Sansone, che forza! Inter battuta a Parma: ora è terza
CalcioFallisce il tentativo dei nerazzurri di portarsi a un punto dalla Juve (che resta a +4). La squadra di Stramaccioni, priva di Cassano squalificato, è stata sconfitta al Tardini 1-0 da una rete di Sansone. I gialloblù di Donadoni in zona Europa League
PARMA-INTER 1-0
75' N. Sansone
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
L'occasione era propizia, l'obiettivo di avvicinare la Juve troppo succulento. I presupposti perché l'Inter facesse un sol boccone del Parma c'erano tutti. Tuttavia la squadra del "reintegrato" Stramaccioni ha dovuto fare i conti con la voglia dei gialloblu di ottenere un risultato positivo per la classifica e prestigioso per il morale di una squadra che mattone dopo mattone sta ricostruendo ambizioni da troppo tempo sopite. L'assenza di Antonio Cassano tra i nerazzurri si è sentita eccome, il caso Sneijder non ha certamente fatto bene all'ambiente. E' sembrato come se all'Inter mancasse la luce, l'idea per accendere il gioco e conquistare il risultato. Alvarez non è Fantantonio e non solo tecnicamente, anche nel ruolo: l'argentino è stato schierato come intermedio in un centrocampo a cinque a cui il rientrante Guarin ha dato sostanza che non è bastata ad aggredire un Parma ben ordinato dietro la linea della palla, pronto a ripartire velocemente con le giocate di Marchionni e Valdes, dimostrandosi pericoloso con Amauri ad impensierire Handanovic in qualche occasione.
E' stato il talento di Nicola Sansone (da non confondere con Gianluca del Torino) a spezzare l'equilibrio della gara. Il 21enne gialloblù ha avuto via libera nel percorrere trenta metri palla al piede prima di fulminare, con un destro maligno, l'incolpevole Handanovic. L'ingresso di Couitinho al posto di Alvarez non ha sortito gli effetti sperati. Il gioco dei nerazzurri è rimasto prevedibile, la squadra si è allungata con il passare dei minuti denotando stanchezza fisica e psicologica. A Stramaccioni, dicevamo, è mancato il genio di Cassano ma anche la concretezza di Milito e la corsa di Palacio. La chance era di quelle da non fallire: vincere avrebbe significato portare ulteriore pressione alla Juve, la sconfitta, invece, tiene lontana l'Inter dal primato e a due punti dal Napoli vittorioso e secondo. Per il Parma, il successo vale un posto in scia per l'Europa League, un obiettivo sognato e non più impossibile.
75' N. Sansone
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L'occasione era propizia, l'obiettivo di avvicinare la Juve troppo succulento. I presupposti perché l'Inter facesse un sol boccone del Parma c'erano tutti. Tuttavia la squadra del "reintegrato" Stramaccioni ha dovuto fare i conti con la voglia dei gialloblu di ottenere un risultato positivo per la classifica e prestigioso per il morale di una squadra che mattone dopo mattone sta ricostruendo ambizioni da troppo tempo sopite. L'assenza di Antonio Cassano tra i nerazzurri si è sentita eccome, il caso Sneijder non ha certamente fatto bene all'ambiente. E' sembrato come se all'Inter mancasse la luce, l'idea per accendere il gioco e conquistare il risultato. Alvarez non è Fantantonio e non solo tecnicamente, anche nel ruolo: l'argentino è stato schierato come intermedio in un centrocampo a cinque a cui il rientrante Guarin ha dato sostanza che non è bastata ad aggredire un Parma ben ordinato dietro la linea della palla, pronto a ripartire velocemente con le giocate di Marchionni e Valdes, dimostrandosi pericoloso con Amauri ad impensierire Handanovic in qualche occasione.
E' stato il talento di Nicola Sansone (da non confondere con Gianluca del Torino) a spezzare l'equilibrio della gara. Il 21enne gialloblù ha avuto via libera nel percorrere trenta metri palla al piede prima di fulminare, con un destro maligno, l'incolpevole Handanovic. L'ingresso di Couitinho al posto di Alvarez non ha sortito gli effetti sperati. Il gioco dei nerazzurri è rimasto prevedibile, la squadra si è allungata con il passare dei minuti denotando stanchezza fisica e psicologica. A Stramaccioni, dicevamo, è mancato il genio di Cassano ma anche la concretezza di Milito e la corsa di Palacio. La chance era di quelle da non fallire: vincere avrebbe significato portare ulteriore pressione alla Juve, la sconfitta, invece, tiene lontana l'Inter dal primato e a due punti dal Napoli vittorioso e secondo. Per il Parma, il successo vale un posto in scia per l'Europa League, un obiettivo sognato e non più impossibile.