Pato non vuole fermarsi: "Il meglio deve ancora venire"

Calcio
Alexandre Pato rinvigorito dal gol contro il Malaga (Getty)
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La rete segnata al Malaga ha restituito fiducia all'attaccante del Milan: "Questo è un momento importante - dice via twitter - Devo ringraziare il mio club che è come una famiglia". Il prossimo gol? "Quello speciale arriverà"

Più che un gol, un calcio alla crisi e a un 2012 pieno di acciacchi: la rete di Alexadre Pato al Malaga nell'ultimo turno di Champions League ha fatto tornare il sorriso al numero 9 rossonero a digiuno da quasi dieci mesi (undici se si conta l'ultimo gol in Europa, il 6 dicembre 2011). "Sono davvero felice per il gol dell'altra sera a San Siro, sentendo tutti i tifosi intorno a me è stato davvero bello", confida il 23nne brasiliano durante la diretta twitter con i tifosi organizzata questo pomeriggio dal club rossonero. Tra il calcio, la vita privata ("sono impegnato", risponde divertito ad una tifosa che chiede la sua mano) e altre spigolature ("il mio posto preferito? ovunque c'è il mare"; "il piatto preferito? la carbonara"), Pato vuole mettersi alle spalle l'ultima brutta stagione, vissuta quasi tutta in tribuna per vari malanni fisici, e ripartire. Grazie anche all'aiuto del club, "una vera famiglia, un posto che amo - il riconoscimento via tweet - dove ci sono persone gentili e carine".

Poi, quasi ispirandosi al rieletto presidente americano Barak Obama, lancia un messaggio di fiducia a tutti i suoi tifosi con un promettente "il meglio deve ancora venire...", quando risponde ad un tifoso che gli chiede qual'è stato il momento più importante e bello della carriera. E anche sui gol il leit motiv è lo stesso: "tutti i miei gol sono importanti, quello speciale arriverà". In questi mesi lontano dal campo, aggiunge Pato, "ho imparato molto, soprattutto che l'attenzione e la determinazione sono importanti per poter continuare a giocare bene". Tra un salto indietro ("il momento più bello? I festeggiamenti dello scudetto in Duomo a maggio 2011: indimenticabili!") e piccoli sogni ("ho sempre sognato di indossare il numero 9 e vorrei un giorno avere lo stesso numero anche nella nazionale brasiliana, perché si tratta di un numero storico"), Pato fa sapere che Ronaldo "è sempre stato il mio idolo da piccolo" e che questo momento, dopo l'ennesimo rientro da un infortunio, "è importante".