Calciopoli, un anno e otto mesi a Giraudo. Assolto Lanese

Calcio
Quasi dimezzata la pena per Antonio Giraudo
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Sono queste le sentenze emesse dalla Corte d'Appello del tribunale di Napoli in merito al processo su Calciopoli. In primo grado l'ex dirigente della Juventus era stato condannato a 3 anni. Assolti gli ex arbitri Pieri e Dondarini

Un anno e otto mesi con la condizionale per Antonio Giraudo, ex amministratore delegato della Juventus. Assolti Lanese, Pieri e Dondarini. Queste alcune delle sentenze emesse oggi dai giudici della Corte d'Appello del tribunale di Napoli in merito al processo su "calciopoli". In primo grado, svolto con rito abbreviato, Giraudo era stato condannato a tre anni, Lanese (l'allora presidente dell'Aia) e Dondarini (ex direttore di gara) a due anni, mentre Pieri (ex arbitro) a due anni e 4 mesi. Per Giraudo tra l'altro l'accusa aveva chiesto una pena ancora più dura (4 anni) ritenendolo il promotore dell'associazione finalizzata alla frode sportiva insieme a Luciano Moggi.

Giraudo è stato condannato per associazione per delinquere e un unico episodio di frode sportiva relativo alla partita Juve-Udinese (2-1). La Corte ha rigettato l'impugnazione del procuratore generale nei confronti di altri imputati che erano stati assolti in primo grado. "La Corte - ha spiegato il pg Carmine Esposito - ha riconosciuto la sussistenza del reato associativo".

Giraudo è, invece, stato assolto dalla Corte di Appello di Napoli da due capi di imputazione relativi entrambi a presunte frodi sportive. Tutte le assoluzioni sono state disposte in base al secondo comma dell'articolo 530 ovvero per insufficienza di prove. La stessa Corte di Appello ha dichiarato la sospensione della pena inflitta a Giraudo.

Dopo la condanna, in una nota congiunta gli avvocati Krogh e Galasso, legali difensori dell'ex amministratore delegato della Juventus, fanno sapere di essere "delusi e sorpresi dalla sentenza odierna, né ci aspettavamo questo epilogo, ora attendiamo le motivazioni
riguardo una sentenza avverso alla quale sicuramente ricorreremo. Ribadiamo la completa innocenza del nostro assistito".