Scommesse, interrogato Gegic: "Non c'eravamo solo noi"

Calcio
Almir Gegic prelevato dalla polizia a Malpensa

L'ha spiegato l'ex calciatore nel suo interrogatorio davanti al gip di Cremona Guido Salvini facendo riferimento ad altre cordate che avrebbero comperato partite di calcio in Italia. Gegic sarà ascoltato nuovamente nelle prossime ore

"Non c’eravamo solo noi", avrebbe raccontato in 5 ore Almir Gegic al gip di Cremona, Guido Salvini. Secondo le carte dell’inchiesta, l’ex calciatore del Chiasso era colui che materialmente pagava i calciatori per combinare le partite. Ora avrebbe rivelato l’esistenza di altri gruppi simili. Eccolo, il suo racconto: ci fu una riunione in Svizzera, a Mendrisio, in cui tutto cominciò. L'obiettivo era quello di acquistare informazioni da calciatori corruttibili, il numero cresceva a mano a mano che Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio cambiavano squadra, le partite diventavano più importanti, il giro di denaro tanto ampio da richiedere nuovi investitori e anche l'intervento di Ilyevsky, l'altro slavo ancora latitante. Secondo Gegic disponeva di una security di 200 uomini. Erano amici da bambini, in affari da adulti, ma non avrebbero minacciato nessun calciatore per indurlo a scommettere, anzi secondo la sua versione avrebbero trovato un terreno fertile per combinare le partite, anche quelle di serie A.

Ne ha parlato per cinque ore, continuerà. Ha raccontato della volta in cui Erodiani, il proprietario dell'agenzia di scommesse di Pescara ritenuto parte della stessa associazione per delinquere dai magistrati, avrebbe portato quattro giocatori del Lecce per garantire la combine di Genoa-Lecce. L'incontro sarebbe avvenuto in autostrada, uno dei quattro però era Marco Paoloni che si fingeva Corvia. Erodiani avrebbe proposto un pareggio con over ma gli slavi non accettarono. La partita finì effettivamente 2 a 2. Erodiani avrebbe ricontattato Ilyevsky anche per Inter-Lecce, ma neppure questa volta gli slavi si sarebbero fidati. Come erano insoddisfatti di Micolucci, incapace di allargare il fronte dei giocatori complici. Storie che non collimano perfettamente con la versione di Carlo Gervasoni, il grande pentito del calcioscommesse. Esisterebbe anche un nuovo Mister X, un faccendiere molto attivo, che avrebbe offerto risultati combinati da squadre del Sud Italia. Il primo interrogatorio di Gegic è un inizio, la fase fredda, quella calda nelle prossime ore.