L'ad del Milan spegne gli entusiasmi ("A gennaio nessun movimento: il presidente non farà regali di Natale"), ma poi si abbandona alla fantasia: "Sono i due ventenni più forti. Ma sto solo scherzando..."
Il Milan a Catania ha vinto, ma evidentemente non ha ancora convinto del tutto. Il primo a non confermare che il periodo negativo sia ormai un lontano ricordo è Adriano Galliani, al suo arrivo in Lega calcio: "Non lo so - dice - non mi piace fare le previsioni, mi sembra però che siamo in crescita netta".
Il Catania peraltro ha da lamentarsi per gli episodi. "L'anno scorso ci lamentavamo noi e il Catania non si lamentava - risponde Galliani - quando non ci hanno dato il gol non gol di Robinho, poi vedo che i giornali hanno scritto poco ma c'era un rigore clamorosissimissimo su Nocerino e l'espulsione di Barrientos non è certo colpa del Milan. E' la vita normale".
Regali di Natale - Per qualcuno il Milan sarebbe in attesa di un 'regalo di Natale' del presidente Berlusconi, ma Galliani spegne gli entusiasmi: "Ma basta, i regali non esistono, una squadra di calcio deve essere fatta secondo certi criteri e non coi regali. L'ho già detto e lo ripeto siamo in 32 e se a gennaio non esce nessuno non entra nessuno. Prima si vende e poi, semmai, si compra. Altrimenti si resta così".
Sogno Neymar - Si parla di cessioni ed è impossibile non citare Robinho. "Potrebbe partire? Non lo so, il Santos è teoricamente interessato, noi non siamo interessati a cedere Robinho" che peraltro qualcuno vuole 'sponsorizzato' da Neymar. "Se Neymar lo vuole - risponde ridendo Galliani - lo compri lui... Neymar con El Shaarawy sono i due ventenni più forti. Sarebbe una bella coppia, ma vi prego, sto scherzando, sennò domani...".
E Balotelli? "Balotelli è un fatto sentimentale, ma adesso basta, andiamo avanti... noi debbiamo prima vendere e arrivare a essere 26-27, sennò non entra nessuno".
Berlusconi, nuova visita - Ma al momento, ammette Galliani non ci sono richieste per i giocatori del Milan, neanche per Pato per il quale Galliani conferma di aver avuto un chiarimento col procuratore. Il presidente Berlusconi 'convocato' anche per sabato. "Ma non è mica un talismano - precisa Galliani - il presidente è un grande motivatore di persone e io spero che vada fra oggi e domani anche per la partita di Champions di domani che noi vogliamo vincere". "Perché - spiega Galliani - ho consegnato all'allenatore e Ambrosini la storia del Milan. In questi anni, già da qualificato all'ultima del girone di Champions ha fatto una vittoria, due pareggi e cinque sconfitte e questo non va bene perché domani sera ci sono in palio, oltre al milione di euro che non è poco, due punti ranking per la squadra e ovviamente per il Paese. Quindi conta la gara con lo Zenit per il Milan e per il calcio italiano".
Il Catania peraltro ha da lamentarsi per gli episodi. "L'anno scorso ci lamentavamo noi e il Catania non si lamentava - risponde Galliani - quando non ci hanno dato il gol non gol di Robinho, poi vedo che i giornali hanno scritto poco ma c'era un rigore clamorosissimissimo su Nocerino e l'espulsione di Barrientos non è certo colpa del Milan. E' la vita normale".
Regali di Natale - Per qualcuno il Milan sarebbe in attesa di un 'regalo di Natale' del presidente Berlusconi, ma Galliani spegne gli entusiasmi: "Ma basta, i regali non esistono, una squadra di calcio deve essere fatta secondo certi criteri e non coi regali. L'ho già detto e lo ripeto siamo in 32 e se a gennaio non esce nessuno non entra nessuno. Prima si vende e poi, semmai, si compra. Altrimenti si resta così".
Sogno Neymar - Si parla di cessioni ed è impossibile non citare Robinho. "Potrebbe partire? Non lo so, il Santos è teoricamente interessato, noi non siamo interessati a cedere Robinho" che peraltro qualcuno vuole 'sponsorizzato' da Neymar. "Se Neymar lo vuole - risponde ridendo Galliani - lo compri lui... Neymar con El Shaarawy sono i due ventenni più forti. Sarebbe una bella coppia, ma vi prego, sto scherzando, sennò domani...".
E Balotelli? "Balotelli è un fatto sentimentale, ma adesso basta, andiamo avanti... noi debbiamo prima vendere e arrivare a essere 26-27, sennò non entra nessuno".
Berlusconi, nuova visita - Ma al momento, ammette Galliani non ci sono richieste per i giocatori del Milan, neanche per Pato per il quale Galliani conferma di aver avuto un chiarimento col procuratore. Il presidente Berlusconi 'convocato' anche per sabato. "Ma non è mica un talismano - precisa Galliani - il presidente è un grande motivatore di persone e io spero che vada fra oggi e domani anche per la partita di Champions di domani che noi vogliamo vincere". "Perché - spiega Galliani - ho consegnato all'allenatore e Ambrosini la storia del Milan. In questi anni, già da qualificato all'ultima del girone di Champions ha fatto una vittoria, due pareggi e cinque sconfitte e questo non va bene perché domani sera ci sono in palio, oltre al milione di euro che non è poco, due punti ranking per la squadra e ovviamente per il Paese. Quindi conta la gara con lo Zenit per il Milan e per il calcio italiano".