Genoa, 140 milioni di rimpianti. La Samp per cancellarli

Calcio
La Top 11 delle cessioni del Genoa nelle ultime stagioni: una formazione da scudetto

VERSO IL DERBY DELLA LANTERNA. Da Milito a El Shaarawy, da Palacio a Destro, passando per Thiago Motta, Criscito e Ranocchia. Preziosi ha venduto un'intera squadra da scudetto: ora anche solo alcuni di questi campioni ceduti farebbero comodo a Delneri

di Luciano Cremona

I tifosi del Genoa lo sanno bene. E questo non è un esercizio di sadismo nei loro confronti. Sotto la Lanterna, sponda rossoblù, il meglio è già passato. È passato e ha rimpinguato, e di tanto, lo vedremo, le casse del club. Ma ha impoverito talmente tanto la squadra a livello tecnico che ora, alla vigilia del derby contro l’altra disastrata della città, la Samp, c’è chi si guarda indietro con malinconia. E un pizzico di rabbia.

Il cambio in panchina tra De Canio e Delneri non ha dato frutti, anzi: cinque sconfitte di fila, con la beffa che ad orchestrarla sia stato proprio un ex rossoblù, Mesto. L’esterno destro non è stato inserito nella top undici delle cessioni illustri. Ma forse, per l’ennesima volta, il presidente Preziosi si sarà mangiato le mani. Lui, che tra prestiti e comproprietà, possiede un’infinità di cartellini di giocatori, non riesce più a garantire ai suoi tecnici i pezzi migliori. L’unico ad emergere, in questa stagione, sembra poter essere Immobile. Che, seguendo il trend, potrebbe quindi essere il primo a dover far le valigie.

Motta e Milito fanno parte della storia: nel 2009 il Genoa sfiorò la Champions grazie ai due che, una volta ceduti (per 40 milioni) all’Inter, la coppa dalle grandi orecchie la vinsero davvero. L’asse Genoa-Milano ha impoverito e non poco la squadra di Preziosi. Sempre con i nerazzurri gli "affari" Ranocchia e Palacio: 19 milioni per il primo, 10,5 per il secondo. Un’asse che ha funzionato anche per Destro: preso dal Genoa in due trattative separate, e poi ceduto alla Roma per oltre 12 milioni più le comproprietà di Verre e Piscitella. Per completare il reparto offensivo dei rimpianti, non può non mancare il “Faraone”, El Shaarawy. Che debuttò 16enne con la maglia del Grifone, nel 2008. E che poi è stato acquistato del Milan per 12 milioni più Merkel. Un attacco Milito-Palacio-Destro-El Shaarawy farebbe leggermente comodo nel derby. Anche solo due di questi. Forse solo uno.

Stessa storia per il reparto difensivo, quello che è il più in crisi. Detto che Frey è probabilmente in fase calante, ma regge, anzi ne esce vincitore, dal confronto con Amelia (ceduto al Milan per 2,5 milioni), va sottolineato come i 19 gol subiti in 12 giornate siano più che un grido d’allarme: le 69 reti subite lo scorso anno (peggior difesa della Serie A), non sono servite da lezione. E sicuramente una difesa Criscito, Bocchetti, Ranocchia sarebbe oro per Delneri. Le cessioni dei tre hanno fruttato a Preziosi 42 milioni di euro. L’attuale linea difensiva del Genoa non è all’altezza di questi tre. Utili alla causa sarebbero anche il già citato Mesto, ma anche Konko e Biava, sempre titolari alla Lazio.

A centrocampo, già detto di Motta, la giostra dei rimpianti propone Boateng, zero presenze con la maglia del Genoa – acquistato per 5,7 milioni e subito prestato al Milan, che poi l’ha riscattato per un totale di 8 -, e Miguel Veloso, due anni di alti e bassi e un buon impatto alla Dinamo Kiev (che l’ha pagato 7 milioni). Un totale di 140 milioni incassati, tra operazioni che sono state un vero successo a livello di plusvalenze per il bilancio (Motta, su tutti, arrivato a zero) e altre che ancora suonano come una beffa per i tifosi del Grifone (El Shaarawy e Boateng). 140 milioni che serviranno a ben poco domenica, in un derby da si salvi chi può. Milito, nell’ultima stagione al Genoa, segnò 4 gol nei due derby, decidendoli (uno con una tripletta): a Immobile il compito di far passare ai tifosi quella nostalgia canaglia che i milioni non possono cancellare.