competono all'allenatore. E' normale che l'ambiente non sia contento se non arrivano i risultati sperati. Siamo settimi, ci sono 12-13  squadre sotto di noi: non credo che 12 allenatori dovrebbero essere esonerati. Poi, può succedere di tutto: se la società non è contenta, può cambiare. Ma io sono convinto che questa squadra abbia valori e verranno fuori, credo in quello che faccio", dice Zeman, che non ha nessuna intenzione di abbandonare il 'suo' 4-3-3.

"La squadra è stata costruita per giocare un certo tipo di calcio, i giocatori sono tutti adatti a questo sistema. Non c'è bisogno di modifiche tattiche", dice il tecnico boemo. Dopo la sconfitta incassata a Parma mercoledì, Francesco Totti ha dichiarato che la Roma riesce a seguire solo al 50% i dettami dell'allenatore. "La squadra si deve abituare a giocare insieme. Io dico che ci vuole più disciplina tattica in campo e lo dice anche lui. Dobbiamo pensare a lavorare meglio e a rimanere concentrati. Perchè dovrei cambiare le cose se mi danno, in parte, soddisfazione?", dice Zeman.

Eppure per qualcuno domani col Palermo si gioca il suo futuro. "Per me tutte le partite sono decisive, se poi si trova un avversario superiore ci si toglie il cappello e si dice bravi, spero che domani la squadra giochi meglio e ottenga il risultato".