Quando la Juve andava a San Siro e segnava sei gol
CalcioStasera la grande sfida. Ma nella stagione 1996-'97 il Milan attraversava un momento difficile: lontano dai primi posti e con risultati altalenanti. I bianconeri si giocavano lo scudetto con il Parma. Una situazione simile a quella di oggi: finì 1-6
di Gianluca Maggiacomo
Una sconfitta sonora e clamorosa. Di quelle che fanno male, che lasciano il segno. Sei gol: tutti in una gara. Il Milan li subisce in casa sua, a San Siro, contro una rivale storica: la Juventus. Campionato 1996-‘97. Era il 6 aprile, nona giornata del girone di ritorno. La partita finisce 1-6. Un risultato storico: mai nessuno prima di allora aveva costretto i rossoneri ad una batosta casalinga tanto netta.
È passato tanto tempo da quella gara, ma alcune cose sembrano simili ad oggi. Quest’anno, come allora, il Milan arranca. Quindici anni fa concluse la stagione all’undicesimo posto, dietro Bologna, Atalanta e Vicenza e lontano dall’Europa. Oggi il Diavolo è dodicesimo, ha 15 punti ed è a 4 lunghezze dalla zona calda. La Juve, invece, è prima in classifica, come lo era nel 1997, l’anno dello scudetto numero 24.
Altre analogie. Quindici anni fa il Milan attraversava un’annata disgraziata. Incertezze tattiche, acquisti sbagliati e risultati non proprio lusinghieri. La panchina traballava, un po’ come quella di Max Allegri. La stagione cominciò con Oscar Tabarez. Poi arrivò Arrigo Sacchi. In estate, un nuovo cambio: a Milanello ritorna Fabio Capello. Il contrario di ciò che avveniva in casa Juventus. Dove al comando c’era Marcello Lippi, come ora c’è Antonio Conte (squalificato), un suo allievo.
Quello del 1997 era il Milan di capitan Baresi, di Mauro Tassotti e del quasi quarantenne Pietro Vierkwood. Ma anche di Roberto Baggio, di Dejan Savicevic e di Marco Simone, autore, quella sera, del gol della bandiera milanista. Nella Juve, invece, cominciava a farsi notare un giovane di belle speranze: Christian Vieri. E poi c’era Zidane, Jugovic e Nicola Amoruso. Ecco, proprio loro quattro: i castiga-Milan. Doppietta per Vieri e Jugovic, rigore del francese e zampata di Amoruso. Totale: 1-6. Delizia per i palati juventini. Incubo per i sonni rossoneri.
Come tutti le sfide tra Milan e Juventus, anche quella del 1997 fu ampiamente trattata dai giornali, sportivi e non, sin dai giorni della vigilia.
Venerdì 4 aprile - L’uomo copertina della Gazzetta dello sport è Franco Baresi. Il titolo è: “Sono io Milan-Juve”. Nella gara del 6 aprile, infatti, il capitano del rossonero raggiungerà le 40 gare contro i bianconeri, come Gianni Rivera. Baresi, intervistato, rende omaggio alla Juve di Lippi. E del momento nero della sua squadra dice: “Andiamo avanti giorno per giorno, puntando al massimo”.
Sul Corriere della sera, invece, si da risalto agli infortunati in vista della gara di San Siro. Il titolo: “Milan-Juventus: due ospedali da campo”. E poi segue la lista degli assenti. Nell’articolo si parla anche del mercato rossonero per la stagione successiva: “Dopo Ziege, Kluivert, Bogarde e Taibi, il Milan ha bloccato un altro tassello per il suo futuro: si tratta del portoghese Figo, 24 anni, attaccante di fascia destra attualmente in forza al Barcellona”.
Sabato 5 aprile - Alen Boksic, attaccante della Juve, parla in conferenza stampa e, alla Gazzetta dello Sport, presenta la sua ricetta per battere il Milan. Secondo il croato, i bianconeri devono imparare da Capello: “pochi fronzoli e tanti risultati”.
Domenica 6 aprile - Il titolo d’apertura della Gazzetta dello sport è tutto per la gara di San Siro “Milan-Juve, passa lo scudetto”.
Il giorno dopo – La Gazzetta dello sport apre con una foto di Cristian Vieri che esulta. Il titolo dice: “Juve imperiale. Milan Vergogna”. La Stampa: “Ciclone Juve schianta il Milan”. Nel sommario si legge: “I campioni umiliati a raffiche di gol”. Il Corriere della sera apre le pagine sportive con una foto di Zidane. Il titolo: “La Juve cancella Sacchi”. E sotto: “I bianconeri travolgono il Milan con 6 gol e i tifosi bruciano le bandiere”. All’interno, il titolo del Corriere è altrettanto esplicito: “Juve, giro d’onore sulle macerie rossonere”. Nelle dichiarazioni post partita, invece, spicca la delusione di Franco Baresi: “Troppo brutto per essere vero. Una sconfitta d’immagine, sarà dura dimenticarla”. Stessa musica con La Repubblica: “Disastro Sacchi & C. una sconfitta storica”. All’interno, invece, il giornale analizza uno dei temi della partita: lo scontro generazionale. Il titolo non lascia scampo ad altre interpretazioni: “Il triste addio di Baresi. Vieri non ha avuto pietà”.
Fu l'ultimo Milan-Juventus per il capitano rossonero. A fine stagione si ritirerà. Con lui salutò anche Mauro Tassotti, che domenica sera vivrà la partita dalla panchina, al fianco di Massimiliano Allegri.
Una sconfitta sonora e clamorosa. Di quelle che fanno male, che lasciano il segno. Sei gol: tutti in una gara. Il Milan li subisce in casa sua, a San Siro, contro una rivale storica: la Juventus. Campionato 1996-‘97. Era il 6 aprile, nona giornata del girone di ritorno. La partita finisce 1-6. Un risultato storico: mai nessuno prima di allora aveva costretto i rossoneri ad una batosta casalinga tanto netta.
È passato tanto tempo da quella gara, ma alcune cose sembrano simili ad oggi. Quest’anno, come allora, il Milan arranca. Quindici anni fa concluse la stagione all’undicesimo posto, dietro Bologna, Atalanta e Vicenza e lontano dall’Europa. Oggi il Diavolo è dodicesimo, ha 15 punti ed è a 4 lunghezze dalla zona calda. La Juve, invece, è prima in classifica, come lo era nel 1997, l’anno dello scudetto numero 24.
Altre analogie. Quindici anni fa il Milan attraversava un’annata disgraziata. Incertezze tattiche, acquisti sbagliati e risultati non proprio lusinghieri. La panchina traballava, un po’ come quella di Max Allegri. La stagione cominciò con Oscar Tabarez. Poi arrivò Arrigo Sacchi. In estate, un nuovo cambio: a Milanello ritorna Fabio Capello. Il contrario di ciò che avveniva in casa Juventus. Dove al comando c’era Marcello Lippi, come ora c’è Antonio Conte (squalificato), un suo allievo.
Quello del 1997 era il Milan di capitan Baresi, di Mauro Tassotti e del quasi quarantenne Pietro Vierkwood. Ma anche di Roberto Baggio, di Dejan Savicevic e di Marco Simone, autore, quella sera, del gol della bandiera milanista. Nella Juve, invece, cominciava a farsi notare un giovane di belle speranze: Christian Vieri. E poi c’era Zidane, Jugovic e Nicola Amoruso. Ecco, proprio loro quattro: i castiga-Milan. Doppietta per Vieri e Jugovic, rigore del francese e zampata di Amoruso. Totale: 1-6. Delizia per i palati juventini. Incubo per i sonni rossoneri.
Come tutti le sfide tra Milan e Juventus, anche quella del 1997 fu ampiamente trattata dai giornali, sportivi e non, sin dai giorni della vigilia.
Venerdì 4 aprile - L’uomo copertina della Gazzetta dello sport è Franco Baresi. Il titolo è: “Sono io Milan-Juve”. Nella gara del 6 aprile, infatti, il capitano del rossonero raggiungerà le 40 gare contro i bianconeri, come Gianni Rivera. Baresi, intervistato, rende omaggio alla Juve di Lippi. E del momento nero della sua squadra dice: “Andiamo avanti giorno per giorno, puntando al massimo”.
Sul Corriere della sera, invece, si da risalto agli infortunati in vista della gara di San Siro. Il titolo: “Milan-Juventus: due ospedali da campo”. E poi segue la lista degli assenti. Nell’articolo si parla anche del mercato rossonero per la stagione successiva: “Dopo Ziege, Kluivert, Bogarde e Taibi, il Milan ha bloccato un altro tassello per il suo futuro: si tratta del portoghese Figo, 24 anni, attaccante di fascia destra attualmente in forza al Barcellona”.
Sabato 5 aprile - Alen Boksic, attaccante della Juve, parla in conferenza stampa e, alla Gazzetta dello Sport, presenta la sua ricetta per battere il Milan. Secondo il croato, i bianconeri devono imparare da Capello: “pochi fronzoli e tanti risultati”.
Domenica 6 aprile - Il titolo d’apertura della Gazzetta dello sport è tutto per la gara di San Siro “Milan-Juve, passa lo scudetto”.
Il giorno dopo – La Gazzetta dello sport apre con una foto di Cristian Vieri che esulta. Il titolo dice: “Juve imperiale. Milan Vergogna”. La Stampa: “Ciclone Juve schianta il Milan”. Nel sommario si legge: “I campioni umiliati a raffiche di gol”. Il Corriere della sera apre le pagine sportive con una foto di Zidane. Il titolo: “La Juve cancella Sacchi”. E sotto: “I bianconeri travolgono il Milan con 6 gol e i tifosi bruciano le bandiere”. All’interno, il titolo del Corriere è altrettanto esplicito: “Juve, giro d’onore sulle macerie rossonere”. Nelle dichiarazioni post partita, invece, spicca la delusione di Franco Baresi: “Troppo brutto per essere vero. Una sconfitta d’immagine, sarà dura dimenticarla”. Stessa musica con La Repubblica: “Disastro Sacchi & C. una sconfitta storica”. All’interno, invece, il giornale analizza uno dei temi della partita: lo scontro generazionale. Il titolo non lascia scampo ad altre interpretazioni: “Il triste addio di Baresi. Vieri non ha avuto pietà”.
Fu l'ultimo Milan-Juventus per il capitano rossonero. A fine stagione si ritirerà. Con lui salutò anche Mauro Tassotti, che domenica sera vivrà la partita dalla panchina, al fianco di Massimiliano Allegri.