Strana Roma: segna ma non subisce. Torino battuto 2-0

Calcio
Il rigore trafrormato da Osvaldo e contestato dal Torino: è l'1-0 della Roma (Foto Getty)

Le reti nella ripresa di Osvaldo e Pjanic decidono il posticipo della 13.a giornata. Bene la difesa giallorossa, che per la seconda volta in questa stagione non incassa gol. Proteste granata per il rigore che ha sbloccato il risultato. HIGHLIGHTS

ROMA-TORINO 2-0
71' rig. Osvaldo, 86' Pjanic

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Un rigore trasformato da Osvaldo, poi l'acuto di Pjanic nel finale. E' così che la Roma si è aggiudicata il posticipo della 13.a giornata di Serie A contro un buon Torino. Successo a parte, fondamentale perché consente ai giallorossi di scavalacare in un solo colpo Atalanta e Catania, la vera notizia è che i giallorossi, per la seconda volta in questa stagione, di gol non ne hanno subiti. Al di là dello 0-3 a tavolino con il Cagliari (in settimana atteso il verdetto finale sul ricorso), la porta romanista era rimasta inviolata solo al termine della 7.a giornata vinta, sempre in casa, contro l'Atalanta (altro 2-0). Prima e dopo, invece, sono arrivate le 23 reti che hanno reso quella di Zeman una delle difese più battute del campionato (Chievo 25, Pescara 24).

La partita - Eppure, contro i granata, il tecnico boemo non cambia il tradizionale assetto tattico. Sarà che la partita i piemontesi la interpretano meglio in difesa che in attacco, ma nel primo tempo e per buona parte del secondo, in campo c'è soprattutto la Roma. Totti, Osvaldo e Balzaretti in trenta minuti vanno a un passo dal vantaggio, mentre nella ripresa serve un'incursione di Marquinho nell'area ospite per procacciare il decisivo penalty. Discusso oltre che decisivo. Sì perché il giocatore giallorosso viene tamponato prima da Ogbonna e poi da D'Ambrosio, ma il doppio contatto non è così evidente. Almeno non per l'arbitro Guida, che però viene convinto dal collega posizionato sulla linea di fondo. Osvaldo segna, Ventura sbotta: l'allenatore dei granata becca l'espulsione.

La svolta (contestata) - Il rigore spezza la partita e per la Roma, che rischia solo su una riparetnza di Cerci, diventa tutto più facile. La retroguardia, come detto, è molto attenta, mentre Bradley in mezzo al campo fa la differenza. Vien da sé che a trarne vantaggio è la manovra offensiva. Ne trae giovamento in particolare Pjanic: porta la sua firma il raddoppio (con deviazione di Gazzi).

E' cambiato il vento? - Il serbo va a festeggiare sotto la Curva Sud e stavolta non ha nulla da ridire nei confronti del proprio allenatore (ricordate il gesto polemico nel derby?). Riassumendo: la difesa funziona, nessuno se la prende con Zeman, Florenzi non brilla e addirittura gioca Destro (entrato al posto di Totti). Sembra davvero un'altra Roma.