Marotta: "Conte ha pagato, giustizia sportiva da riformare"

Calcio
Antonio Conte vicino al termine della squalifica (Getty)

Il dg della Juventus è tornato sulle vicenda del calcioscommesse che ha coinvolto l'allenatore bianconero: "C'è profonda amarezza e un processo a cui si è data poca importanza alla difesa. Conte ha sofferto tantissimo"

"Conte ha sofferto tantissimo in questi mesi, è stato coinvolto in una vicenda a cui è estraneo ed ha pagato per colpe non sue. La giustizia sportiva deve essere riformata". L'ad della Juventus, Giuseppe Marotta, lo ha detto ai microfoni di Sky TG 24, parlando della squalifica del tecnico bianconero per omessa denuncia, nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse.

"Una vicenda di profonda amarezza - ha proseguito Marotta, commentando così le parole del latitante dal giugno 2011 Almir Gegic, una delle figure cardine dell'inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse, costituitosi ieri a Milano Malpensa, che in un'intervista alla "Gazzetta dello Sport" ha rivelato come una tv gli avesse offerto 5mila euro per un'intervista dove parlare di Conte.

L'ad bianconero, che non cita mai Carobbio per nome, ribadisce che "la giustizia sportiva va rivista, va riformata perché alla difesa sia dato il giusto spazio per difendersi da attacchi pretestuosi come quello di questo ex calciatore".

La corsa scudetto è aperta, le avversarie non mancano ma la Juve ha un obbligo: vincere.
Dopo la battuta d'arresto col Milan, la squadra di Conte è pronta a ripartire: sabato il derby col Torino, mercoledì la trasferta di Donetsk per staccare il biglietto per gli ottavi di Champions. Le ultime uscite hanno messo in evidenza una Juve non piu' invincibile "ma bisogna allargare il discorso anche al passato campionato che abbiamo condotto con grande caparbietà e che alla fine abbiamo vinto - ricorda l'ad Beppe Marotta - da lì abbiamo continuato una scia positiva, siamo ancora in testa alla classifica e abbiamo avversari agguerriti e ben attrezzati dal punto di vista tecnico. La corsa scudetto è molto aperta ma noi abbiamo l'obbligo di crederci, lo dice il dna della Juventus".