Juve, basta Lichtsteiner. Ribaltone Milan, Toro piegato 4-2

Calcio
Un gol Lichtsteiner consegna alla Juve il successo a Palermo nella 16.a giornata di A (Foto Getty)
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Quattro vittorie esterne nella 16.a di A. La capolista festeggia il ritorno di Conte con un gol dello svizzero, mentre i rossoneri passano all'Olimpico dopo l'iniziale svantaggio. Il Chievo sbanca Cagliari, il Catania affonda il Siena. Crolla il Genoa

LE PAGELLE

Dopo gli anticipi Atalanta-Parma e Roma-Fiorentina, alla capolista Juventus è bastato un gol di
Lichtsteiner per sbancare il Barbera di Palermo nella 16.a giornata di Serie A (dodicesimo successo stagionale). Vittoria lontano da casa anche per il Milan, 4-2 in rimonta all'Olimpico di Torino, mentre il Pescara l'ha spuntata 2-0 sul Genoa nello scontro diretto per non retrocedere. Salta il fattore campo: il Catania affonda 3-1 il Siena al Franchi, 1-0 del Chievo all'Is Arenas di Cagliari.

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Meno male che dopo il primo c'è sempre un secondo tempo. Sì, perché se dovessimo limitarci ai primi 45' minuti di questo turno, avremmo ben poco da raccontare: appena tre gol, uno a Siena e due Torino. Tutto questo mentre i protagonisti di Cagliari-Chievo badavano essenzialmente a non prenderle, a Pescara il Genoa giocava a "colpisci la traversa" (due) e la Juve si dannava l'anima, rischiando anche un po' a Palermo, per celebrare nel migliore dei modi il ritorno in panchina di Antonio Conte dopo la squalifica.

Per fortuna, come detto, c'è sempre una ripresa. E così i bianconeri devono macinare 50 minuti di gioco e occasioni prima che la lampadina di Vucinic si accenda e inneschi un geniale colpo di tacco per il match winner Lichtsteiner. Controllare il risutlato diventa più facile dopo l'espulsione di Morganella (doppio giallo), ma un calo di concretezza impedisce ai primi della classe di chiudere anzitempo la partita.

A Torino, invece, il Milan soffre, va sotto di un gol e poi trova la forza per ribaltare i granata. Trattasi di ribaltone pesante, perché i rossoneri calano addirittura il poker contro la formazione di Ventura, incapace di dare seguito all'acuto di Santana arrivato al 29'. Azione, questa, sulla quale pesa la disattenzione di Nocerino: il suo retropassaggio spiana la strada all'ex Fiorentina. Il pareggio di Robinho poco prima del break rigenera il Milan, che tra l'8' e il 31' della seconda frazione vede andare in gol tutte le sue bocche di fuoco: El Shaarawy chiude i conti (13° gol in campionato), Pazzini segna il gol della tranquillità e, ancor prima Nocerino, bomber la scorsa stagione, tira fuori tutto l'orgoglio per riscattarsi. La manovra di avvicinamento alle prime della classe (24 punti, a -5 da Roma e Fiorentina) dà nuova linfa al Milan, che però perde De Jong: rottura del tendine d'Achille. La priorità del prossimo mercato ora potrebbe diventare il centrocampo.

A qualche innesto dovrà pensare anche il Siena. Il primo gol del pomeriggio, che è anche il primo gol in campionato di Rosina, non serve ai bianconeri, colpiti e affondati nella ripresa dal Catania. I rossazzurri prima acciuffano il pari con Castro, poi prendono il largo con Bergessio (doppietta). Come se non bastasse, la classifica si complica oltremodo per gli uomini Cosmi dopo il 2-0 del Pescara sul Genoa. Segnano Abbruscato e Vukusic, anche qui nel secondo tempo, e gli abruzzesi scattano al terzultimo posto, lasciandosi alle spalle proprio liguri e toscani.