Da Perin a Dybala, il boom dei giovani in Serie A

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Mai come quest’anno il campionato italiano ricorre agli Under21: giocatori nati dal 1991 in poi vengono impiegati in campo con regolarità da almeno quindici delle squadre in gioco. E in testa alla classifica marcatori spiccano due ventenni

di Valerio Spinella

Ripartire dai giovani. Quante volte, negli ultimi tempi, questo proposito è stato associato al nostro calcio? In estate non si faceva altro che crucciarsi per la fuga dei malleoli (dai big come Thiago Silva e Ibra alle nuove leve come Verratti), invocando un nuovo corso, seguendo l'esempio della Premier League. Incredibile ma vero, a tre mesi dal Ferragosto, per una volta, dobbiamo farci i complimenti.
Dodici giornate di Serie A rappresentano un buon numero per fare un bilancio, seppur parziale, del campionato in corso. E la stagione 2012-2013, possiamo già dirlo, verrà ricordata come quella in cui i club italiani, finalmente, hanno cambiato mentalità. Largo ai giovani, questa volta per davvero e non per modo di dire.
Quando si parla di under 21 spesso si estende il concetto a giocatori di 23 anni (che è anche il limite per prendere parte alla nazionale olimpica senza essere fuoriquota). In questo caso, invece, vogliamo prendere in considerazione i giocatori nati a partire dal 1991. Escludendo "figli di Italia '90" come Bojan, Ibarbo e Ciro Immobile, vediamo quali sono le stelline nascenti. Squadra per squadra, percorriamo la classifica dalla vetta all'ultima posizione, facendo un punto di come si stanno comportando i vari club sul fronte della linea verde.

Juventus - Il colpo del mercato estivo più riuscito alla capolista porta il nome di Paul Pogba. Il francese, classe 1993, compirà 20 anni a marzo. Con i gol pesantissimi segnati al Napoli e al Bologna ha già conquistato la piazza, che gli ha già assegnato l'etichetta di predestinato.

Inter - Il progetto di Stramaccioni, uno che è passato dalla Next Gen Cup alla prima squadra nel giro di pochi giorni, non poteva che non essere legato ai giovani. In pochi avrebbero scommesso sui nerazzurri al secondo posto dopo dodici turni di campionato. Ma questa è la realtà, costruita anche grazie all'ottima resa di Coutinho in avvio di stagione, di Livaja (in particolare in Europa League, ma è così che permette ai titolari di respirare) e della vera rivelazione di questa Inter: Juan Jesus. Compagno di reparto di Thiago Silva ai Giochi di Londra, il brasiliano ha fatto tesoro del tempo speso accanto al più forte centrale difensivo al mondo.

Napoli - Mazzarri è un tecnico alquanto conservatore, ma anche lui ha saputo gestire il talento dello scugnizzo che si è fatto le ossa nel Pescara di Zeman: Lorenzo Insigne, che per il San Paolo è già Lorenzo il Magnifico.

Fiorentina - Il gioco di Montella sta appassionando tutti. I viola ricordano il Barcellona, e l'aeroplanino ha spiegato che dietro al suo pensiero c'è soltanto la voglia di trasmettere ciò che ha carpito dai giovani, quando allenava gli Allievi della Roma. La sua forza sta anche nel far rifiorire giocatori esperti come Pizarro e Toni, ma tra i baby prodigi a cui sta dando fiducia ci sono il montenegrino Savic e il serbo Ljajic.

Lazio - Petkovic non ha a disposizione una rosa particolarmente giovane, ma in tre occasioni ha dato spazio al nigeriano Onazi. Nato il 25 dicembre 1992, il suo regalo di Natale l’ha ricevuto in settembre prendendo parte dal primo minuto alla trasferta di White Hart Lane in Europa League. Mercoledì sera, in Nazionale con le Super Aquile, ha segnato la rete del 3-1 nell'amichevole giocata a Miami contro il Venezuela.

Atalanta - Colantuono sa come trattare i giovani e lo ha dimostrato facendo maturare Bonaventura, ma l'under 21 su cui sta lavorando si chiama Giuseppe De Luca. Cresciuto nelle giovanili del Varese, la Zanzara si è messa in mostra nello scorso campionato di Serie B proprio con la maglia biancorossa. A Bergamo orbita attorno a Denis nel reparto offensivo della squadra rivelazione di questo avvio di campionato.

Roma - La squadra di Zeman è quella che incarna più di ogni altra il rinnovamento del nostro calcio. L'età media dei titolari è bassissima: tanti i pulcini allevati dal boemo e devoti alla chioccia, Francesco Totti. Ragazzi come Marquinhos (1994!), Florenzi, Tachtsidis e Lamela si sono conquistati un posto fisso; Destro e Nico Lopez hanno messo a segno una rete a testa; il prossimo potrebbe essere Alessio Romagnoli: classe 1995, recentemente premiato come miglior difensore della sua annata.

Catania - Il nome nuovo è quello di Souleymane Doukara. Attaccante francese di 193 centimetri, ha esordito a Firenze a metà settembre e si è ritrovato titolare, nella dodicesima giornata, contro il Cagliari (sfruttando il forfait di Bergessio).

Parma - Due i ragazzini da tenere d'occhio: Acquah e Belfodil. Entrambi nati nel 1992, stanno trovando spazio rispettivamente a centrocampo e in attacco. Due i gol messi a segno dall'algerino, che sembra dare più garanzie dell'esperto Amauri.

Udinese - La fabbrica dei sogni non si smentisce mai. Quest'anno i pezzi forti dello scacchiere verde si chiamano Faraoni, Pereyra e Muriel. A parte l'ultimo, fermo per infortunio, i due esterni di Guidolin stanno rispondendo bene alle aspettative del mister.

Cagliari - Il più giovane tra i giocatori impiegati con una frequenza degna di nota è il colombiano Ibarbo. Ma è nato nel maggio del 1990, troppo vecchio per il nostro studio.

Torino - Mister Ventura fa costante affidamento su Alen Stevanovic. Dieci presenze e un gol il suo bottino in questa frazione di campionato.

Milan - I rossoneri stanno vivendo un'annata difficile, ma per chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno il materiale viene proprio dai giovani. Stephan El Shaarawy non solo si è caricato sulle spalle il gruppo di Allegri, ma è anche l'attuale capocannoniere del campionato ed ha conquistato la Nazionale. L'altra nota felice è Mattia De Sciglio, coetaneo del Faraone e punto fermo dell'Under 21 di Mangia. E le sorprese potrebbero non essere finite qui: si dice un gran bene del diciottenne Niang...

Palermo - Il forfait di Miccoli nella gara interna con la Samp ha lanciato Paulo Dybala, argentino seguito fortemente dall'Inter ma aggiudicato da Zamparini. Autore di una doppietta in rosanero prima ancora di compiere 19 anni... non ci era riuscito nemmeno Cavani.

Chievo - Trequartista che sa fare anche l'ala, in Italia da parecchi anni: stiamo parlando di Adrian Stoian, rumeno cresciuto nelle giovanili della Roma e poi maturato a Pescara e Bari. Corini gli sta dando fiducia, lui ha ricambiato con buone prestazioni e un gol.

Pescara - Stroppa, che si ispira a Zeman, si affida volentieri alla generazione degli anni '90. Il portiere titolare dei Delfini è Mattia Perin, un classe '92 in cui Buffon vede il proprio erede. A centrocampo è sempre seguito con grande interesse il '93 (come il suo numero di maglia) Fernando Quintero: colombiano di Medellin, ha già colpito su punizione - la sua specialità - nella gara contro il Bologna. Per quel che riguarda l'attacco, invece, Pescara sta facendo crescere Ante Vukusic: 9 presenze, per il momento ancora alla ricerca del gol.

Sampdoria - Ciro Ferrara a Genova sembra aver perso la bussola, ma al di là delle difficoltà incontrate ha contribuito a non cancellare tre nomi che ci eravamo segnati durante lo scorso campionato di Serie B: dando spazio a Pedro Obiang, Roberto Soriano e Mauro Icardi, anche il traballante allenatore blucerchiato si è meritato un applauso.

Genoa - Escludendo Ciro Immobile, classe 1990, sotto le ali del Grifone crescono i due ventenni Sampirisi e Merkel. Il primo, promosso da De Canio, è utilizzato con regolarità anche da Delneri. L'ex rossonero ha alti e bassi, ma che il suo futuro fosse segnato lo si era già capito quando aveva soltanto 18 anni.

Bologna - I prodotti più freschi della prima squadra rossoblù sono Taider e Gabbiadini. Il francese è un jolly di centrocampo che si sta mettendo in luce stupendo tutti: 11 presenze e un gol. Per l'attaccante dieci gettoni, il gol arriverà.

Siena - Quattro le presenze concesse a Valerio Verre, diciottenne prodotto del vivaio della Roma. Luis Enrique lo aveva fatto esordire in prima squadra il 25 agosto 2011 contro lo Slovan Bratislava, gara dei play-off di Europa League, subentrando al posto di Francesco Totti; un anno più tardi il debutto in Serie A, lo scorso 26 agosto contro il Toro (0-0).