Doppio El Shaarawy, risveglio del Boa: Catania battuto 3-1

Calcio
L'abbraccio tra Boateng, al primo gol stagionale, e il Faraone: 12° sigillo per lui

Sotto dopo 11' (colpo di testa di Legrottaglie), il Milan ribalta il risultato nella ripresa e supera i rossoblù in classifica. Primo gol del Faraone in fuorigioco, missione rossonera facilitata dall'ingenuità di Barrientos che si fa espellere al 48'

CATANIA-MILAN 1-3
Marcatori: 11' Legrottaglie (C), 53' e 91' El Shaarawy, 56' Boateng (M)

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LE PAGELLE

Due creste per risollevare la testa. Ci pensano El Shaarawy (doppietta) e Boateng a ribaltare un Catania ordinato – e in vantaggio – per tutto il primo tempo, ingenuo (nella persona di Barrientos che si fa espellere) nella ripresa.
La "cura Silvio", disceso in elicottero su Milanello, alla vigilia, funziona ancora: tre su tre, e finché le cose vanno bene, perché cambiare i rituali. E perché tagliarsi la cresta, potrebbe obiettare El Shaarawy – sempre più capocannoniere, raggiunta quota 12 – al suo presidente, che insiste per un taglio meno fantasioso.

Catania ordinato, si diceva: privo di Gomez, Izco e Spolli, è spavaldo solo sulla carta (il 4-3-3 diventa facilmente 4-5-1 in fase di non possesso), operaio sul campo. Difende rintanandosi pazientemente dietro la linea della palla (dall’altra parte c’è pur sempre un signor tridente: Boa-Binho-Faraone) e quando c’è l’occasione lancia una delle sue frecce: Castro (bel duello sulla fascia di De Sciglio), Barrientos, più raramente Bergessio, che ha sul collo il fiato di Acerbi ogni volta che dalle retrovie si cerca la palla lunga per scavalcare il centrocampo. Cambia tutto, invece, quando i padroni di casa scelgono la via della ragione, che nove volte su dieci passa per i neuroni e il sinistro di Lodi. Il re delle punizioni sale in cattedra, già all’11°, stavolta dalla bandierina, stampando il pallone sulla fronte di Legrottaglie, che sblocca la gara saltando nel cuore dell’area rossonera. 1-0, e si può riprendere il copione: quello della difesa ordinata a maglie strette e delle folate sulle fasce, mentre El Shaarawy non punge e capitan Montolivo (ancora sul suo braccio la fascia) non trova l’interruttore.

Ripresa. A sconvolgere gli equilibri ci pensa Barrientos che dopo appena 3’ scalcia Nocerino. Giallo che va a sommarsi a quello del primo tempo (simulazione) e Catania in 10 per un tempo. A questo punto il Milan può sollevare la cresta, anzi, le creste. Palla tagliata di Boateng, dalla destra, tocco di Robinho, zampata finale di El Shaarawy, per un gol (in fuorigioco) studiato con tutta probabilità sulle poltrone del parrucchiere.
Meno di cinque minuti e il Catania, già nervoso per l’ingiustizia subita, è ribaltato dal risveglio di Boateng, al primo gol (e che gol: destro a giro da fuori area) stagionale.
La partita, in pratica, si chiude qui. I 10 del Catania si salvano in almeno un paio di occasioni, il Milan gestisce e riparte in velocità. In un caso è provvidenziale il ginocchio di Andujar su El Shaarawy che piazza il piattone con sicurezza; al 35’ i rossoneri sono addirittura in 3 contro 1 nell’area del Catania. Nocerino sulla destra può decidere se servire El Shaarawy o Robinho, e opta per il brasiliano a rimorchio che spara altissimo. Galliani ingoia l’insulto e abbandona la tribuna. Si perderà il secondo gol di El Shaarawy (tiro a giro sul secondo palo), un palo di Emanuelson e il rosso a Boateng (entrataccia da dietro): il Milan sale a quota 21 (-11 dalla Juve che domani ha il derby), la lenta rimonta rossonera prosegue.