Juve, parla Nedved: "Conte, il nostro fuoriclasse"

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Domenica l'allenatore bianconero tornerà in panchina: "Non vorrei essere un giocatore, è finita la festa per chi scende in campo", dice il dirigente. E sulla Champions: "Una coppa speciale, ma ora evitiamo il Real Madrid"

Conto alla rovescia in casa Juve. Ormai è questione di ore e poi Antonio Conte tornerà a dirigere l'orchestra bianconera dalla panchina. Ad accoglierlo, in prima fila, c'è Pavel Nedved, che sottolinea l'importanza della figura del mister juventino: "Domenica torna in panchina un fuoriclasse. Le urla di Conte? Non vorrei essere giocatore, è finita la festa per chi scende in campo. Conte ha sofferto, ma adesso vorrei che si buttasse tutto alle spalle. E anche la squadra, perché per come stanno lavorando si meritano tanto. Subito dopo la vittoria in Ucraina i giocatori già pensavano al Palermo, per vincere lo scudetto serve questa mentalità. Dipende da noi, ora: nel calcio di oggi non puoi fermarti un momento".

Sulla qualificazione in Champions, con il primo posto nel girone conquistato a Donetsk, Nedved ammette invece che vorrebbe evitare "il Real Madrid. In competizioni come questa non sempre vincono i più forti. Per me è speciale questa coppa: ho l'occasione di vincerla da dirigente, sarebbe una grande soddisfazione toccarla, non so cosa darei per essere ancora giocatore… La strada però è ancora lunga. Un top player per questa Juventus? La squadra è ben attrezzata già così, ma nel caso sappiamo dove potrebbe essere necessario intervenire".