Allegri scaccia il fantasma di Pep: "Penso solo alla Juve"
CalcioAlla vigilia della gara con i bianconeri, il tecnico del Milan svela che non marcherà Pirlo a uomo e non si preoccupa dell'interesse di Berlusconi per Guardiola: "Non è un problema che mi riguarda". E sul caso Pato: "Deve avere pazienza"
"Contro la Juventus bisogna fare una partita non dico perfetta perché la perfezione non esiste, ma quasi": lo dice l'allenatore del Milan Massimiliano Allegri alla vigilia della sfida con i bianconeri. Quella con la Juventus non è la partita della svolta, ma battere i bianconeri servirebbe "ad acquisire certezze e magari far dimenticare quanto di negativo successo finora".
Cosa serve per battere i Campioni d'Italia? "Dovremo giocare una partita importante come aggressività, come attenzione per cercare di fare risultato. Spiace non essere all'altezza delle prime, avremo modo di recuperare. Una grande prestazione fa ritornare entusiasmo ai tifosi e accrescerebbe l'autostima di tutti. Ci vorrà, però, del tempo per risalire la classifica".
Nessuno su Pirlo - Il fatto che Conte non sia in panchina non penalizza la Juventus: "Hanno fatto più punti dell'anno scorso, hanno fatto una partita importante col Chelsea, credo sia più' una sofferenza per lui non stare in panchina ma uno stimolo in più per i ragazzi. Pirlo? Non l'abbiamo marcato uomo lo scorso anno e non lo faremo nemmeno domani. Ci vorrà però un'attenzione particolare".
Infine una battuta sulla designazione di Rizzoli: "E' uno dei migliori arbitri che abbiamo in Italia, gli auguro di leggere lunedì mattina un bel voto sui giornali. Abbiamo una buona classe arbitrale dove commettono degli errori come li commettiamo tutti".
Papero infelice - Inevitabile parlare anche del 'caso' Pato: "Quello di Pato è stato uno sfogo a caldo subito dopo la partita contro l'Anderlecht. Il ragazzo deve capire che ci vuole pazienza dopo tutto quello che gli è accaduto" le parole del tecnico rossonero. Sulla possibilità di prestito, Allegri pensa che in questo momento non abbia alcun senso parlare di una possibile partenza di Pato.
La visita di Berlusconi - Allegri è apparso entusiasta della visita del presidente Silvio Berlusconi a Milanello. "E' andata bene. La sua è una presenza importante che dà la carica a tutti noi. Mai come ora il presidente è vicino alla squadra", ha confidato.
L'ombra di Guardiola - "Non sono problemi che mi riguardano", così risponde Allegri a chi gli nomina Guardiola, pallino di Berlusconi confermato stamattina dallo stesso presidente, durante la sua visita a Milanello. "Io sto sulla panchina del Milan, devo pensare alla partita di domani e a quello che devo fare questa stagione. Devo decidere chi scende in campo ma non chi sarà sulla panchina del Milan".
"Quando parlo col presidente non devo dire quello che ci diciamo nelle telefonate, che ci sono state sempre da due anni a questa parte", dice Allegri. "Non posso e non voglio rispondere, domani c'è Milan-Juve e io sarò seduto, almeno credo, in panchina. Il destino mio non lo decido io, è sempre in mano al presidente. Posso decidere la formazione sperando di indovinarla".
Cosa serve per battere i Campioni d'Italia? "Dovremo giocare una partita importante come aggressività, come attenzione per cercare di fare risultato. Spiace non essere all'altezza delle prime, avremo modo di recuperare. Una grande prestazione fa ritornare entusiasmo ai tifosi e accrescerebbe l'autostima di tutti. Ci vorrà, però, del tempo per risalire la classifica".
Nessuno su Pirlo - Il fatto che Conte non sia in panchina non penalizza la Juventus: "Hanno fatto più punti dell'anno scorso, hanno fatto una partita importante col Chelsea, credo sia più' una sofferenza per lui non stare in panchina ma uno stimolo in più per i ragazzi. Pirlo? Non l'abbiamo marcato uomo lo scorso anno e non lo faremo nemmeno domani. Ci vorrà però un'attenzione particolare".
Infine una battuta sulla designazione di Rizzoli: "E' uno dei migliori arbitri che abbiamo in Italia, gli auguro di leggere lunedì mattina un bel voto sui giornali. Abbiamo una buona classe arbitrale dove commettono degli errori come li commettiamo tutti".
Papero infelice - Inevitabile parlare anche del 'caso' Pato: "Quello di Pato è stato uno sfogo a caldo subito dopo la partita contro l'Anderlecht. Il ragazzo deve capire che ci vuole pazienza dopo tutto quello che gli è accaduto" le parole del tecnico rossonero. Sulla possibilità di prestito, Allegri pensa che in questo momento non abbia alcun senso parlare di una possibile partenza di Pato.
La visita di Berlusconi - Allegri è apparso entusiasta della visita del presidente Silvio Berlusconi a Milanello. "E' andata bene. La sua è una presenza importante che dà la carica a tutti noi. Mai come ora il presidente è vicino alla squadra", ha confidato.
L'ombra di Guardiola - "Non sono problemi che mi riguardano", così risponde Allegri a chi gli nomina Guardiola, pallino di Berlusconi confermato stamattina dallo stesso presidente, durante la sua visita a Milanello. "Io sto sulla panchina del Milan, devo pensare alla partita di domani e a quello che devo fare questa stagione. Devo decidere chi scende in campo ma non chi sarà sulla panchina del Milan".
"Quando parlo col presidente non devo dire quello che ci diciamo nelle telefonate, che ci sono state sempre da due anni a questa parte", dice Allegri. "Non posso e non voglio rispondere, domani c'è Milan-Juve e io sarò seduto, almeno credo, in panchina. Il destino mio non lo decido io, è sempre in mano al presidente. Posso decidere la formazione sperando di indovinarla".